Gli stereotipi nelle fiabe.

Ciao! Mi presento: sono Greta, e mi ritengo una ragazzina che ama pensare in grande e che guarda alle cose con creatività. In questo mio articolo cercherò di spiegarvi qualcosa a cui molto probabilmente alcuni di voi non hanno mai fatto caso: la presenza degli stereotipi nelle fiabe.

Cominciamo col dire che le fiabe che i nostri genitori ci leggevano quando eravamo piccoli non erano (e continuano a non essere) le versioni originali scritte dagli autori, ma versioni più o meno riviste e adattate ad un pubblico di bambini. Il particolare non sarebbe in sé rilevante se a queste versioni rivisitate non fossero stati aggiunti tanti stereotipi che, soprattutto al giorno d’oggi, non dovrebbero più esistere.

Ma cos’è uno stereotipo?  Si tratta di una falsa idea che si genera quando una persona o una situazione vengono giudicate non per quello che sono ma secondo il pensare comune. Ora, se le fiabe sono stereotipate e se vengono lette ai bambini più piccoli, che assorbono qualsiasi cosa e che hanno la mente in continua evoluzione, è ovvio che poi quei bambini cresceranno con convinzioni sbagliate perché plasmate dagli stereotipi.

Ciò che più mi sconvolge è pensare che al giorno d’oggi tutti noi lottiamo contro gli stereotipi, ma poi non ci rendiamo conto di come una cosa apparentemente così innocua come una fiaba, letta a un bambino possa suscitare in lui pensieri e opinioni che saranno molto difficili da sradicare. Io, per esempio, sono cresciuta con queste versioni stereotipate e solo ora mi sto accorgendo del modo sbagliato in cui ragionavo fino a qualche anno fa: beh, penso che siano state proprio le fiabe a suscitare nella mia testa certi pensieri. Ascoltando la conosciutissima fiaba del brutto anatroccolo, per esempio, mi ero convinta che per piacere alle persone fosse necessario cambiare, come nel racconto stereotipato è costretto a fare l’anatroccolo. Perché invece il poverino non può rimanere così com’è e vivere una vita normale? Perché viviamo in una società superficiale, che non ha ancora capito che non sono le persone a dover cambiare per piacere a noi ma che siamo noi che dobbiamo cambiare il nostro modo di pensare.

In conclusione, non voglio dire che non si debbano leggere le fiabe ai bambini, ma solo che forse è meglio farlo dopo essersi accertati che i testi non siano stati troppo manipolati e che non siano zeppi di luoghi comuni e di giudizi sbagliati. In caso contrario, meglio non leggerle o piuttosto meglio spiegarle prima che sia troppo tardi!

Greta Pichichera   

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