Piccole storie di grandi donne tra Bari e Bitonto

In occasione della Giornata Internazionale della donna e delle iniziative che WeAreInBari e il Municipio 2 hanno organizzato nel quartiere Poggiofranco,  la libreria Quintiliano ha ospitato Chiara Cannito e Carmela Minenna,   due delle autrici di “Piccole storie di grandi donne tra Bari e Bitonto”.

Il libro, scritto a più mani da un gruppo di scrittrici e illustratrici,  è “un mosaico che offre una prospettiva sul futuro fondata sulla conoscenza del passato e in particolare sulle storie di donne vissute in epoche diverse a Bari e a Bitonto”.

“Qual è il filo che lega tante storie diverse?” -ha chiesto alle due ospiti Piero Meli.

Il fatto che queste donne abbiano costruito qualcosa di bello e lo abbiano consegnato alle loro città e al futuro.

Spesso, soprattutto in tempi lontani, ciò che facevano di bello e importante le donne restava sconosciuto, e quindi non è stato facile portare alla luce le storie che sono riportate nel libro: la ricerca, infatti, è durata due anni ed è stata condotta tra documenti, archivi, cimiteri, ma anche conversazioni con i parenti delle possibili protagoniste dei racconti, con i quali le scrittrici hanno intrattenuto rapporti che, in qualche caso, sono diventati vere e proprie amicizie. In qualche caso le scrittrici stesse sono rimaste sorprese dalle scoperte che hanno fatto!

Benché molte delle donne individuate fossero suore, per il semplice fatto che il destino delle donne, anticamente, era quello di diventare moglie e successivamente madre oppure suora, la ricerca ha condotto, alla fine, all’individuazione di donne che hanno lasciato un segno anche in ambiti diversi da quello ecclesiastico: medico, sociale, musicale, politico, lirico, artistico.

La storia più antica tra quelle narrate è quella di Margarita da Ruga (di Bitonto), riuscita a diventare medico nel quattordicesimo secolo!

“Come mai avete messo insieme donne di Bitonto e di Bari?

“L’idea è stata quella di mantenere l’unità della Diocesi che unisce le due città” , ci hanno risposto le scrittrici, continuando con il dire che altri studiosi e scrittori si sono messi alla ricerca di storie di altre donne importanti ma sconosciute che hanno lasciato un’eredità al nostro Paese.

I racconti, di cui abbiamo avuto un piccolo assaggio durante la presentazione del libro, sono accompagnati da bellissime illustrazioni. Chissà che quest’opera non sia la prima di una serie dedicate alle donne della nostra Italia.

Antonio Trentadue, Carlotta Laura Adduci

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