UN POMERIGGIO CON ROKIA

Il 29 maggio 2024 è stato uno dei pomeriggi più belli e indimenticabili che io abbia mai vissuto. Infatti, una delle scrittrici italiane che amo di più è venuta proprio qui alla libreria Feltrinelli della nostra Bari.

Rokia è una ragazza italiana di origine marocchina, che ha mosso i suoi primi passi nella scrittura molto presto: a 10 anni ha vinto un concorso per il suo primo racconto e a 16 ha cominciato a condividere per gioco i suoi primi scritti su Wattpad, ottenendo fino a 9 milioni di letture.

Tra i suoi libri più famosi troviamo The Truth Untold (La verità nascosta), il terzo libro più venduto in Italia nel 2022 e il secondo libro di narrativa italiana nel 2023.

Finalmente, dopo tanto tempo, ieri ho avuto l’onore e il piacere di incontrarla, ma soprattutto di abbracciarla.

Ma è meglio fare un passo indietro, così vi racconto tutto dal principio: io e le mie compagne ci siamo recate alla Feltrinelli alle 15:30, anche se sapevamo che il firmacopie sarebbe iniziato solo alle 17; non volevamo trovarci in coda a una fila di tante ma tante persone, così siamo arrivate molto prima.

Eravamo tutte pronte e organizzate con i suoi tre libri: The truth untold, Sindrome e Guilty, la sua ultima uscita. Lì abbiamo incontrato altre tre ragazze, anche loro ammassate fra la gente e sedute per terra in attesa dell’arrivo di Rokia; siamo diventate subito amiche e, tra una chiacchierata e l’altra, si sono fatte già le 16:30.

Ci siamo alzate e abbiamo cercato di muoverci, ma tutte e sette eravamo bloccate tra zaini, girasoli (come quelli della copertina di The truth untold) e coroncine (come in Guilty) che ormai si erano accomodate sulle nostre teste.

C’erano davvero moltissime persone ed eravamo solo noi sette senza nessun adulto, ma ce la siamo cavata comunque bene.

Dopo ben quattro ore trascorse in piedi ad aspettare, finalmente eravamo vicine: non potevo crederci ed ero sul punto di mettermi a piangere per l’emozione… non avrei mai potuto pensare che un libro e una scrittrice mi potessero trasmettere così tante emozioni.

Lei indossava il suo velo azzurro abbinato al vestito, chiaro con dei dettagli nella parte superiore, e una coroncina proprio uguale alla mia.

Io ero l’ultima del mio gruppo e, quando è arrivato il mio turno, ho dato i libri alla sicurezza accanto a lei e finalmente l’ho potuta guardare negli occhi, eravamo faccia a faccia.

Mi ha chiesto il mio nome sorridendo mentre firmava i libri e io l’ho detto con una voce tremolante: non riuscivo a smettere di sorridere.

Alla fine, dopo qualche altra domanda, mi ha abbracciata e mi sono sentita davvero bene, perchè avvertivo il calore e l’affetto di quell’abbraccio così a lungo desiderato; questo abbraccio è assolutamente valso le quattro ore d’attesa trascorse in libreria. Dopo che il fotografo ci ha scattato una foto, ho ripreso i miei libri e ho raggiunto raggiante tutte le altre.

Quando ho aperto Guilty per vedere la sua firma, ho trovato anche un bigliettino con un’altra foto riguardante la storia di cui il libro parla che non ho smesso mai di guardare. 

Quando siamo uscite, mi sono guardata le mani e ho visto che tremavano ancora, ma per fortuna non ero l’unica.

Alla fine io e le mie nuove amiche ci siamo scambiate i numeri di telefono: purtroppo dovevo tornare a casa come tutte, così ho salutato e sono salita in macchina. 

Questo incontro mi ha fatto stringere nuove amicizie, mi ha regalato tante emozioni e mi ha fatto sentire bene: ottimo risultato, direi!

Avrei voluto che questa giornata straordinaria non finisse mai e sicuramente, d’ora in avanti, quando vedrò un girasole o sentirò il nome “Rokia”, ripenserò a questo pomeriggio che non dimenticherò mai.

Grazie, Rokia. 

Claudia Amoruso

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