Categoria: Attualità

DA CHE PARTE STO…

Il giorno 11 gennaio abbiamo assistito allo spettacolo teatrale “Stoc Ddo- Io sto qua”, interpretato dalla bravissima attrice Sara Bevilacqua e incentrato sulla storia vera di un ragazzo della nostra città, Michele Fazio. All’epoca dei fatti Michele era è un quindicenne e, per errore, venne colpito a morte alla nuca da un colpo di pistola vagante, mentre era in corso un regolamento di conti tra clan della malavita nella città vecchia.

Michele era figlio di Lella e di Pinuccio, un ferroviere che lavorava a Milano: gente semplice, onesta, e coraggiosa.

Dal monologo emergono tutti gli sforzi e tutti i sacrifici che i due genitori avevano fatto per la loro famiglia, fino ad arrivare a vendere dell’oro antico per comprare una casa a Bari Vecchia.…

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Lettera a Giulia Cecchettin

Cara Giulia, come stai?

Forse non potrai leggere questa lettera, ma sono sicuro che in qualche modo ti arriverà fin lassù l’intensità dei miei sentimenti.

Voglio esprimerti tutto il dispiacere che provo per te e per la tua famiglia a causa della tragedia di cui sei rimasta vittima. Se sei preoccupata per papà, per tua sorella Elena, ti posso assicurare che sono forti e che della tua tragedia hanno fatto motivo per andare nelle scuole per educare i giovani a dire “no alla violenza” e a nutrire sentimenti di rispetto reciproco, amicizia e amore.

Sono sicuro che non stai odiando Filippo che ti ha tolto la vita, il bene più prezioso, piuttosto sei delusa che al rispetto e all’attenzione che hai riservato a lui, anche quella sera, lui abbia risposto togliendoti la vita, come se tu fossi un oggetto di sua proprietà.…

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Lettera a Filippo Turetta

La prima cosa che mi viene da chiederti è: “Perché l’hai fatto?”

Non riesco a trovare un perché dell’orribile atto che hai compiuto. Giulia era una ragazza sincera, educata, studiosa, intelligente, che ti voleva bene. Sì, ti voleva bene perché altrimenti quella sera non sarebbe uscita con te. L’ha fatto per aiutarti ad uscire dalla depressione in cui stavi sprofondando, magari coinvolgendoti nella sua emozione per la prossima laurea. Chissà…

Tu invece sei stato insensibile alle sue gentili attenzioni e ti sei fatto travolgere dalla furia omicida assolutamente inaccettabile che non dovrebbe appartenere a nessuno e men che mai a un giovane.…

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IL SALUTO DI UN CESTISTA INVISIBILE AL SUO COACH

Grazie, coach, per avermi insegnato tutto ciò che una persona e un allenatore non devono essere: se dovessi diventare un allenatore sarei già a metà dell’opera!

Grazie per avermi detto, dopo solo tre mesi circa dall’aver ricevuto l’incarico di coach della “nostra squadra”, che aveva pronta per me, un ragazzo di soli 12 anni, una carriera da arbitro perché, secondo lei, io non potrò mai diventare un giocatore di basket.

Grazie per aver sottolineato che le mie caratteristiche fisiche non erano rispondenti al suo banale stereotipo del cestista.

Grazie per tutte le volte che, sia nelle amichevoli che nelle partite di campionato, mi ha lasciato in panchina, facendomi entrare in campo negli ultimi 60 secondi di quarto, e neanche a tutti i quarti, ma soprattutto per tutte le volte che mi ha lasciato abbandonato a me stesso durante gli allenamenti, non degnandomi di un “bravo” o di una correzione, e soprattutto isolandomi dai miei coetanei e inserendomi nel gruppo dei ragazzini di 9/10 anni (senza nulla togliere a loro).…

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SI PUO’ SCONFIGGERE IL MALE?

Partiamo da un assioma: senza il Male non esisterebbe neanche il Bene e la vita non avrebbe un senso, perché è nella capacità di scegliere che sta il valore dell’essere umano. Come riflessione personale aggiungo che il Male lo possiamo sicuramente contrastare, indebolire ma mai sconfiggere del tutto.

La cosa grave non è che un singolo individuo operi in maniera sbagliata ma che ci sia un gruppo di persone che possa seguirlo, come è successo per esempio al tempo del nazismo con la diffusione delle folli idee razziste di Hitler. Questo perché si seguono gli altri e non si pensa con la propria testa, senza veramente scegliere.…

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Aspettando la Festa dei Popoli: “Aloe Vera”

A dicembre, in preparazione della Festa dei Popoli, a scuola abbiamo partecipato ad un cineforum in collaborazione con il Festival Balafon, l’associazione Abusuan e i Padri Comboniani. Quest’anno abbiamo visto insieme “Aloe Vera”, un film prodotto in Ghana nel 2020 e diretto dal regista ghanese Peter Sedufia.

Nella prima scena due tribù, una di colore blu (gli Aloe) e l’altra di colore giallo (i Vera), discutono se sia nato prima l’uovo o la gallina.

Da questa discussione nasce un vero e proprio conflitto, che porta le tribù a tracciare un confine con uno steccato e una corda tra di loro e a non parlarsi più. …

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Forse non tutti sanno che…

Cari lettori di ZingarelliNews, la storia di cui vi racconterò oggi è la storia di una donna che forse pochi conoscono, forte e coraggiosa.

È stata in carcere ben 13 volte ed è stata condannata a 154 frustrate.

Il totale degli anni di prigionia che le sono state attribuiti sono 31, ed è stata lontana dalla sua famiglia per ben 12 anni.

Lei è Narges Mohammadi e il 6 ottobre 2023 ha ricevuto il premio Nobel per la pace per la sua lotta contro l’oppressione delle donne in Iran e per la promozione dei diritti umani e della libertà per tutte e tutti, non arrendendosi mai neanche dopo le violenze subite, difendendo i diritti delle donne in Iran.…

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25 novembre: per Giulia e per tutti

Ormai tutti sanno che il 25 novembre è la giornata contro la violenza sulle donne, ma, alla fine, pochi ne comprendono il vero significato e lo mettono in atto.

Ne sono la dimostrazione tutti i femminicidi commessi negli ultimi anni, in Italia e nel mondo.

Quest’anno nel nostro Paese sono state uccise 106 donne e Giulia è stata la vittima n. 105. Ci sarà mai un giorno in cui potremo dire “i femminicidi sono scomparsi”?

Per il momento la risposta è NO.

Perché, proprio il telegiornale, nelle ultime settimane ci informava di una notizia che ci ha lasciati tutti a bocca aperta.…

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Lettera al Presidente della Repubblica

Illustrissimo Signor Presidente,

Mi permetto di scriverLe direttamente, pur essendo un’alunna di dieci anni che frequenta la classe prima della scuola media Zingarelli di Bari, per testimoniarLe la mia grande preoccupazione per le guerre che sono in corso in questo periodo in Ucraina e tra Israele e Palestina . Questi conflitti, caratterizzati da gravissimi e terribili azioni militari, vedono, ogni giorno, vittime soprattutto tra anziani, bambini e donne che sono le fasce più indifese.

Proprio questa tragedia umanitaria é, per me, fonte di grande tristezza. Mi sento impotente, vorrei contribuire a far prevalere il dialogo necessario affinché torni la pace. Credo che sia anche il Suo desiderio contribuire affinché prevalga il buon senso e che l’umanità possa avere la meglio sulla follia della guerra; vedo che Lei si impegna quotidianamente, anche in giro per il mondo, portando l’impegno dell’Italia in questa direzione.…

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Analizziamo il MARANZA

Alcune ragazze si invaghiscono per dei tipi chiamati “maranza”, che le trattano male, le avvicinano e le allontanano a seconda di come decidono, perché le rendono dipendenti.

 Ora, le persone più avanti con l’età, si staranno chiedendo:”ma chi è questo maranza?”

Il maranza è tipicamente un vigliacco: cerca le risse ma solo in gruppi da 7 o 10 persone, si veste con felpe, pantaloni della tuta e scarpe da ginnastica firmate per eguagliarsi alla massa. Nel suo gruppo si sente come un re mentre con le altre persone ha un atteggiamento intimidatorio; è molto maleducato infatti dice parolacce al primo che passa, ma anche alla propria ragazza e alla propria madre!…

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