Categoria: Ragazzi

Analizziamo il MARANZA

Alcune ragazze si invaghiscono per dei tipi chiamati “maranza”, che le trattano male, le avvicinano e le allontanano a seconda di come decidono, perché le rendono dipendenti.

 Ora, le persone più avanti con l’età, si staranno chiedendo:”ma chi è questo maranza?”

Il maranza è tipicamente un vigliacco: cerca le risse ma solo in gruppi da 7 o 10 persone, si veste con felpe, pantaloni della tuta e scarpe da ginnastica firmate per eguagliarsi alla massa. Nel suo gruppo si sente come un re mentre con le altre persone ha un atteggiamento intimidatorio; è molto maleducato infatti dice parolacce al primo che passa, ma anche alla propria ragazza e alla propria madre!…

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Il Malessere/ Maranza chi è, ma soprattutto perché piace?

Molto spesso, soprattutto tra i giovanissimi, sentiamo parlare di “malessere” e “maranza”. Ma siete sicuri di sapere cosa significano questi termini?

Andiamo a scoprirlo insieme!

I “malesseri”, comunemente detti “maranza”, sono ragazzi che si credono fighi a comportarsi male.

Alcune caratteristiche di questi soggetti sono:

  • dicono parolacce a tutti, comprese le mamme e le fidanzate,
  • hanno un atteggiamento intimidatorio,
  • sono superbi, si sentono dei re
  • se la prendono con i più deboli
  • possiedono armi e oggetti costosi pieni di firme.
  • fumano, talvolta spacciano
  • ascoltano Shiva e Rondo (Shiva è stato arrestato… ho detto tutto!!).

MA PERCHÊ QUESTI “RAGAZZI” sono considerati attraenti da molte ragazzine?…

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Maranza: un’Anima ribelle tra eleganza e sfida

Forse gli adulti non lo sanno, ma spesso per le strade delle città si aggirano figure enigmatiche che si fa chiamare Maranza. Vestiti con abiti firmati e un’aria di sfida, questi giovani si muovono con una grinta che non passa inosservata e che nasconde un mondo non sempre limpido e amichevole.

I Maranza sono ragazzi che non vogliono passare inosservati. Dietro al loro “stile” e alla loro aria da passerella, celano una rabbia pronta a esplodere al minimo cenno di presunta provocazione.

Armato di coltellini nascosto nei vestiti di design, il Maranza e il suo gruppo sembrano vivere in una realtà parallela, dove la violenza è pronta a scatenarsi da un momento all’altro.…

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LO SCANDALO DELLE DIVISE A SCUOLA

In questo periodo noi alunni siamo tutti molto presi dalla questione delle divise che i rappresentanti dei genitori hanno richiesto durante una delle sedute del Consiglio d’Istituto. Sono abbastanza sicura che la maggior parte dei ragazzi della Zingarelli siano contrari a questa idea, ma molto probabilmente ci sono anche ragazzi che la approvano. Perché? Cerchiamo di capirlo.

Da quanto ci riferiscono le prof, la richiesta dei genitori sarebbe legata allo sfoggio sfrontato da parte di alcuni alunni di vestiti e accessori firmati, diversi ogni giorno, che farebbe sentire in difficoltà coloro che non possono permettersi abiti firmati o che, semplicemente, non vogliono acquistarli.…

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Tutti come zanzare

Mentre salutiamo Fabrizio Milone siamo attirati da un cartellone che ritrae un’enorme zanzara.

Perché questa zanzara? Chiediamo ai due volontari che “la sollevano”.

Perché noi volontari siamo un po’ delle zanzare: fastidiosi!!- rispondono ridendo.

E ci spiegano che come la zanzara sono insistenti nel cercare sempre di migliorare l’ambiente intorno a noi, anche dando fastidio a chi di certe cose non vuole neppure sentire parlare!

Ecco, da questa bella mattinata, abbiamo capito che per realizzare cose belle bisogna ricominciare ad insistere, ad essere fastidiosi con chi prova a dirci che quello che desideriamo non serve, non è importante e tanto non basterà comunque, perché “tu puoi pure fare la raccolta differenziata, ma tanto poi buttano tutto insieme nella discarica!”.…

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ZingarelliNews all’inaugurazione dello scaffale delle emozioni della scuola “Dante Alighieri” di Modugno

Il giorno 16 Novembre 2023, presso la scuola Dante Alighieri di Modugno, si è tenuta l’inaugurazione dello Scaffale delle Emozioni, uno scaffale pieno di tanti libri bellissimi e colorati che l’associazione Anto Paninabella OdV ha donato alla scuola per aiutare i ragazzi a parlare di emozioni.

Chi ha selezionato i 50 libri che sono sullo scaffale? Angela Albanese ci ha spiegato che l’hanno fatto alcuni professori dell’Università di Roma “Tor Vergata” , esperti di letteratura per ragazzi, che hanno scelto la via dei racconti e delle storie per aiutarci a riflettere su ciò che proviamo e anche ad accettarlo. Tra gli altri libri c’è “Io sono come il mare”, scritto da Antonella Diacono, che amava tanto leggere e alla quale è dedicata questa preziosa iniziativa.…

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Con i nostri occhi

I grandi non capiscono. Come spiegato da Antoine de Saint-Exupéry nel suo celebre libro “Il piccolo principe”, il sogno di disegnare di un bambino che poi diventerà un aviatore viene sgretolato dai grandi che fraintendono il disegno del ragazzino e gli consigliano di evitare di fare il disegnatore, ma dedicarsi ad altro.

“I grandi” stanno distruggendo il suo futuro.

Di solito, bambini e ragazzi hanno un’immaginazione più fervida rispetto a quella degli adulti, con la quale si formano, permettendo loro di crearsi una passione, avere delle aspirazioni o, semplicemente, di godersi l’infanzia in serenità. L’immaginazione è, infatti, la parte più vera e spontanea di ognuno.…

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La Divisa a scuola: riflessioni di un ragazzo di prima media

Ehi ragazzi, sono Nicola, e oggi vorrei condividere con voi alcune riflessioni sulla questione della divisa scolastica.

Siamo tutti alle medie, un periodo in cui iniziamo a capire cosa ci piace, e quindi, la questione dell’abbigliamento a scuola è diventata un argomento di discussione interessante.

Iniziamo con i punti a favore che alcuni adulti sollevano. Dicono che la divisa ci fa sentire uniti, parte di una squadra. Ma siamo proprio sicuri che sia sufficiente una maglia per sentirsi parte di un gruppo? Io credo proprio di no, per sentirsi parte di qualcosa ci vogliono tempo trascorso insieme, condivisione di esperienze, litigi (perché no?),…

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Una sfida a chi propone la “divisa” scolastica

Secondo me è meglio non indossare la divisa scolastica perché, fosse anche la più bella, sarebbe per noi una vera tortura!

Sono sincera: quando pensavo di venire alle medie mi sentivo felice al pensiero di poter indossare un abbigliamento a mia scelta e non più un abbigliamento imposto. Ho trascorso ben 9 anni con la divisa scolastica (tra scuola materna e scuola elementare), e non è stato bello. Mi ricordo che all’entrata della scuola primaria ci chiedevamo cosa ci fossimo messi come vestiti sotto il grembiule e sbirciavamo per guardare i nostri abiti: non ci sono mai stati litigi e insulti per questo,  e, se non ci piaceva l’abbigliamento dell’altro,  non lo dicevamo per non offendere e … aspettavamo la scuola media per essere liberi !…

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DIVISA? NO, GRAZIE

Presso la mia scuola, l’Istituto Comprensivo Nicola Zingarelli di Bari, qualche giorno fa si è aperto un dibattito riguardante l’uso della divisa scolastica.

Alcuni genitori hanno deciso di proporre che a scuola indossiamo tutti la stesa felpa in inverno e t-shirt in estate, cosi la Dirigente scolastica ha chiesto agli alunni ed ai genitori di tutte le classi di esprimere il proprio parere.

Io sono contraria all’uso della divisa, perché attraverso l’abbigliamento ognuno di noi esprime se stesso; vestirsi in un modo o in un altro ci permette di trasmettere agli altri  come siamo o come ci sentiamo, anche grazie ai colori dei nostri abiti, e di essere fuori come ci sentiamo dentro.…

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