Sapete cos’è la LILT? Fino a poco tempo fa non lo sapevo, oggi so che è la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori e posso dire anche di conoscerla, perché il 2 aprile a scuola abbiamo avuto un incontro molto interessante nel quale, grazie alla LILT e al progetto “Guadagnare Salute” , abbiamo avuto l’occasione di parlare insieme alla nostra docente anche con una biologa nutrizionista ed una dottoressa in psicologia. Il tema è stato l’alimentazione e il modo corretto di nutrirci per non correre il rischio di ammalarci.
Le dottoresse hanno detto tante cose davvero interessanti, ma quella che più mi è rimasta in mente è stata questa frase: “Una corretta alimentazione deve contenere tutti i tipi di alimenti: non bisogna privarsi di niente”.
Se riflettiamo su questa affermazione, possiamo capire che è non mangiando ma privandoci dei pasti che possiamo ammalarci e anche incappare nei DCA (Disturbi Comportamentali dell’Alimentazione).
Molto frequentemente, infatti, noi giovani cerchiamo di perdere peso in un modo sbagliato: cioè privandoci del cibo.
Va detto chiaramente che questo comportamento ci fa solo del male: l’organismo, non ricevendo alcuni nutrienti, tenderà a consumare le proprie riserve (prima quelle di glicogeno nel fegato, poi, se la carenza persiste, le riserve di grasso e infine le proteine).
Se l’organismo giunge a questo punto, i sintomi che potremmo provare sono stanchezza, difficoltà di concentrazione e persino a conseguenze più gravi come la morte.
Certo, i disturbi del comportamento alimentare sono il sintomo di qualcosa che non va in generale nella persona, ma certamente anche le abitudini scorrette e i canoni di bellezza che vediamo sui social network non ci aiutano: se passiamo tanto tempo ogni giorno “in rete” guardando un canone di bellezza apparentemente perfetto, automaticamente il nostro cervello si convincerà che quella sia la normalità e, sentendoci sbagliati o inferiori, tenderemo a fare di tutto pur di essere il modello di persona perfetto.
Questo incontro mi ha aiutato a capire davvero che dobbiamo pensare al corpo in un modo diverso, e intendo iniziare a farlo.
Grazie LILT!
Sabrina Pinto