Per me la rabbia è un posto buio che a tratti si accende come se ci fosse un’illuminazione che proviene dal fuoco.
Quando “mi arrabbio” sento proprio un fuoco dentro di me che mi fa sentire come un enorme drago. Non so se succede solo a me, ma associo ogni cosa a un colore. Che sia un nome, una materia o anche un’emozione, io la rabbia la immagino ROSSA.
Non so se il mio immaginare le emozioni colorate sia contagiato dal film Inside Out, ma quando vedo una cosa rossa sento la rabbia.
Immagino questa emozione come una cosa rumorosa: quando la provo, infatti, comincio a parlare senza riuscire a fermarmi. La mia rabbia ha un suono molto forte, un vero e proprio rumore.
La cosa strana è che tanta potenza non corrisponde alla persona che sento di essere. Sono una persona molto fragile, e ogni cosa che la gente dice o fa, mi fa male o mi fa rimanere delusa.
Ci sono stati diversi momenti in cui la rabbia ha preso il sopravvento sugli altri sentimenti, ma uno lo ricordo in particolare. Quella volta il rosso era proprio fuoco…
Frequentavo la scuola elementare. Eravamo appena tornati a scuola dopo il lockdown, anzi, i genitori potevano scegliere se mandare i propri figli a scuola o tenerli ancora a casa, in DAD. Io a casa avevo molte distrazioni, quindi i miei genitori preferirono farmi tornare a scuola. La mia maestra non era molto contenta di rientrare, quindi era sempre cattiva con noi. Un giorno mi disse che i miei mi mandavano a scuola perché non mi volevano bene e quindi non volevano tenermi a casa. Io in quel momento sentii proprio un fuoco salire in gola, era forte e facevo fatica a controllarlo.
Ora sono cresciuta e sto imparando a controllare questa emozione che spesso soffoca le altre emozioni più belle, che mi fa vedere solo le cose negative in qualsiasi cosa io faccia. Non è sempre facile, ma faccio progressi…
Giulia Bux