L’educazione civica che ci piace: dialogo con Andrea Franzoso

Il giorno venerdì 24 febbraio abbiamo avuto l’occasione di dialogare per circa un’ora e mezza con lo scrittore ed ex ufficiale dei carabinieri Andrea Franzoso: autore di “Viva la Costituzione”, il libro che abbiamo letto durante le ore di Educazione Civica.

Ho trovato questo libro estremamente interessante e utile perché Franzoso è riuscito a farci VIVERE i valori della Costituzione Italiana, che spesso consideriamo astratti e lontani dalla nostra esperienza, e a darci molti spunti di riflessione che abbiamo approfondito confrontandoci in classe in piacevoli ore di dibattito a volte anche acceso.

All’inizio dell’incontro con Franzoso si è parlato in generale della Costituzione del nostro paese, di  come venga attuata oggi.

Successivamente abbiamo potuto porre delle domande alle quali lo scrittore ha risposto, sorprendentemente, con molta onestà intellettuale.

Le domande sono state di vario genere e prevalentemente inerenti i temi emersi durante la lettura del libro: si è parlato del genocidio della popolazione armena, della Seconda Guerra Mondiale, dei rapporti internazionali tra i vari paesi del mondo, del sistema scolastico italiano a confronto con i vari modelli esteri, del tricolore italiano, del Tirolo Meridionale/Alto Adige, del fenomeno della “fuga dei cervelli” e di quanto il “reddito di cittadinanza” , pur utile per molti aspetti, possa diventare anche un problema per la categoria degli imprenditori, a causa del fatto che alcuni lavoratori, pur di non perderlo, non accettano lavori regolari.

 Alla fine della conversazione sono emersi altri temi di attualità quali il gay pride ed il tanto discusso Sanremo. E’ stato un inconttro bello, di quelli che rendono davvero piacevole stare a scuola!

Questo dialogo ci ha fornito moltissimi spunti di riflessione sull’ambiente che ci circonda, su come viene veramente gestito il nostro paese e per quale motivo. Franzoso ha anche arricchito lo scambio culturale con eventi e documenti storici a corredo delle sue tesi, e con il racconto di fatti accaduti a persone da lui conosciute.

Personalmente condivido tutte le idee dell’autore e sono rimasto sorpreso dal modo con il quale ha parlato a noi ragazzi: è stato molto sincero in quello che ha detto e ha dato la sua opinione più onesta, lasciando da parte tutte le accortezze che molti al suo posto avrebbero messo in atto per risultare simpatici e, perché no, vendere altri libri.

Alessandro Trotta

UN ANNO SULL’ALTIPIANO

“Un anno sull’Altipiano” è un romanzo storico  e autobiografico scritto da Emilio Lussu nel fra il 1936 e 1937 e pubblicato nell’anno successivo. 

Lo scrittore, che ha visto nella sua vita ben due guerre mondiali e ha onorato il nostro paese con un impegno civile e politico davvero rilevante, racconta il periodo che ha trascorso sull’Altopiano di Asiago durante la Prima Guerra Mondiale, combattendo come ufficiale della Brigata Sassari.

Descrive accuratamente le persone con le quali ha condiviso l’orrore della guerra, le battaglie, e  soprattutto le emozioni che ha provato in quel terribile anno. Tra tutte dominano il sentimento di vuoto, la fratellanza nei confronti dei compagni e l’odio verso i superiori, spesso inumani e  incompetenti. Quest’odio rimase così radicato in Lussu che in un primo tempo avrebbe voluto chiamare il libro “I miei generali”. 

Nonostante non sia una lettura “facile” e in certi passaggi sia impegnativo seguire l’ordine degli avvenimenti, il libro è interessante e formativo.

Essendo stato scritto più di un secolo fa, il linguaggio non è sempre immediatamente comprensibile, ma anche i termini ormai desueti non distolgono troppo l’attenzione dal racconto.

L’autore riesce a “far sentire” l’ orrore della guerra, trasportando il lettore dentro le trincee e facendogli vivere la sofferenza immensa ma anche  e le piccole gioie che i soldati, nonostante tutto, riuscivano a provare in qualche sporadico, prezioso momento. 

Consigliato a partire dai tredici anni.

Alessandro Trotta