COZZE PER TUTTI… ANCHE PER I MATTONI!

Le cozze sono sempre state un alimento apprezzato – specialmente da noi baresi – ma di solito il loro guscio viene costantemente scartato e non più utilizzato. 

Queste creature nascono come larve, e, dopo aver affrontato tutti i pericoli dell’Oceano, si “attaccano” con i loro filamenti (chiamati bissa) agli scogli, dove riescono a sopravvivere grazie ai loro resistenti gusci.

Per questo, sin dall’antichità, le civiltà sono state capaci di trarre vantaggio dalle loro proprietà, in particolare per produrre tessuti resistenti.

Attualmente l’Italia è nella top 10 mondiale per la produzione di mitili (465.000 tonnellate di gusci all’anno, pari al peso delle popolazioni di Puglia, Basilicata e Calabria o al volume di 10.000 palazzi da 5 piani).

Purtroppo, però, questi rendono il fondale marino meno profondo e, di conseguenza, più difficoltosa la navigazione per le imbarcazioni.

Ma qui la Bella Storia nata in Puglia a vantaggio della sostenibilità, che abbiamo deciso di raccontare. 

Per evitare lo spreco del mollusco, la dott.ssa Claudia Vitone, responsabile scientifica del progetto “Green Life 4 Seas” e professoressa di Ingegneria Geotecnica del Politecnico di Bari, ha trovato un modo ingegnoso per risolvere il problema, riuscendo anche a riciclare questo prodotto.

Si tratta di un’iniziativa finanziata dalla Comunità Europea, che mira ai porti di Bari, Barletta, La Spezia e del Pireo (Grecia).

Attualmente è in collaborazione con il Politecnico federale di Zurigo, ETH, CNR, ISPRA, le autorità portuali del Mar Adriatico meridionale, del Mar Ligure e del porto del Pireo in Grecia e altre 20 parti.

Il progetto utilizza questi elementi per generare materiali da costruzione con metodi sostenibili.

I gusci dei mitili vengono riscaldati fino a 100 gradi, poi triturati e mescolati con sedimenti marini e cemento. Infine, il composto viene utilizzato per la produzione di diversi elementi utili in campo edilizio, come, ad esempio, i mattoni!

Un grande passo per l’ingegneria sostenibile e per la risoluzione della crisi ambientale!

S. Cassotti, A. Manfredi, M. Zizzi

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