Mario + Rabbids Sparks of Hope: un tuffo nel divertimento e nell’allegria

Giocare a Mario + Rabbids Sparks of Hope vuol dire trascorrere un’avventura unica e divertente che vi farà viaggiare in spiagge soleggiate ma anche in territori innevati e freddi, piccole città movimentate, paradisi di bellezza a rischio e molto altro. I protagonisti di questo divertente videogioco sono Super Mario e i Rabbids. Per chi non li conoscesse, sono dei simpatici coniglietti ma combina guai. Per mettere in evidenza l’unione fra questi due universi, i produttori  hanno modificato l’aspetto dei Rabbids vestendoli come Mario, Luigi, Peach e Rosalinda (quest’ultima è una new entry). Nel videogioco, un’entità malvagia, Cursa, vuole impossessarsi degli Spark, creature formate dalla fusione dei rabbids e degli Sfavillotti. Mario e i suoi amici Rabbids dovranno affrontare tante avventure difficili ma divertenti per proteggere gli Spark e sconfiggere definitivamente Cursa. I nostri eroi si troveranno ad attraversare 5 isole differenti (Spiaggia Soleggiata, Passo Immacolato, Crepuscolo, Terra Flora e Proxima Asuria) fino ad arrivare alla fortezza di Cursa. L’obiettivo è quello di salvare questi luoghi dall’oscutiferio, una sostanza nera e appiccicosa che rovina la bellezza naturale dell’ambiente e la vita degli abitanti. Per farlo però, devono affrontare una serie di nemici che si aggiungeranno man mano che il gioco prosegue; anch’essi sono il risultato della fusione dei due giochi. Per esempio un maiale bianco con delle orecchie da coniglio, porta dietro con sé un Twomp, cioè uno dei tanti nemici di Mario. La modalità di gioco è una partita a turni dove bisogna essere molto attenti e precisi per guadagnare la vittoria. Mentre i nemici aumentano e diventano sempre più potenti, anche gli eroi si potenziano grazie agli Spark alleati. Ogni Spark ha un’abilità che può essere usata solo una volta ogni 3 turni; il primo spark è Powerstello, la cui abilità è quella di incrementare del 20% la potenza degli attacchi per gli eroi in un raggio di spazio. Avanzando, si salveranno e aggiungeranno altri Spark con nuovi poteri e abilità.

Giudizio personale: ho trovato subito piacevole e coinvolgente questo videogioco, anche perché sono un fan accanito di Super Mario e i Rabbids sono per me personaggi troppo simpatici e divertenti . La grafica è molto accattivante e chi ha realizzato le cutscenes (animazioni presenti in un gioco) ha impiegato una straordinariA creatività. Un’ottima alternativa a qualsiasi gioco di logica che richieda tempo e pensiero.

Voto: 9

                                                                                                                     Giosuè Bennardo

INTERNET… PIU’ DIVERTENTE DI QUANTO SI POSSA PENSARE

I meme consistono in delle immagini divertenti o con una base e una frase comica all’interno.
Esistono vari tipi di meme, ad esempio gli Hilarious Text (Testi divertenti – delle chat con uno stile antico con conversazioni crepapelle), Normal Meme (un meme normalissimo, dove si usano i vari template) e le Weirdphotos(Foto strane)

Insieme ai meme ci sono anche varie app e siti dove guardarli e crearli comeil sito imgflip.com, una miniera infinita. È usato da più di 100.000 utenti, dispersi in tutto il mondo. Solo che devi sapere bene l’inglese o avere un buon traduttore alla mano per capirli, dato che è una community internazionale!

Dopo questo sito abbiamo anche l’app Memasik, il loro motto è “We care about the Meme culture in the World” (Ci teniamo alla cultura deimeme nel mondo), è piena di bug, ma tutto sommato, ci sono delle immagini molto divertenti! Anche questa è una community internazionale, ma per fortuna per gli italiani, esiste la wall (letteralmente “muro” ovvero il nome con cui gli utenti chiamano la home) inglese – quella internazionale – e quella italiana – usata da chi parla italiano – anche se dentro ci finiscono anche meme in inglese.

Ecco alcuni dei template meme più famosi di sempre:

Ecco alcuni dei template meme più famosi di sempre:

Disaster girl: il meme della bambina e del fuoco
La foto è scattata da Dave Roth. Si inquadra un’esercitazione antincendio dal vivo dei pompieri, in cui sua figlia, Zoe, fa una espressione soddisfatta, come se fosse lei l’artefice di quell’incendio.

Math Lady, il meme dei pensieri matematici
Math Lady (Donna matematica) non ha studiato matematica, ma recitazione.I quattro frame sono presi da una puntata della telenovela in cui l’attrice si dimostra preoccupata usando la tipica intensità espressiva da soap latino-americana. Al suo sguardo assorto sono stati aggiunti dei simboli matematici che ne hanno decretato il successo.
Distracted boyfriend: il ragazzo distratto
La foto appartiene al fotografo Antonio Guillem. Questa sembra una foto creata per riderci sopra, e rappresenta la scelta che il ragazzo deve fare. Nel 2015 la foto è stata usata da un internauta che ha scatenato la moda.
Chloe confused
Una bambina bionda con i denti sporgenti e la faccia confusa, una bambina indimenticabile. L’immagine è ripresa da un video del 2013. Chloe e la sorella sono in macchina e la mamma le riprende mentre rivela loro che le sta portando a Disneyland. La reazione è esilarante. Il video pubblicato su Youtube, raccoglie 21 milioni di visualizzazzioni. Lo screenshot dell’espressione di Chloe è diventato un meme, che ha reso la bambina una vera e propria celebrità del web.
First Reaction: Shock!
Anche Matteo Renzi è finito nel ciclone deimeme, con un frame di un suo video in inglese in cui pronuncia la frase “First Reaction: SHOCK”. Com’è facile intuire questo meme viene utilizzato ogni volta che c’è qualcosa che ci stupisce al punto da rimanere a bocca aperta.
Doge, il cane dei meme.
Come si fa a non conoscere quello ShibaInu (razza di cane diffusa in giappone) che ha dominato il web?  Kabosu (In giapponese か ぼ す; 2 novembre 2005), è un cane di razza che è stato mandato in un ricovero per animali quando il suo mulino ha chiuso. È stata adottata nel 2008 dall’insegnante di scuola materna giapponese AtsukoSatō, e prende il nome dall’agrume kabosu perché Sato pensava di avere un viso rotondo come il frutto.  Kabosu è stata fotografata per la prima volta in un post del 2010 di Sato; in seguito, le variazioni delle immagini sono state pubblicate da un blog di Tumblr, ShibaConfessions. Tuttavia, l’uso del “Doge” scritto intenzionalmente erroneamente risale al giugno 2005, quando fu menzionato in un episodio della serie di burattini di Homestar Runner. Il meme ha cominciato a crescere in popolarità dopo che è stato utilizzato su Reddit nel mese di ottobre 2010 in un post intitolato “LMBO LOOK @ THIS FUKKEN DOGE.”

Ovviamente i meme e le app citate sono pochissimi in confronto a quanti ne esistono. Un mondo tutto da scoprire che appassiona milioni di ragazzi della nostra età e non solo.

Provare per credere.

Giuliana Buono

FIVE NIGHTS AT FREDDY

Five Nights at Freddy’s (FNAF) è un videogame ideato dal game designer texano Scott Cawthon e lanciato nel 2014.  

MA chi è Scott Cawthon, l’inventore del gioco che appassiona migliaia di ragazzi?

Egli ha un lungo passato nei sobborghi dell’industria dei videogiochi (era “in pista” già dal 1995), e una carriera costellata di progetti fallimentari o qualitativamente scadenti. I suoi lavori, infatti, passavano inosservati per il design troppo semplice e l’incapacità di distinguersi tra i titoli più meritevoli. Inoltre, per diversi anni egli ha cercato di legare le sue produzioni all’ideologia cristiana, focalizzando l’attenzione sulla creazione di film d’animazione dedicati alla dottrina religiosa. 

Grazie a FNAF Scott ha raggiunto il successo ed è ora uno dei più noti nel suo settore.

La storia del videogioco FNAF inizia con un uomo, Purple Guy, che decide di aprire insieme ad un amico (teoricamente Mike) una pizzeria in cui si svolgano feste di compleanno per bambini, animate da mascotte animatroniche che li intrattengano e li divertano. 

Purple Guy è un uomo normale che si chiama William Afton, ha una moglie, Lora, e tre figli: due naturali, Michael ed Elizabeth, e uno adottivo, Evan, il più piccolo. 

I due amici, dunque, aprono il locale e lo chiamano Freddy’s Family Dinner, in onore della mascotte principale: un orso cicciottello dorato con un microfono in mano, chiamato Fredbear. Insieme a Freadbear c’è un altro animatronico: un coniglio, anch’esso dorato, con una chitarra in mano, chiamato Springbonnie, che successivamente diventa Springtrap. 

Il locale ha un enorme successo, così Purple Guy decide di aprire una seconda pizzeria, questa volta privata e tutta al femminile: qui l’attrazione principale è Circus Baby, una robotina con dei piccoli amici, i Bidybab. Insieme a lei ci sono anche Ballora, una ballerina con un carillon interno, e i suoi amici: le Minireena, Funtime Foxy e Funtime Freddy, un orso rosa con un microfono in mano e bon bon al posto della mano sinistra. 

Questi robot hanno in comune la capacità di aprire completamente il “viso” e mostrare il loro endoscheletro. 

Successivamente viene creato un animatronico di nome Ennard: egli non appare negli spettacoli, ma è l’unione di tutti gli animatronics della Sister Location.

Ma qual è lo scopo del gioco? La guardia notturna del locale (cioè il giocatore) deve riuscire a  sopravvivere dall’1:00 di notte alle 6:00 del mattino, cercando di non farsi prendere dagli animatronici, impresa assolutamente difficile!

Insomma un videogame molto particolare e in continua evoluzione!!! Se non ci avete mai giocato, non esitate a cominciare!

Carlotta Ciccarelli (testo e immagine)

FNAF, un videogioco horror?

Five nights at Freddy’s, meglio conosciuto come FNAF, è un videogioco survival horror sviluppato nel 2014 da Scott Cawthon, con una ambientazione macabra, buia ed inquietante.
Il personaggio principale, la guardia Mike, lavora al Freddy Fazbear’s Pizza, luogo di divertimento per famiglie dove, oltre alla ottima pizza, risiedono degli animatronici. Tra questi troviamo Freddy Fazbear la mascotte, Bonnie il coniglio, Chica la gallina e Foxy la volpe pirata, personaggi un po’ inquietanti dato che ad alcuni mancano parti del corpo (braccia, occhi o gambe).
Di giorno gli animatronici muovono solo gli arti superiori e il busto per ballare; di notte, invece, si animano e sono liberi di andare in giro per la pizzeria. Il titolare vuole che ci sia una guardia, per fare in modo che i robot non danneggino la pizzeria. Infatti gli animatronici credono che il corpo della guardia sia un endoscheletro e che debba essere inserito in un cosplay di Freddy.
Il giocatore, che ricopre il ruolo della guardia notturna, ha la visuale in prima persona e ha come obiettivo quello di sopravvivere per cinque notti, da mezzanotte alle sei del mattino. La difficoltà è crescente. Durante la partita bisogna tenere d’occhio gli animatronici tramite le telecamere di sicurezza, assicurandosi che non
raggiungano e uccidano la guardia notturna. Dal momento in cui uno degli animatronici scompare dalle telecamere, la vita della guardia è in serio pericolo. Gli animatronici possono raggiungere l’ufficio passando per le due entrate laterali, dove sono installate delle luci che fungono da rilevatori della presenza dei robot
ma solo a porte chiuse. L’uso di questi strumenti di controllo (luci, telecamere, porte) sottrae energia al generatore della pizzeria con il rischio che, nel caso in cui l’energia si esaurisca, l’intero sistema si spenga.
Se il giocatore si trova faccia a faccia con Freddy, che sbuca dalla porta di sinistra mentre suona una melodia, viene ucciso. A questo punto scatta un “jumpscare”, l’urlo terrificante che accompagna il gesto violento dell’animatronico che ti assale, spalanca le fauci o mostra gli artigli prima di ucciderti).
Questa è la parte più spaventosa del gioco: non si vede sangue né altro di raccapricciante ma solo questo animatronico che, senza alcun preavviso, sembra saltarti addosso uscendo dal video e lanciando questo urlo paranormale. Detto così potrà sembrare una cosa da niente, ma in realtà quando si gioca è tutt’altro. Ai
jumpscare bisogna aggiungere l’ansia che viene quando si capisce che si sta scaricando la batteria delle telecamere, della torcia e delle porte, o quella derivata dalla suspance.
Proprio come in un racconto horror, in questo gioco predominano elementi (ambientazione, personaggi mostruosi, suspance, picchi di tensione emotiva) che accompagnano il giocatore in avventure paurosissime.

Giosuè Bennardo e Matteo Bonifazi

Mech Arena: il fantastico gioco sparatutto online!

Che cos’è Mech Arena?

Mech Arena è un gioco online sviluppato e creato il 12 Agosto 2021 dalla Plarium Play. Si tratta di uno tra i giochi sparatutto più giocati. Scaricabile su dispositivi Android e iOS è gratis, ma contiene acquisti in app.

Ma adesso stiamo perdendo di vista il tema principale, ovvero cos’è e in che cosa consiste?

In effetti non c’è uno scopo preciso: l’unico vero obiettivo è progredire, sconfiggendo gli avversari.

I “personaggi” sono robot che combattono tra di loro, forniti di armi di ogni tipo: artiglieria, missili, armi da cecchini… E ognuna di queste ha una specialità particolare e unica.

LA cosa interessante è che sul gioco è attiva una chat per ogni nazione, in cui i giocatori possono commentare eventuali aggiornamenti, chiacchierare, inviare richieste di amicizia. Di certo non mancano i soliti maleducati che usano la chat per dire frasi inopportune, ma voi non fate mai così!

Gameplay e le diverse modalità di gioco

Le modalità di gioco sono poche ma suggestive e divertenti; la loro difficoltà dipende dalla vostre abilità di combattimento e dal vostro equipaggiamento:

  • Zuffa: è uno scontro aperto, 5 contro 5, in cui gli obiettivi sono sconfiggere i robot avversari e conquistare i punti di controllo. Questi hanno lo scopo di farti guadagnare dei punti progressivamente, la squadra che arriva a 100 per prima vince.
  • Combattimento mortale: è uno scontro tra 5 o 2 persone; lo scopo è distruggere più avversari possibili. Allo scadere del tempo, vince il round la squadra che ha totalizzato più “uccisioni”. La partita termina quando una squadra vince 2 round.

Come si progredisce? E come funzionano i robot?

Passare da un livello all’altro può essere veloce e semplice o lungo e difficile in base alle vostre scelte di equipaggiamento. Per esempio, se scegliete di voler progredire con delle armi base/normali con cui però vi trovate bene, non avrete difficoltà a continuare il gioco. 

Se invece volete avere armi e robot nuovi ma più efficienti, dovrete risparmiare crediti e A-monete (i “soldi” di questo gioco) e sarete un po’ più lenti, ma alla fine il risparmio e duro lavoro saranno ricompensati. 

L’ambientazione

Sull’ambientazione, in realtà, non c’è molto da dire… Non è l’ambientazione a fare la differenza negli scontri aperti, bensì le zone in cui si svolgono; per esempio, in una mappa ci possono essere più ostacoli per colpire il nemico direttamente, ma pochi nascondigli per evitare attacchi aerei, in un’altra invece può essere il contrario.

Le mappe presentano quasi sempre lo stesso territorio: ambienti futuristici, ma ognuna presenta zone sempre diverse.

Quindi alcuni robot possono essere più avvantaggiati in base alla zona e alla loro abilità.

I pro…

  • il gioco gode di un’ottima assistenza, ovvero vi permette di contattare i programmatori se riscontrate problemi come bug del gioco oppure hacking da parte dei giocatori;
  • se siete dei tipi socievoli potete trovare e/o invitare alcuni amici giocando online e utilizzare la chat per mandare e ricevere messaggi;
  • il gioco rilascia sempre aggiornamenti che non occupano memoria nel vostro dispositivo. In particolare l’ultimo aggiornamento ha dato ai giocatori una nuova funzionalità: i clan, ovvero gruppi creati da altri o da voi, pubblici o privati, in cui invitare i vostri amici più fidati.

…e i contro

  • il gioco, purtroppo, è “PAY to WIN”, cioè per continuare ed essere più forte vi potrebbe indurre ad acquistare articoli del gioco, come alcuni robot e armi tra i più forti;
  • i suoni, dopo aver giocato molte volte, risultano fastidiosi; ovvero le voci e i suoni di sottofondo sono monotoni e noiosi. Ma se siete caratterizzati da un buon livello di tolleranza acustica ne trarrete qualche vantaggio: per esempio riuscirete a riconoscere i passi di un robot, i rumori di un’arma o alcune specifiche abilità…
  • le segnalazioni: ovviamente, come in altri giochi, si possono segnalare persone che usano hack o cheat, ma non sempre queste segnalazioni vanno a buon fine; cioè, se segnalate una persona, perché vi sembra che stia usando delle hack, di solito l’imbroglione la passa liscia, perché non viene espulso, temporaneamente, dal gioco; quindi potete segnalarne quanti volete ma continueranno a barare indisturbati (ovviamente segnalate solo se avete un motivo valido, e mai per gioco!).

La mia opinione su questo splendido gioco

Mech Arena è meraviglioso. All’inizio mi sembrava ripetitivo e noioso. Non potevo fare altro che combattere, potenziare, combattere, potenziare … e la cosa cominciava annoiarmi, per cui mi stavo disinteressando a questo gioco. Poi, quando ho capito che con pazienza, risparmio e duro lavoro potevo ottenere nuovi robot, è ripresa la passione. Mi piace avere sempre più robot per provarli e valutarne le capacità. ma soprattutto – ed è forse questa la più importante ragione per cui questo gioco mi piace – posso confrontarmi online con i miei amici. Con loro mi diverto a vincere, a perdere, a pareggiare. Non mi importa il risultato della partita, mi basta aver condiviso un momento di divertimento.

Spero che questo gioco possa appassionare anche voi.

Alla prossima!

Luca Bonifazi

Tremate! Arriva Murder Mistery 2

Murder mistery 2, creato nel 2014 dal mitico Nikilis, è un gioco di genere horror che sta spopolando in tutto il mondo, tanto che in questo gioco sono collegate online 44.9k persone. Le visite risultano 7.500.000.000. I giocatori, con ruoli diversi, vengono scelti casualmente grazie ad una percentuale.

GAMPLAY. Il server può contenere fino a 12 giocatori: 1 assassino (murderer), 1 sceriffo (sheriff) e 10 innocenti (innocent). Il gioco presenta tre modalità, Casual, Hardcore e Assassin, che possono essere cambiate in qualsiasi momento dall’utente.

RUOLI. L’assassino è l’unico giocatore con un coltello con cui, prima del tempo, senza farsi scoprire, deve uccidere gli innocenti e lo sceriffo. L’assassino ottiene lo stesso anche con gli altri con un aumento delle vincite del round e del numero delle eliminazioni.

Lo sceriffo è l’unico giocatore che ha una pistola, da usare per proteggere gli innocenti. Se viene ucciso dall’assassino, lascia cadere la pistola, che qualsiasi innocente può raccogliere. Gli sceriffi che riescono ad uccidere l’assassino ottengono XP, che aumenta in base al numero degli innocenti salvati.

Gli innocenti sono disarmati e non possono danneggiare gli altri giocatori. Il loro compito è aiutare lo sceriffo a capire chi sia l’assassino. Se lo sceriffo, se viene assassinato, perde la pistola, che un innocente può prendere. Se un innocente riesce a colpire l’assassino diventa  “eroe”.

ARMI. Le armi sono di diversi modelli (chiamati anche skin), acquistabili nel negozio, oppure ogni ruolo può crearsi il proprio modello. Possono essere dotate di effetti speciali e “abilità di morte” senza influire sul gameplay. Svolgono un ruolo fondamentale sia per gli assassini che per gli sceriffi, gli uni brandiscono coltelli lanciabili, gli altri una pistola. 

VITTORIA. L’assassino per vincere deve aver ucciso tutti, lo sceriffo e gli innocenti l’assassino.

CONSIGLI. 

  • Quando il giocatore sente un suono lancinante, dovrebbe dare un’occhiata fuori dal suo nascondiglio per identificare l’assassino.
  • Quando il giocatore viene inseguito dall’assassino, dovrebbe provare ad indovinare la meta dell’assassino.
  • L’assassino potrebbe proporre agli altri giocatori di ballare insieme o di entrare in un gruppo per poi ucciderli all’istante, dunque attenzione al trucco!
  • Pensa attentamente a ogni mossa! Ci sono assassini che riescono a prevedere dove andrà un giocatore lanciando un coltello in quella direzione.
  • Percentualmente è difficile che un utente sia sceriffo o assassino due o più volte di seguito. Per questo motivo, si può presumere che una volta che qualcuno è l’assassino, sarà innocente o sceriffo nel round successivo.
  • Il giocatore dovrebbe provare a spostarsi in diverse aree e stanze della mappa per confondere l’assassino, in modo che possano avere più tempo per nascondersi/correre.
  • Se un giocatore (diverso dall’assassino) ha una radio, non è saggio che la usi continuamente durante i round, perché risulta facilmente rintracciabile dall’assassino.
  • Presta attenzione quando vedi un cadavere con la pistola sopra: l’assassino potrebbe essere di guardia.

Rebecca De Luca

Siete pronti per l’ennesimo scontro nel multiverso Marvel?

Qualche giorno fa, mentre navigavo sul web, mi è comparsa una pubblicità che parlava di un videogioco di carte, uscito recentemente, chiamato “Marvel Snap”. Incuriosito, l’ho istallato e, da quel momento, ho provato a giocarci e mi sono appassionato molto. In questo articolo, scopriremo dettagliatamente i pro e i contro che presenta questo meraviglioso titolo.

Marvel Snap è un videogioco di carte collezionabili strategico a turni, sviluppato da Second Dinner e pubblicato da Nuverse il 18 ottobre 2022. Il gioco è disponibile gratuitamente per Microsoft Windows, Android e iOS.

Panoramica

Rispetto ad altri giochi di carte (Hearthstone, Yu gi oh…) Marvel Snap è molto più semplice per una serie di motivi che elencherò nel corso dell’articolo. Inoltre le partite sono molto veloci e movimentate, infatti la parola Snap significa proprio “frenetico, movimentato”.

Carte

Le carte comprendono tutti i supereroi del “multiverso”, cioè l’insieme degli universi, Marvel (per fare qualche esempio Hulk, Spider Man, Iron Man, Medusa). Le carte presenti in un deck, ovvero in  un mazzo, sono in tutto 12. Ogni carta ha:

  • al centro la raffigurazione di un personaggio Marvel;
  • un costo, ovvero il numero blu in alto a sinistra;
  • un livello di potenza, ovvero il numero arancione in alto a destra;
  • un’abilità speciale che la caratterizza (es. raddoppiare il numero di potenza)

Le carte sono ottenibili dal pass stagionale o potenziando quelle che già sono in nostro possesso.

Gameplay: regole e procedure di gioco

Ogni partita dura circa 3-4 minuti e si svolge in 6 turni.  Si può giocare on-line con un giocatore  virtuale oppure con un robot. Il campo dove si svolgono le partite è così suddiviso.

I 3 esagoni al centro si chiamano campi e per vincere bisogna conquistarne 2/3 o 3/3. Sotto ad ogni campo ci sono 4 spazi per posizionare le carte. Per poter scegliere le carte più opportune bisogna confrontare il livello di potenza di ognuna e il loro costo. Dopo aver posizionato 2, 3 o 4 carte, i loro livelli di potenza si sommeranno e formeranno un unico numero di potenza. Il numero di potenza del giocatore e quello dell’avversario si confronteranno e quello più alto conquisterà il campo. Il cubo, posizionato in alto, marcato da un numero ci indicherà quanti cubi si vinceranno (o perderanno). Per raddoppiare i cubi, raggiunto il livello 10, il gioco ci offre la possibilità di fare Snap; l’avversario può, però, controbattere ripetendo lo Snap e aumentando la quantità del premio. Chi vince, guadagna il numero di cubi, chi perde, cede i cubi indicati. Per visualizzare il trailer del gioco e scoprirne di più visitate il sito www.marvelsnap.com.

Giocando a Marvel Snap, ci si diverte molto e ci si appassiona.

I personaggi sono ben disegnati ed animati e catturano l’interesse anche grazie all’effetto olografico e 3D. Inoltre, attendere  il proprio turno, incuriosisce il giocatore che inizia a ragionare sulle possibili tattiche e strategie per poter spiazzare l’avversario e vincere il campo.

Personalmente penso che, per un videogioco del genere, ben 4 anni di sviluppo ne siano valsi veramente la pena. Sono felice di aver espresso il mio parere di questo nuovissimo titolo con voi e auguro a tutti voi  delle entusiasmanti partite.

                                                                                                                                     

Giosuè Bennardo

A CACCIA DI POKEMON

Avete mai fatto una caccia ai Pokemon nella realtà?

Ecco a voi “Pokemon GO”!


Pokémon GO è un videogioco di tipo free-to-play, basato su realtà aumentata geolocalizzata con GPS, sviluppato da Niantic per i sistemi operativi mobili iOS e Android e disponibile su tutte le piattaforme a partire dal 2016.

L’idea originale del gioco risale, però, al 2014 quando Satoru Iwata – il presidente della Nintendo – e Tsunekazu Ishihara – all’epoca a capo della The Pokémon Company -, in collaborazione con Google realizzarono un pesce d’aprile dal nome Pokémon Challenge, che consisteva nella ricerca dei Pokémon all’interno del servizio Google Maps.

Ishihara si era accorto che combinando l’esperienza maturata nel progetto Pokémon Challenge con le potenzialità di Ingress, un gioco di realtà aumentata sviluppato da Niantic di cui lui e la moglie erano fan, era possibile realizzare un nuovo prodotto. Niantic utilizzò i dati di Ingress come base per determinare i luoghi dove collocare i Poké Stop e le Palestre che compaiono nel videogioco.

Ma torniamo all’amatissimo Pokemon GO.

Al principio del gioco al giocatore viene data la possibilità di catturare un Pokémon iniziale, potendo scegliere tra Bulbasaur, Charmander, Squirtle e anche il celeberrimo Pikachu. Il protagonista può incontrare e catturare Pokémon selvatici nell’ambiente reale, o affrontarli all’interno di “palestre” sparse sul territorio. È possibile ottenere Poké Ball e altri strumenti presso i Pokéstop, aprendo i Pacchi amicizia oppure utilizzando le monete del gioco, le Pokémonete. Le lotte si tengono generalmente nelle Palestre, anche se, in alcune circostanze, si può lottare contro gli amici: mai, però, contro i Pokémon selvatici.

Il potenziamento dei Pokémon è affidato a due fattori, che si possono ottenere solo catturando altri Pokémon, ovvero la polvere di stelle e le caramelle: la polvere di stelle è spendibile per qualsiasi Pokémon, mentre le caramelle utilizzabili sono differenti per ogni tipo di Pokémon e possono essere spese solo in casi particolari.

I Pokéstop corrispondono a luoghi caratteristici del mondo reale posizionati in luoghi pubblici, come ad esempio parchi, piazze e monumenti. Sono segnalati sulla mappa da cubi blu che fluttuano: quando il giocatore è abbastanza vicino ad un Pokéstop, il cubo si trasforma in un disco blu.

Dopo che il giocatore raccoglie gli strumenti dal Pokéstop, questo diventa viola e non è più utilizzabile per 5 minuti. Quando un Pokémon appare, si deve fare un tap col dito per entrare nella modalità cattura, che può anche utilizzare la fotocamera del dispositivo per simulare la presenza del Pokémon nel reale ambiente circostante. Un tiro preciso, quando il cerchio è particolarmente stretto, può portare a maggiore successo nella cattura. Anche ruotare la Poké Ball (tiro “curvo”) può aumentare le probabilità di successo.

Su lungofiumi, lungolaghi, lungomari, e talvolta presso grandi fontane, si può assistere all’apparizione di alcuni Pokémon. L’apparizione dei Pokémon avviene su determinati “nidi”, a intervalli variabili.

A partire dal livello 5 il giocatore, cliccando su una Palestra che si trova nella mappa, può scegliere la squadra a cui appartenere: il Team Istinto (giallo), capitanato da Spark, il Team Saggezza (blu), capitanato da Blanche, o il Team Coraggio (rosso), capitanato da Candela.

Ogni palestra contiene un Poké Stop, che consegna un numero maggiore di strumenti se il colore della palestra è uguale a quello della squadra del giocatore, oppure, se le palestre senza squadra sono bianche, la si può conquistare mettendoci un proprio Pokémon. Vi sono stati accumulati punti sbloccando le medaglie relative a quella palestra. Un cuore pieno fa apparire i punti salute al massimo, che decrescono via via che il cuore si svuota, o per effetto del tempo trascorso, o per effetto delle lotte. Quando i punti salute scendono a zero, il Pokémon torna al suo proprietario.

Nell’estate del 2017 è stata introdotta una nuova modalità di gioco multi giocatore, denominata Raid. Grazie a questa nuova modalità, sono stati introdotti nel videogioco dei Pokémon di rarità leggendaria come ad esempio Lugia, Rayquaza e Mewtwo corazzato. Ciascun Pokémon ha a disposizione  due tipi di mosse: l’attacco normale, detto attacco veloce, che si attiva con il tap ripetuto sullo schermo, e quello speciale, detto attacco caricato, che si attiva cliccando su un’icona circolare.

Nel 2020, in concomitanza con le restrizioni globali al movimento individuale legate alla pandemia di Covid-19, sono stati introdotti alcuni bonus per giocare anche se impossibilitati a spostarsi, e la possibilità di fare raid a distanza tramite un apposito biglietto.

Vincenzo Metta e Giuseppe Monte

Pokémon UNITE

Avete mai visto uno scontro 5 contro 5 con i Pokemon? Se siete amanti dei Pokémon e dei giochi di strategia, Pokémon UNITE è il gioco che fa per voi.

Pokémon UNITE è un videogioco free-to-play strategico in tempo reale; essendo stato distribuito nel 22 settembre 2021 anche per Android e IOS, è candidato al “The Game Award for Best Mobile Game”.

Il gioco in questione è stato sviluppato dalla Timi Studio Group e pubblicato dalla famosa Pokémon Company; è disponibile su Nintendo Switch dal 21 luglio 2021.

Pokemon UNITE è ambientato nella leggendaria ISOA HEOS, nella quale i giocatori. Divisi in squadre, si affrontano in combattimenti: si vince o si perde insieme e questo è molto bello!!! L’unione, anche qui, fa la forza, insomma!

Ogni giocatore può scegliere il Pokemon anche in base al proprio modo di essere: ce ne sono tantissimi a disposizione, divisi in base al ruolo che svolgono nel gioco:

 Attacanti: Venusaur, Pikachu, Ninetales di Alola, Cinderace, Cremorant, Gardevoir, Sylveon, Duraludon, Decidueye e Greninja;

Difensori: Slowbro, Crustle, Greedent, Trevenant, Snorlax, Blastoise e Mamoswine;

Versatili: Charizard, Garchomp, Machamp, Lucario, Aegislash, Dragonite, Tsareena e il nuovissimo Azumarill;

Velocisti: Gengar, Zeraora, Absol e Talonflame;

Supporto: Mr. Mime, Eldegloss, Wigglytuff, Blissey e Hoopa;

Ogni giocatore può ottenere il proprio Pokémon acquistandolo all’interno del  “negozio” presente nel gioco stesso. Le monete e i coupon necessari si ottengono giocando, le gemme, invece, sono a pagamento (aimé…).

Come in tutti i videogiochi, i protagonisti si evolvono e salgono di livello: si parte dal livello 1 e, combattendo e ottenendo punti in base alle vittorie, si sale verso il livello 5 (alcuni Pokémon possono avere l’ evoluzione definitiva o altri la seconda evoluzione) e poi fino al livello 9 dove il Pokemon subirà l’ ultima evoluzione.

Ad ogni cambiamento di aspetto corrisponderà un cambiamento delle facoltà del personaggio.

Lo scopo del gioco è quello di segnare più goal possibili accumulando punti. Questi punti si possono ottenere battendo i Pokémon allenamento o battendo i propri avversari. Le aree dove in cui si segnano i punti si chiamano aree goal (5 per ogni squadra) che sono sempre difese dagli avversari che, con le loro mosse, cercheranno di mettere K.O. te e i tuoi compagni di squadra.  

La partita è strutturata in vario modo: in tutti casi (tranne che nelle lotte rapide) dura 10 minuti e si conclude con il conteggio dei punti: la squadra che avrà segnato più punti vincerà la partita.

Le modalità di gioco sono varie:

-la partita standard, con 5 aree goal; la partita dura 10 minuti;

-la partita rapida, che dura 5 minuti, con soltanto 3 aree goal; -la partita personalizzata, in cui si può giocare contro i giocatori CPU o contro i tuoi amici invitandoli nella partita;

-la partita competitiva che permette di far salire il tuo rango dalla classe Principiante alla classe Esperto, passando per classe Mega e Ultra.

Per aggiungere un tocco di colore i creatori hanno inserito degli abiti che prendono il nome di “Holowear”, destinati ai soli Pokemon: questi sono acquistabili dall’ emporio di Zirco e si ottengono con le gemme (sempre a pagamento). Pensandoci bene vi sarebbero anche altri modi per ottenere gli Holowear ma … se il mio articolo vi ha incuriosito, scopritelo voi stessi!!

                                             Giosuè Bennardo

AGGRAPPATEVI, SALTATE, PRENDETE, INTERAGITE, RAGIONATE, MA SOPRATTUTTO CADETE IN… HUMAN FALL FLAT!

“Mai un puzzle mi ha fatto ridere così tanto” game critics.com

“Human Fall Flat” è un video gioco sviluppato dalla No Brakes Games e pubblicato dalla Curve Digital nel 2016. E’ disponibile per Nintendo Switch, Linux, Android, Playstation 4, Playstation 5, Xbox One, IOS, Microsoft Windows, Xbox series X\S, Google Stadia e Classic Mac Os. 

Il gioco, candidato al “LOGIN Award for Game of the Year”, è un rompicapo in terza persona costituito da 14 livelli, che premiano l’esplorazione e l’ingegnosità. Tra i livelli spicca quello “Laboratory”, ovvero il livello “Laboratorio”. Le modalità di gioco sono 3: in solitaria, con due giocatori in locale, o in multiplayer fino a 8 giocatori tramite connessione Wi-Fi. Le risate sono assicurate! Il vostro personaggio, chiamato “umano”, può essere personalizzato intervenendo su 3 parti del corpo (testa, busto e gambe): basta selezionare con il pulsante “costumize” (=personalizza). Si può anche cambiare il modello del personaggio: possiamo scegliere il “None” (=Niente), “Legacy body”, “Mummy” (=Mummia), “Dog” (=Cane), “Penguin (=Pinguino) e molti altri. Si possono anche modificare i colori del personaggio, scegliendo tra quelli che più ci piacciono, per esmepio, per gli accessori o l’abbigliamento. Un recente arricchimento dei comandi ha visto l’inserimento del “Toggle”, che si può usare nella modalità con 2  e permette di scambiare il personaggio che si usa spesso con un altro, per la personalizzazione del secondo giocatore.

Nel gioco è permesso l’uso delle mani: la mano destra e la mano sinistra si possono usare per aggrapparsi, tirarsi su, prendere un oggetto, tirare leve, premere bottoni… ma non per arrampicarsi sulle pareti. Si può saltare e infine usare il “Play dead” (=finta morte), con cui l’umano sdraiato per terra si finge morto: questo è un ottimo modo per farsi 4 risate. Una breve spiegazione al nome di questo gioco, Human Fall Flat, che significa “Uomini Cadono Piatti”! Sembrerebbe un’espressione nonsense, invece quando si gioca se ne capisce il senso: quando si cade da un livello, si ritorna nello stesso livello all’ ultimo checkpoint (=punto di salvataggio), dove si cade senza pietà sul duro suolo. Quando si scappa da un livello, bisogna cercare l’uscita simboleggiata con il cartello dell’uscita d’emergenza. Di grande aiuto sono anche i vari veicoli che possono essere guidati con delle leve (generalmente 2) per raggiungere l’uscita.

Aggrappatevi, saltate, prendete, interagite, ragionate, ma soprattutto cadete, in Human Fall Flat!

Noi invece, ci rivediamo in un nuovo articolo. Alla prossima!

Giosuè Bennardo