La promozione che conta: stare bene!

Qualche settimana fa con la mia classe ed altre classi seconde abbiamo partecipato a degli incontri sul benessere e sulle emozioni. 
Ho ritenuto molto efficace l’incontro di giovedì 15 maggio, nel quale è stato trattato l’argomento dell’ansia. 
Ho capito che esistono due tipi di ansia: una “normale”, che è quella da prestazione (quando sosteniamo un’interrogazione o quando parliamo in pubblico), e una che dovrebbe essere controllata, cioè quella che ci blocca nel fare determinate azioni o influisce negativamente sulla vita di tutti i giorni, senza che abbia una caosua legata ad un evento. 
L’ansia è la ruminazione mentale del nostro cervello, una conseguenza di molti pensieri negativi, un buco nero che ci risucchia in una voragine di dubbi. 
Quando si fa troppo forte e diventa incontrollabile , può colpire anche parti sensibili del nostro corpo: la pancia in particolare, che è il nostro secondo cervello. 
A me, però, colpisce altre parti del corpo: le mani iniziano a tremare e le orecchie si chiudono. 
Un modo per combattere l’ansia da prestazione o quella da controllare è sicuramente fare esercizio fisico: anche una passeggiata con un amico, semplicemente. 
Nel questionario che le psicologhe ci hanno presentato, c’era la domanda: “Quale rimedio secondo te è più efficace per combattere l’ansia?” 
Alcune delle opzioni che ricordo erano: “Fare esercizio fisico”, “Cercare di non pensarci” e “Chiamare un oracolo” 
Ho visto che molti ragazzi hanno scelto la seconda opzione, ma purtroppo è impossibile mettere un tappo ai pensieri a nostro piacimento: più cerchiamo di non pensare a ciò che ci fa stare male, infatti, più ci penseremo. 
Un altro metodo per combattere l’ansia da prestazione è un tipo di respirazione: una mano sul petto, un’altra sulla pancia, e dei respiri profondi per gonfiare l’addome e poi sgonfiarlo, mandando fuori l’aria dalla bocca. 
Fare questo per tre minuti può essere davvero d’aiuto: io ci ho già provato ed ha funzionato!

“Se l’ansia non vuoi provare, con qualcuno ne devi parlare” 
“Se bene tu vuoi stare, a controllare l’ansia devi imparare”

Sabrina Pinto

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