Il 7 novembre 2022, ho partecipato a un incontro con il fondatore dell’Associazione Anto Paninabella. L’uomo ci ha sensibilizzati, ci ha spiegato quali sono le domande davvero importanti per capire le motivazioni di tragedie come quella che ha colpito la sua famiglia e cosa si può fare per prevenirle. Ci ha mostrato tutto quello che Antonella scriveva, che provava nei periodi più bui, tutte le frasi di incoraggiamento che, nonostante tutto, rivolgeva anche agli altri che potevano trovarsi nella sua stessa situazione. Ricordo che descriveva di sentirsi come se fosse bloccata dietro una maschera di apparente felicità ed è stato anche questo il motivo per cui i genitori non si sono mai accorti di nulla prima. Cercava di far capire ai lettori come aiutare le persone in difficoltà, probabilmente basandosi su come avrebbe voluto che le persone si fossero accorte di lei.
Abbiamo avuto l’opportunità di scrivere un qualsiasi pensiero su un foglietto anonimo che poi abbiamo consegnato e infine ci sono state date delle spille con il messaggio:
“Non siete soli”.
È stato un incontro davvero importante, che mi ha fatto pensare molto e, grazie alle parole di Antonella, sono riuscita (per quanto sia possibile) a immedesimarmi in quello che lei provava. Era come se avesse scritto emozioni, non parole. Quando è finito l’incontro, mi sono sentita come svuotata ma anche illuminata, come se mi si fosse appena aperto un varco verso un altro tipo di accortezze. Un varco attraverso il quale, ora più che mai, è arrivato il momento di far passare Antonella e tutti coloro che hanno sofferto e soffrono per lo stesso motivo.
Rossana Basile