Costruiamo ponti, abbattiamo i muri

“L’uomo costruisce ponti ed erige muri”: questa frase mi fa pensare, in senso figurato, a due azioni opposte che l’uomo compie da sempre. Da una parte l’uomo si sforza di “costruire ponti“ per unire popolazioni e culture diverse e per permettere uno scambio di tradizioni, dall’altra parte l’uomo si ritrova a “erigere muri” per separare popoli e probabilmente per allontanare chi considera diverso. Io penso che il motivo principale per cui l’uomo, nella storia, ha costruito tanti muri è la paura di chi è diverso, di chi può essere più forte, di chi può diventare per noi una minaccia. Facendo riferimento a ciò che abbiamo studiato in geografia, ho potuto notare che in alcuni stati coesistono felicemente diverse minoranze e comunità provenienti da altre parti del mondo, mentre in altri Stati l’immigrazione è meno diffusa a causa dei governi che vietano l’ingresso di popolazioni lontane: questi divieti sono la rappresentazione di come l’uomo, attualmente, ”erige muri”.

Nel mio mondo ideale, non ci sarebbero confini, ma solo ponti che permettono scambi culturali e conoscenza di tradizioni lontane e diverse dalle mie.

Sin dalla storia più antica, abbiamo assistito a popolazioni che, per desiderio di potere, cominciavano guerre per sottomettere gli Stati vicini, annientando la loro cultura, le loro tradizioni, la loro lingua, per affermare il proprio predominio e rendere meno potenti popoli che potrebbero costituire una minaccia.

Arrivando alla storia più recente, l’esempio più noto di muro utilizzato per separare popoli è stato il muro di Berlino, eretto nel 1961, dopo la fine della seconda guerra mondiale, costruito per dividere Berlino est da Berlino ovest.

Fu abbattuto nel 1989, dopo anni di rivolta, di sofferenza e di famiglie letteralmente separate da un muro altissimo, foto di odio più che di mattoni. A mio parere, la costruzione del muro di Berlino è stata un’atroce ingiustizia per chi si è trovato a vivere in quelle condizioni.

Nel futuro, spero che l’uomo preferisca sempre più costruire ponti anziché muri, perché non c’è niente di più bello della condivisione, della scoperta e della libertà.

Federico Punzi

Condividi l'articolo: