“Il fumo è come un labirinto: entri e poi è difficile uscire, ma con la forza di volontà ci puoi riuscire!”
Il 5 marzo 2025, presso l’I.C. Nicola Zingarelli, la classe 3ª I ha incontrato tre volontari della LILT. La LILT, acronimo di Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, è un’organizzazione no-profit fondata nel 1922 con l’obiettivo di prevenire e combattere il cancro.
Durante l’incontro, i tre volontari ci hanno spiegato quali sono le conseguenze del fumo, con particolare attenzione ai fumatori in età adolescenziale: in parole semplici, hanno fatto prevenzione. Dallo studio GYTS (Global Youth Tobacco Survey) condotto nel 2010, emergono dati molto utili per comprendere il fenomeno. A scuola, ad esempio, anche se vengono spesso date informazioni sui rischi del fumo, tra il 15% e il 39% dei ragazzi dichiara di vedere quasi ogni giorno insegnanti e studenti fumare. Anche in famiglia, il 46% dei ragazzi ha un genitore che fuma in casa, e il 92% dei ragazzi fumatori riferisce che nessun tabaccaio si è mai rifiutato di vender loro sigarette a causa dell’età.
“Il tabagismo è l’abitudine di bruciare le foglie di tabacco e inalarne i fumi derivanti, per piacere o per dipendenza.” Sono molti i giovani che oggi sviluppano la dipendenza dal fumo in età precoce. Secondo i dati pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), l’indagine condotta nel 2010 mostra che l’1% dei ragazzi di 11 anni e lo 0,2% delle ragazze fumano almeno una volta a settimana. Tuttavia, nella fascia di età compresa tra i 13 e i 15 anni l’abitudine al fumo diventa più radicata: circa il 20% dei quindicenni, dopo aver provato la sigaretta, diventa fumatore almeno settimanale, senza sostanziali differenze tra maschi e femmine.
Questo fenomeno ha radici in un cambiamento culturale che coinvolge i giovani degli ultimi anni. Sempre più spesso, infatti, i ragazzi iniziano a fumare per moda, influenzati da fattori psicologici, sociali e comportamentali. Su Instagram vediamo coetanei che si fotografano con la sigaretta tra le labbra, come se volessero vantarsi, sentirsi fieri o – per dirla nel nostro slang – “fighi” per il fatto che fumano. Eppure, nonostante sui pacchetti siano stampate immagini scioccanti e frasi che dovrebbero far riflettere, un quarto della popolazione italiana continua a fumare.
Molti giovani ignorano le conseguenze gravi del fumo: è nocivo per la salute e può causare una vasta gamma di problemi. Danneggia tutti gli organi del corpo. I principali rischi includono malattie cardiovascolari e polmonari, oltre a un forte aumento della probabilità di sviluppare tumori. In Italia, circa 90.000 persone muoiono ogni anno a causa del fumo, e il 50% di queste morti è dovuto a tumori.
Con questi dati preoccupanti, vogliamo lanciare un messaggio: a chi fuma, chiediamo di smettere; a chi non fuma, diciamo di non iniziare mai. Il fumo è davvero una gabbia invisibile: apritela… e scoprite la libertà!
Niccolò Lorusso, Asia Franciosa, Giorgia Dentuto, Emanuele Ladisa, Francesco Fazio, Valentina Coratella, Matilda Lezza