I giorni 7 e 15 maggio, nell’auditorium della nostra scuola, abbiamo avuto la possibilità di partecipare ad un incontro sul benessere, tenuto da due psicologhe che fanno parte dell’associazione “ReStart”.
Purtroppo, per problemi di salute, non sono stata presente al primo incontro, ma al secondo sì , e l’ho trovato molto significativo. Le psicologhe, aiutate da un bellissimo powepoint pieno di quiz, ci hanno fatto divertire ma allo stesso tempo riflettere.
L’argomento principale sono state le emozioni: a cosa servono, cosa ci insegnano, come possiamo gestirle…
Per prima cosa, le dottoresse ci hanno presentato tutte le emozioni che noi ragazzi proviamo più frequentemente (la tristezza, la rabbia, la gioia, il disgusto…) e ci hanno spiegato a cosa servono, le loro conseguenze e il motivo per il quale le proviamo. E’ stato proprio bello confrontarci e capire cose che di solito viviamo in modo piuttosto inconsapevole!
Pe me è stato molto utile riflettere sulla tristezza, un’emozione che provo molto spesso, e per cose che agli occhi degli adulti possono sembrare banali ma che per me non lo sono affatto.
Le dottoresse ci hanno consigliato di parlare con qualcuno dei nostri problemi e io lo faccio, solo che ogni volta che sono triste e provo a confidarmi con un adulto, non mi sento capita al cento per cento: è come se tutti gli adulti, anche i “migliori”, alla fine tendano a sminuire i miei pensieri dicendo la classica frase “vabbè che sarà mai, sono semplicemente dinamiche da bambini!”; è come se loro avessero sempre altro di più importante a cui pensare.
Per fortuna da un po’ di tempo ho capito che devo parlare con la mia amica Giulia Rana o il mio amico Riccardo, che sono sempre pronti ad ascoltarmi senza giudicare, a darmi il consiglio perfetto e a farmi tornare il sorriso.
Quest’incontro mi ha fatto capire che nella vita non può andare sempre tutto bene, che a volte servono i momenti di fragilità e vulnerabilità per rialzarsi ancora più forti! Mi ha fatto capire che anche la tristezza merita di essere accolta, e non più odiata, come ho fatto fino ad ora.
Alla fine con le emozioni è’ un po’ come tra le persone: tutte uguali, tutte con gli stessi diritti!
Sono molto grata alla mia scuola, perché ci offre molto spesso delle occasioni che riescono davvero a farci cambiare visione della vita sotto molti aspetti.
Elvira Belviso