Questo che vi apprestate a leggere è il nostro racconto fantastico, ideato e scritto dopo aver studiato gli obiettivi dell’AGENDA 2030.
E’ stato da noi letto sul palco della FESTA DEI POPOLI 2025 e rappresenta il nostro sogno.
Il ritorno di Ulisse : occhio al mondo!!!
Ulisse, valoroso e grande viaggiatore, dopo aver messo ordine nella sua Itaca, riprende a viaggiare per diletto, questa volta organizza un viaggio nel tempo. Con il suo equipaggio parte alla ricerca dei luoghi splendidi del nostro pianeta ed oggi, anno 2025 d.c., è qui.
PRIMA TAPPA : IL RITORNO DI ULISSE
Attraversando mari, fiumi, monti e pianure, una bella mattina lui e i compagni si ritrovano ai piedi di un monte maestoso e bianco di nevi, vergine ed incontaminato: l’Everest! Estasiati restano lì un mese intero scalando, giocando e divertendosi. Poi ripartono alla scoperta di qualche altra meraviglia.
Ed eccola lì l’altra meraviglia del mondo: a…an…ant… non si riesce nemmeno a pronunciare. Ah sì, Antartide, dice Ulisse con tono stupito. Non pensava esistesse un luogo così stupendo: pinguini, ghiacciai eterni ma ahimé i ghiacci si sciolgono e i pinguini si estinguono, e tutto a causa di un calduccio esagerato che chiamano riscaldamento globale. Ulisse allora decide di agire: trasferisce il maggior numero di pinguini per metterli al sicuro e poi chiede alle industrie di stoppare i lavori per un anno per far riprendere i ghiacciai. Che dire, è stato un anno da favola!
SECONDA TAPPA: L’ISOLA CHE RINASCE
Veleggiando qua e là vede all’orizzonte qualcosa di non identificabile: un’isola tutta bianca che riflette la luce solare e risulta abbagliante ed inospitale. Si avvicina e si accorge che è tutta plastica, un nuovo materiale di cui ha sentito parlare. Come sbarazzarsene? Allora chiama a raccolta Achille, Patroclo, Agamennone, Menelao e persino suo figlio Telemaco e tutti insieme cominciano a riciclare quella plastica costruendo tavolini, sedie, panchine… e piano piano rispunta fuori la terra tutta ripulita. Telemaco ha in tasca un sacchetto di semi, li sparge e subito l’ isola diventa un giardino. E’ l’isola Kowai, la più lussureggiante delle Hawaii, con cascate , spiagge e foreste lussureggianti.
TERZA TAPPA. MISSIONE NATURA
Ulisse ora è alla ricerca di provviste e approda in India dove resta stupito per la grande concentrazione di alberi presenti nel territorio. Infatti in India c’è il record di 50 milioni di alberi piantati in un giorno! Così, dopo essersi rifocillato con i buonissimi frutti di quegli alberi, decide di battere il record e, insieme ai suoi compagni, si procura dei semi e parte alla ricerca di una terra da salvare, perché ormai ha capito come funziona il mondo.
Così si imbatte nella foresta amazzonica , un tempo meravigliosa e misteriosa, ora purtroppo un po’ spoglia a causa della deforestazione. Ulisse allora si mette all’opera: in due ore riesce a piantare più di 50 milioni di alberi (ovviamente con i compagni perché da soli si fa poco!!!). Riesce a battere il record e la foresta amazzonica torna come prima, verde ed incontaminata!
QUARTA TAPPA: L’AVVENTURA CONTINUA
Il tempo è volato e ora va alla ricerca di acqua. Si dirige a Venezia, di cui ha sentito parlare: la splendida città dell’acqua e nell’acqua. Ma per colpa di Poseidone viene scaraventato in Africa. Lì, una ragazza lo soccorre, lo conduce in una casa per la notte e gli offre un po’ d’acqua. Ulisse ringrazia ma pensa sia uno scherzo perché l’acqua é pochina. Guarda la ragazza stupito, “qui è così,” gli dice lei rattristata.
Si è fatta sera e Ulisse si addormenta pensando alle poche risorse presenti in Africa. La mattina si sveglia con un’idea geniale: farà installare dei tubi sotterranei giganteschi per fare arrivare l’acqua da Venezia, costruirà pozzi e farà ripulire l’acqua contaminata.
Che idea brillante!
QUINTA TAPPA: QUALCOSA PUO’ CAMBIARE
Non appena si rimette in viaggio il solito Poseidone, ancora infuriato, gli scaglia contro tempeste e venti… e indovinate un po’? Ulisse si risveglia privo di sensi in Pakistan. Si guarda intorno e vede strane creature tutte coperte da veli. Qui qualcosa non va, si dice. Ma sono donne! Infatti scopre che gli uomini le comandano in tutto e si stupisce. Questo è veramente troppo anche per lui che non ha fatto poi tanto il gentleman con Penelope!
Così, per risolvere questo problema, crea una lega di aiuto insieme ai suoi compagni.
Il presidente vedendo questi stranieri che vanno qua e la’ a convincere gli abitanti che vivere cosi’ li rende sempre arrabbiati, si infuria con ulisse. Dopo una lunga trattativa pero’si convince delle idee dell’eroe, anche perche’ si e’ proprio stancato di litigare con sua moglie e le sue figlie!
Ulisse ha vinto e orgoglioso della sua impresa riparte e approda in una terra del nord, la Svezia. Qui nota l’esatto contrario: donne e uomini felici e gioiosi, tutti con stessi diritti e opportunità. Allora ripensa al suo viaggio in Pakistan e si chiede in quanti paesi ci siano ancora queste disuguaglianze e cosa si possa fare… ma questa è tutta un’altra storia…
SESTA TAPPA: L’ALBA DI UNA NUOVA ERA
Infine ecco la nave di Ulisse approdare nel nuovo mondo, l’America, qui tutti arrivano per essere felici ma anche qui scopre un grande problema. Vede troppa gente triste in giro perché i ricchi del nord deridono e sfruttano i poveri del sud. L’eroe decide così di incontrare il presidente, lo invita a pranzo e gli parla: se i ricchi fanno del male ai poveri, i poveri faranno del male ai ricchi e così all’infinito… il presidente, incuriosito, cede per una settimana il suo posto ad Ulisse.
Quel giorno Ulisse sale sul palco più grande d’America e presenta la nuova legge che porterà la felicità: tutti si devono aiutare e rispettare.
Strano ma vero tutti obbediscono, almeno ci provano, perche’ troppo stanchi di essere infelici.
Allora il presidente nomina Ulisse presidente per sempre e l’ eroe soddisfatto si trasferisce lì con Penelope.
Qui incontra anche una band chiamata appunto “Ricchi e Poveri”, scrivono una canzone contro le disuguaglianze e la cantano tutti insieme ad un concerto.
Da questo momento inizia una nuova era dove non ci sono piu’ ingiustizie, tutti sono felici ….e noi ne siamo testimoni.
Classe 1^C