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27 gennaio… Per non dimenticare… Avevano spento anche la Luna…

“Avevano spento anche la Luna”, di Ruta Sepetys, tratta un argomento molto noto: la shoah. La scrittrice racconta la storia molto emozionante e toccante.

Il racconto è tratto da una storia vera, la storia di Lina e della sua famiglia, la cui colpa è solo quella di esistere, poiché ebrei. Dovranno insieme, più uniti che mai, sopravvivere alla fame, alla sete e al rancore che portano dentro verso i soldati tedeschi che li hanno deportati verso dei campi di lavoro, dovranno ritrovare il padre, di cui si è persa ogni traccia e far fronte a verità inimmaginabili.

Oltre al dolore e alla consapevolezza che ti fa acquisire questo libro, la scrittrice ha aggiunto qualcosa in più, qualcosa che ti fa sentire una specie di sapore amaro in bocca, qualcosa mai provato prima.…

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Vento di Primavera: un film per non dimenticare

Per la giornata della memoria abbiamo visto a scuola ill film “vento di primavera” di ROSE BOSCH , è un film che parla della solidarietà dei cittadini parigini verso i residenti ebrei.

Durante il 1942 a Parigi si trovavano circa 100.000 ebrei e i nazisti volevano arrestare circa 25000 ebrei , molti parigini decisero di aiutarli a nascondersi per evitare  che fossero catturati e portati ai campi di concentramento . É stato un film commovente che ha mostrato la fratellanza dei parigini nei confronti degli ebrei che in quel periodo storico erano considerati di razza inferiore ; alcuni ebrei riuscirono a scappare falsificando i loro documenti o trasferendosi in posti più sicuri .…

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Memoria

Da anni ormai il 27 Gennaio in tutto il mondo si celebra la giornata della memoria in ricordo delle migliaia di vittime  innocenti dell’olocausto ma siamo davvero sicuri di aver imparato qualcosa da quell’orrore?

Io credo che ad oggi molti ancora non abbiano ben capito le mostruosità e le colpe di questa macchia nella storia perché continuano ad inneggiare all’odio, al pregiudizio,al razzismo e alla segregazione razziale.

Quasi sei milioni di persone sono morte perché avevano “la colpa “ di essere nate ebree così come ad oggi molti vengono perseguitati e uccisi perché stranieri,omosessuali o “diversi”, perciò l’umanità ha ancora molto da imparare.…

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GIORNATA DELLA MEMORIA

Il 27 gennaio è la giornata in cui si ricorda la liberazione degli ebrei dai campi di concentramento; è stata chiamata Giornata della Memoria perché non si dimentichino mai le terribili violenze subite dagli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale.

Le violenze perpetrate ai danni degli ebrei da Hitler e Mussolini con la creazione dei campi di concentramento non sono paragonabili a nessun’altra crudeltà mai subita da altri esseri umani; sono state e sono ancora commesse terribili atrocità nei confronti di uomini e di gruppi di uomini, ma mai queste sono state messe in atto nei confronti di tante persone e sparse in tanti paesi del mondo: gli ebrei sono stati rastrellati da ogni luogo e portati nei campi di concentramento.…

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Chi salva una vita, salva il mondo intero

L’incredibile storia che oggi racconteremo vede il suo scenario nella Grande Moschea di Parigi costruita nel 1926, considerata oggi uno dei luoghi di culto islamici più belli di tutta Europa, come gesto di gratitudine della Francia nei confronti di quei musulmani che combatterono contro i tedeschi nella prima guerra mondiale.

Immaginiamo per un attimo di vivere nella Francia del 1940 invasa dai nazisti, immaginiamo di essere ebrei che all’improvviso si trovano in pericolo di vita e cercano una via di fuga.

In questo clima di terrore, molti ebrei si rivolgono proprio al capo Imam della moschea di Parigi, Si Kaddour Benghabrit di origini algerina, per chiedere aiuto e protezione dai rastrellamenti dei nazisti, ormai all’ordine del giorno.…

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Il Giorno della Memoria

Olocausto, a pronunciare questo termine mette già i brividi! In automatico la mente lo ricollega agli orrori della storia, che non sono solo quelli del periodo nazi-fascista, ma ha origini ancora più antiche. Facciamo un passo indietro per comprendere meglio il significato di questa parola. L’etimologia della parola olocausto è di derivazione greca, infatti, in greco antico il verbo ὁλοκαυτεῖν (holokautein), da cui il termine ὁλοκαυστός (holokaustos), formato dal prefisso ὅλος (holos) = intero + καυστός (kaustos) = bruciato, significa letteralmente “bruciato per intero, completamente bruciato“. Ci si riferiva a cerimonie sacrificali di civiltà antiche, che prevedevano, in genere, vittime animali ma talvolta anche sacrifici umani.…

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