Categoria: Storia

“A questo porta la paura, se non sappiamo controllarla: a costruire muri, prigioni, risentimenti, capri espiatori. A confondere la diversità con l’avversità.”

Martedì 10 ottobre, insieme a docenti, studenti universitari, persone diverse per età ed estrazione culturale, c’ero anche io nell’Aula Aldo Moro di Palazzo Del Prete, presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bari, ad ascoltare don Luigi Ciotti. Ed è stato emozionante!

Don Ciotti è semplice e cordiale, parla senza filtri, si vede che è un uomo coraggioso e sincero.

Ha iniziato ringraziando chi gli ha dato l’occasione di essere lì e poi ha iniziato a parlare.

Mi ha colpito molto vedere che era scortato da due bodyguard che, con discrezione, controllavano l’entrata e l’uscita dell’aula. Questo “dettaglio” mi ha fatto riflettere sul fatto che il pericolo che corrono alcune persone, che dalle notizie che sentiamo alla televisione e sui social network sembra quasi irreale, è concreto.…

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Sì, viaggiare… anche in treno

Partenza da Bari, stazione centrale, e arrivo a Lecce in perfetto orario. Un viaggio piacevole, comodo e rilassante, in compagnia dei compagni di classe, reso possibile grazie al Progetto Ferrovia e ai volontari del museo ferroviario che da Bari ci hanno accompagnato al Museo del Treno, alle scoperte di tanta storia e curiosità sul mezzo di trasporto efficace e valido per viaggiare in sicurezza. Al Museo del Treno abbiamo visto i treni antichi, molto diversi da quelli moderni ad alta velocità.

In passato i treni potevano portare merci come il vino e il tabacco, persone e perfino animali e infatti per trasportarli venivano collegati dei carri ai vagoni.…

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Costruiamo ponti, abbattiamo i muri

“L’uomo costruisce ponti ed erige muri”: questa frase mi fa pensare, in senso figurato, a due azioni opposte che l’uomo compie da sempre. Da una parte l’uomo si sforza di “costruire ponti“ per unire popolazioni e culture diverse e per permettere uno scambio di tradizioni, dall’altra parte l’uomo si ritrova a “erigere muri” per separare popoli e probabilmente per allontanare chi considera diverso. Io penso che il motivo principale per cui l’uomo, nella storia, ha costruito tanti muri è la paura di chi è diverso, di chi può essere più forte, di chi può diventare per noi una minaccia. Facendo riferimento a ciò che abbiamo studiato in geografia, ho potuto notare che in alcuni stati coesistono felicemente diverse minoranze e comunità provenienti da altre parti del mondo, mentre in altri Stati l’immigrazione è meno diffusa a causa dei governi che vietano l’ingresso di popolazioni lontane: questi divieti sono la rappresentazione di come l’uomo, attualmente, ”erige muri”.…

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Una donna coraggiosa… del Seicento!

Artemisia Gentileschi era una pittrice del ‘600 molto dotata, che però la gente non apprezzava semplicemente perchè era una donna.

Il padre, accortosi del suo talento, decise di farle seguire un corso da un pittore di nome Agostino, che si innamorò di lei e si ripromise che prima o poi l’avrebbe sposata, anche se la ragazza rifiutava sempre.

A seguito degli infiniti rifiuti, la situazione peggiorò a tal punto che Agostino cominciò a violentarla, finché Artemisia non riferì tutto al padre Orazio.

I due denunciarono il pittore, ma non riuscirono a vincere il processo contro di lui, che fu umiliante per Artemisia pur non indebolendo il suo fortissimo carattere.…

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Bari salvata da cinque ragazzini durante la Seconda Guerra Mondiale

Lo sapevate che a salvare Bari vecchia dall’attacco tedesco ci furono anche cinque tredicenni?

Durante l’incontro con Michele Mancini, intervenuto in via telematica, presso la Sala Consiliare del Comune di Bari, abbiamo potuto apprendere come si è svolta questa vicenda. Se non fosse stato per loro, i cinque ragazzini tra cui il sig. Mancini, unico ancora in vita, probabilmente Bari Vecchia, con la nostra basilica di San Nicola, sarebbe stata distrutta dai nazisti.

Il giorno dopo l’Armistizio, il 9 settembre 1943, Bari era in preda al panico, tutti cercavano di mettersi al riparo dai tedeschi che con i loro carri armati volevano fare irruzione nel centro storico e distruggere la basilica di San Nicola.…

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Viva San Nicola dei baresi

Conoscete la storia di San Nicola, il patrono di Bari?

San Nicola è nato a Patara (Turchia) il 15 marzo dell’anno 270 e in età adulta si è trasferito a Myra per diventare sacerdote; nel medioevo è stato uno dei santi più popolari, soprattutto per i suoi miracoli a vantaggio di poveri e defraudati.

Tra le leggende che lo riguardano, una narra che, venuto a conoscenza del fatto che un ricco signore decaduto voleva far prostituire  le sue tre figlie per reperire la dote e maritarle, egli abbia lasciato alle fanciulle, per tre notti consecutive, un panno con all’interno delle monete d’oro per la dote.…

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Scegliamo di “prendere parte”! Buon 25 aprile

“I partigiani non sono eroi, hanno solo scelto da che parte stare: la cosa importante è scegliere”, queste sono state le parole di Michele Mancini, ex partigiano che, da dodicenne, ha salvato Bari dall’occupazione tedesca, nel 1943.

Il 19 aprile, nella Sala Consiliare del Comune di Bari, abbiamo avuto il piacere di assistere ad una discussione riguardante il libro di Lucia Vaccarino e Stefano Garzaro “O bella ciao”. Tra le pagine di questa raccolta di storie partigiane spesso poco note, troviamo anche quella di Michele Mancini.

Con un suggestivo discorso, che ha provocato la commozione dello stesso ex partigiano, ci è stata raccontata la situazione di Bari nei giorni subito precedenti e subito successivi all’armistizio dell’8 settembre tra Germania ed Italia: il generale Bellomo, allora garante della sicurezza della città, richiese l’aiuto di tutti i baresi per la difesa del porto, dove si pensava stessero per sbarcare i tedeschi.…

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I riti della Settimana Santa a Noicattaro: una meraviglia antica a due passi dalla città

La storia

Il paese, con i suoi circa 25.000 abitanti, si trova a 16 km a sud est da Bari, ai piedi della Bassa Murgia e a 100 metri sul livello del mare da cui dista all’incirca otto chilometri.

Il territorio è tagliato da due grandi lame: Lama Giotta e Lama San Giorgio.

Il primo nome del Paese, documentato nel X secolo d.C., è Noa, ma ben presto, nella grafia ufficiale diventa Noja, da cui il nome dei Nojani ancora in uso per i suoi abitanti.

Nel 1862 il Consiglio Comunale decide di cambiare il nome di Noja in Noicattaro, prestando fede ad una presunta antica tradizione locale, che voleva il paese fondato da una colonia di profughi di Cattaro insediatasi sulla costa Nojana di Torre Pelosa.…

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L’articolo 21 della Costituzione

             

L’articolo 21 della nostra Costituzione tutela la libertà di manifestazione del pensiero e quella di stampa, due diritti che nella nostra società hanno bisogno di moltissima protezione vista la situazione geo-politica attuale.

Ad essere tutelati sono anche il diritto di cronaca e il diritto di essere informati, oltre a quello di non manifestare alcun pensiero.

Questa è una norma importantissima che nasce con lo scopo di evitare, come accaduto per molti anni in passato, persecuzioni e limitazioni della libertà personale in base alle proprie opinioni o pensieri.

La libertà di manifestare liberamente il proprio pensiero e’ uno dei pilastri fondamentali della democrazia e non poteva che essere contenuta nella nostra legge fondamentale visto che senza queste prerogative, non saremmo cittadini liberi.…

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Carnem levare: Carnevale!

“A carnevale ogni scherzo vale”.

Quante volte vi è capitato di sentire questa frase, e associarla alla festa più divertente e colorata dell’anno! Ma quali sono le origini del Carnevale, quale la sua storia e il suo significato?

La festa di Carnevale è una ricorrenza in uso nei paesi cattolici che non prevede una data fissa ma variabile visto che è una festività collegata alla Pasqua. Tradizionalmente in Italia si festeggia dalla domenica successiva all’Epifania al martedì che precede il mercoledì delle ceneri, inizio della Quaresima.

Il termine Carnevale deriva dal latino “carnem levare” (eliminare la carne) a significare l’usanza del martedì grasso di banchettare e di finire la carne in dispensa, visto che nel periodo di Quaresima la carne non poteva essere mangiata.…

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