Un pomeriggio alla scoperta della scrittura

Il 25 gennaio le classi seconde e terze della Scuola Zingarelli hanno incontrato lo scrittore Davide Morosinotto, che con i suoi libri è capace di catapultare i lettori in realtà che, per ambientazioni e personaggi, sembrano tratte da un film.

Ci ha spiegato in che cosa consiste il lavoro dello scrittore in tutte le sue sfaccettature, partendo dalla sua esperienza personale.Sono cresciuto in una famiglia in cui i libri non mancavano mai e ho sempre voluto un lavoro che avesse a che fare con le storie. Così ha dichiarato Morosinotto, che ha anche sfatato la figura dello scrittore “solitario”, da lui stesso immaginata prima di iniziare la sua carriera. Lo scrittore è oramai una persona che non si occupa solo di libri, ma lavora anche nel mondo della programmazione e dell’intrattenimento, che intraprende tantissimi viaggi, che studia con passione le culture straniere per trarne spunto per le sue storie, ma soprattutto che lavora in team; nel suo caso è affiancato dagli scrittori del gruppo “Book on a tree”, ossia Marco Magnone, che noi stessi abbiamo ospitato  a settembre nella nostra scuola e PierdomenicoBaccalario, autore del romanzo di avventura “Hoopdriver”.

Sono fioccate le domande sul libro “La Più Grande”, la straordinaria storia di Shi Yu, la piratessa più famosa della Cina, che con il Wushu dell’Aria e dell’Acqua ha saputo sconfiggere innumerevoli nemici, primo tra tutti il pregiudizio radicato verso le donnee non sono mancate neanche quelle su altri suoi appassionanti  libri, come la storia dei quattro amici coraggiosi ne “Il Rinomato Catalogo Walker & Dawn” o “L’Ultimo Cacciatore”. Ci ha anche rivelato la genesi, a volte casuale, di alcune delle sue idee narrative più riuscite, e si è soffermato sulle fasi della creazione di un libro. In principio c’è la fase di studio, ossia la visione della storia e l’ambientazione con i personaggi, poi si passa alla scrittura vera e propria, e infine alla correzione, una fase a volte noiosa – ci ha confessato – ma fondamentale.

Molteplici sono stati  gli spunti di riflessione su temi  importanti, che molto spesso caratterizzano le vite dei suoi personaggi, immedesimandoci nei quali noi ragazzi possiamo riuscire a  capire come affrontare le sfide che la vita ci pone.

Insomma è stato bello dare un volto all’autore delle storie che ci hanno tanto emozionato in classe; ed è

 stato produttivo e interessante trascorrere un pomeriggio con lui,  alla scoperta dell’arte  della scrittura per ragazzi. 

Serena Caterina Maria Pellegrino e Giorgia Lavermicocca 

NON SIAMO SOLI

Tutto bene?

È una semplice domanda, ma con tante risposte.

Poniamo questa domanda quando vogliamo iniziare una conversazione, vogliamo sapere se qualcuno ha raggiunto quell’obiettivo cui ambiva da tanto oppure dopo una “botta”.

Come dice un personaggio di uno dei miei libri preferiti “Il rinomato catalogo Walker & Dawn”, esistono diversi tipi di “botte” e quelle che fanno più male sono quelle che accadono dentro di noi.

Possono essere causate dalla perdita di qualcuno a noi caro, o da un brutto voto preso a scuola o sono come un dolore eterno e allora, quando vedi qualcosa di bello, ti pulsa in testa la domanda “Perché non io?” e inizi a pensare che gli altri attorno a te siano speciali.

Sai una cosa? Siamo tutti nello stesso cielo buio.

Non è vero che sei sprecato e sono sicura che combattere contro questa insicurezza, questo malessere continuo, e dire al mondo “Io sono così e, se non ve ne importa nulla, potete anche andarvene” sia un grande passo avanti.

Non è vero che nessuno ti capirà, perché dietro quel lato scintillante che tutti cercano di mostrare, c’è per tutti qualche insicurezza, siamo tutti esseri umani.

E magari, solo in due o in migliaia, riusciremo a illuminare la notte più buia della nostra vita.

Serena Caterina Maria Pellegrino