Riflessioni sugli stereotipi di genere

Quest’anno in classe abbiamo letto Il libro “Mi piace Spiderman… e allora?” di Giorgia Vezzoli. Racconta la storia di una bambina di sei anni, che per il suo primo giorno di scuola sceglie uno zaino di Spiderman, il suo supereroe preferito, andando incontro alle risate e ai commenti pungenti e sgradevoli dei suoi compagni di classe e non solo…

Sostenuta dai suoi genitori, insegnerá a tutti noi che non si è mai troppo piccoli per combattere i pregiudizi.

Il libro è scorrevole in quanto è indirizzato ad un pubblico di bambini, ed è ricco di illustrazioni di Massimiliano Di Lauro molto accattivanti per la scelta dei colori vivaci e per la grafica lineare.

Il testo affronta varie tematiche legate agli stereotipi di genere: Spiderman è per i maschi, le bambole sono per le femmine; il calcio è per i maschi, la danza è per le femmine; gli inviti con le Winx sono per le femmine, quelli coi Gormiti sono per i maschi; gli indumenti e le pettinature variano a seconda del sesso, etc…

Purtroppo, sebbene la parità e l’uguaglianza dei sessi siano sancite dalla Costituzione, viviamo in un mondo in cui la divisione tra maschi e femmine é ancora molto netta.

Continuamente, infatti, veniamo bombardati da pubblicitá che differenziano i giochi femminili da quelli maschili, o cresciamo ascoltando fiabe che ci raccontano di principesse che si realizzano solo con il matrimonio o che vengono  salvate da principi coraggiosi.

Generalmente i personaggi femminili, quando sono determinati a raggiungere i loro obiettivi, con le proprie forze, sono personaggi negativi, basti pensare alla matrigna di Biancaneve, alle sorellastre di Cenerentola o alla vendicativa fata Malefica della “Bella addormentata nel bosco”.

A volte, poi, le figure femminili sono ingenue o sprovvedute, come Cappuccetto Rosso e sua nonna, che sfuggono al tragico destino della morte grazie ad un cacciatore (non a caso un uomo).

Molti testi o video diffusi, inoltre, sono ricchi di immagini che vedono la donna impegnata in cucina o alla cura del proprio corpo per piacere all’uomo, mentre quest’ultimo si realizza nel lavoro e si disinteressa assolutamente della gestione della casa.

Fortunatamente ci sono sempre più libri, film o spettacoli teatrali che cercano di combattere questi pregiudizi, di cui spesso non ci si rende nemmeno conto.

Ritengo pertanto che questo libro, nonostante sia estremamente semplice, debba essere letto da tutti, perchè offre spunti di riflessione sull’importanza della paritá di genere.

Allora che aspetti?! Corri in libreria!

Eliana Delzotti

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