Vento di Primavera: un film per non dimenticare

Per la giornata della memoria abbiamo visto a scuola ill film “vento di primavera” di ROSE BOSCH , è un film che parla della solidarietà dei cittadini parigini verso i residenti ebrei.

Durante il 1942 a Parigi si trovavano circa 100.000 ebrei e i nazisti volevano arrestare circa 25000 ebrei , molti parigini decisero di aiutarli a nascondersi per evitare  che fossero catturati e portati ai campi di concentramento . É stato un film commovente che ha mostrato la fratellanza dei parigini nei confronti degli ebrei che in quel periodo storico erano considerati di razza inferiore ; alcuni ebrei riuscirono a scappare falsificando i loro documenti o trasferendosi in posti più sicuri . Nel film inoltre hanno mostrato momenti poco conosciuti di questa tragica storia ; mi ha molto colpito la divisione tra i gli adulti e i bambini nel primo campo di concentramento in Francia , dato che gli adulti sarebbero stati portati nei campi di sterminio in Polonia . Ma la cosa che più mi ha rattristato di più è stata la fine del film , quando dei volontari hanno deciso di allestire delle bacheche con le foto delle vittime dei campi di sterminio per dare la possibilità a chi era sopravvissuto di cercare  parenti e amici . Ì ho trovato un film molto particolare che mi ha sicuramente lasciato un segno , inoltre penso che guardare film di questo genere aiuti molto a ricordare, perché gli episodi di questo pezzo di storia non vanno mai scordati per evitare di ripetere gli stessi errori .

Chiara Taccogna

“Mare Fuori”, metafora della vita e della libertà.

Da qualche tempo sui social, sui giornali, in televisione sta letteralmente spopolando la serie Mare fuori, il cui cast è stato addirittura invitato a Sanremo dove ha cantato la sigla con grandissimo successo di audience. La fiction è ambientata a Napoli nei quartieri più malfamati della città e in un immaginario carcere minorile, l’IPM di Nisida, e racconta le vicende di alcuni ragazzi qui detenuti, le cui storie somigliano a quelle di tanti giovani rinchiusi negli istituti penitenziari del nostro paese. Grazie a questa serie così toccante e alla sua produttrice, Cristina Farina, sono venuti alla ribalta temi spesso sottovalutati perché in realtà troppo delicati e quindi difficili da trattare: vi si parla di ragazzi costretti a sopportare ingiustizie, di giovani che hanno ormai un futuro già segnato a causa di errori commessi dai propri genitori, di disturbi mentali, di violenza, di reati commessi…

Nella fiction si mette in evidenza anche l’importante ruolo svolto dalla Polizia Penitenziaria, cioè da coloro che si occupano dei carcerati e che diventano per loro veri e propri educatori. Tra questi spicca la figura del comandante Massimo Esposito, un uomo che compie il proprio lavoro con passione e dedizione ma soprattutto con amore, tanto da dimenticare spesso la propria vita privata per dedicarsi ai “suoi” ragazzi. Il comandante Massimo spiega ogni giorno ai suoi giovanissimi detenuti che non devono perdere mai la speranza o rinunciare ai propri sogni, che devono credere in se stessi e che devono mantenere sempre vivo il loro coraggio e la loro voglia di riscatto, qualunque sia il loro passato e i reati da loro commessi.
Guardando gli episodi della fiction ci si chiede come mai spesso in Italia ci si dimentica di queste persone o, peggio, si tende ad emarginarle e a farle sentire degli errori irrimediabili. Dovremmo invece ricordare che i giovani detenuti sono esseri umani, ai quali va riconosciuto il diritto ad avere una seconda possibilità, a reinserirsi nella società e, soprattutto, a godere nuovamente della libertà (che troppo spesso noi adolescenti diamo per scontata) per guardare il “mare fuori” e poter correre finalmente un giorno sulla sabbia a piedi nudi.

Domani, non é troppo tardi.

Giorgia Dentuto

ENOLA HOLMES: UN’EROINA SCHIERATA A DIFESA DELLE DONNE!!

The Enola Holmes Mysteries” è una serie di romanzi gialli per ragazzi scritti dall’autrice americana Nancy Springer e pubblicati tra il 2006 e il 2010. I romanzi hanno come protagonista Enola (nome che, fateci caso, letto al contrario diventa “alone”) Holmes, sorella sedicenne del famoso detective Sherlock Holmes, vent’anni più vecchio di lei.

I romanzi hanno dato ispirazione a due film di grandissimo successo.

Enola Holmes 1

Il primo film è ispirato a “Il caso del marchese scomparso, il primo romanzo della serie. Enola, interpretata dalla famosissima ed amata attrice Millie Bobby Brown, è la sorella minore di Sherlock e Mycroft Holmes. Il film inizia proprio nel giorno del giorno del suo sedicesimo compleanno con la scomparsa di sua madre Eudoria, una donna bizzarra e intelliogente che ha cresciuto i suoi figli tra insegnamenti di scienze e arti marziali ben poco adeguati per una signora dell’Inghilterra dell’epoca.

Enola, durante l’assenza della madre, conosce Tewkesbury, un ricco giovane che coltiva il sogno di far parte della Camera dei Lord, nonostante la sua famiglia cerchi con modi più o meno accettabili di fargli intraprendere la carriera militare.

Enola capisce che la famiglia di Tewkesbury è pericolosa e non esiterebbe ad ucciderlo, considerandolo un rivoluzionario, e allora, aiutata dalla sua spiccata inteligenza e anche dai messaggi in codice inviati segretamente da sua madre, riesce, non senza intoppi e con un po’ di aiuto da Sherlock, a salvarlo e lasciarlo libero di realizzare il suo sogno: diventare membro della Camera dei Lord. 

Nel finale ricompare la madre Eudoria, che spiegare alla figlia (rimasta “alone”…) il senso della sua scomparsa: permetterle di imparare a cavarsela da sola in un mondo che ostacola le donne in ogni modo. E così Enola decide di aprire una sua agenzia investigativa per fare concorrenza all’amato fratello.

Enola Holmes 2

Nel secondo film Enola è ormai rassegnata a chiudere l’agenzia e tornare da sua madre (scoraggiata com’è della diffidenza delle persone, che le non danno credito perché è donna, e preferiscono affidarsi al più famoso fratello) quando all’improvviso arriva una giovanissima cliente, Bessie, che chiede ad Enola di indagare sulla scomparsa di sua sorella Sarah Chapman. Bessie e Sarah non sono esattamente sorelle, ma condividono una squallida topaia e il lavoro di fiammiferaie nella fabbrica Lyon.

La nostra eroina inizia a investigare e scopre che come secondo lavoro Sarah faceva la ballerina in un teatro di varietà, il cui direttore le racconta di quanto frequentemente le sue ragazze venivano sfruttate da uomini facoltosi.

Enola continua le sue indagini nella fabbrica di fiammiferi e viene a sapere che Sarah si era introdotta di nascosto negli uffici dei proprietari sottraendo degli importanti documenti. Cosa contengano quei documenti e dove sia finita Sarah sono i misteri che Enola deve risolvere…

Enola: un’eroina schierata a difesa delle donne!

Per comprendere appieno il significato di Enola Holmes 2 bisogna sapere che nel film c’è un personaggio “più vero” di tutti gli altri: Sarah Chapman, che fu leader delle donne che lavoravano nella fabbrica di fiammiferi Bryant & May, e che scioperarono contro le disumane condizioni di lavoro a cui erano costrette, tra cui lo stare a contatto con il pericoloso fosforo bianco, che può portare alla nécrosi delle ossa mascellari.

Ecco a cosa fa riferimento il cartello che compare alla fine del film: non è un’invenzione, ma la vera storia di Chapman.

Non vi racconto nient’altro invitandovi a guardare questi meravigliosi film!!!.

Greta Feroni, Ludovica Feroni e Annamaria D’Angelo