Un eroe vs il “mostro”: racconti di mafia sul palco della scuola

Rappresentare la vita di Giovanni Falcone riproducendo tutto fedelmente non è certo facile, ma a darne una nuova e significativa versione è stata la compagnia Oltre Palco con il suo spettacolo “Qui non si vendono più bambole”, andato in scena giovedì 23 febbraio nell’ auditorium della nostra scuola.

Per questo spettacolo, tratto dal libro “Per questo mi chiamo Giovanni” di Luigi Garlando, si punta di più ai messaggi che a tutto il resto.

Infatti gli attori erano vestiti con un gilet nero e sulla scenografia bianca rappresentavano in parallelo la vita di Giovanni, bambino di Palermo, che ripercorre insieme al papà quella del giudice Falcone, morto il giorno della nascita del ragazzo.

I ragazzi della compagnia camminavano per il palco e rappresentavano metaforicamente le scene più significative della storia.

Si è parlato di mafia facendo un parallelismo con il bullismo in ambito scolastico, infatti le azioni e le prepotenze degli uomini d’onore vengono paragonate a quelle dei bulli.

Il dibattito successivo allo spettacolo è stato piuttosto breve e questo mi è dispiaciuto, però poi abbiamo continuato  a parlarne un po’ anche in classe.

La cosa che mi ha colpito di più è stato l’utilizzo delle scarpe che erano un po’ il filo conduttore della storia.

La regista ci ha spiegato che in ogni spettacolo della compagnia si sceglie un oggetto con cui narrare la storia e che per questa rappresentazione teatrale ha scelto le scarpe, soprattutto perché servivano i lacci che uniti tra loro formavano una rete a simboleggiare quella mafiosa.

Questo spettacolo mi è piaciuto molto perché è stato semplice da comprendere ma ha centrato l’obiettivo, cioè quello di rappresentare il valore di una persona come Giovanni Falcone nella vita di tutti i giorni. Inoltre, ci ha fatto capire che  noi abbiamo il dovere di conoscere e  continuare a ricordare gli eroi che sono morti combattendo il “mostro”.

Beatrice Lapomarda

Incontro con l’autore Davide Morosinotto: un’inaspettata e piacevole sorpresa

Quest’anno, per il progetto “Incontro con l’autore” abbiamo avuto l’onore e il piacere di incontrare a scuola Davide Morosinotto , scrittore di tanti romanzi tra cui “Il Rinomato catalogo Walker & Dawn” che ha vinto il premio Andersen nel 2017  e che abbiamo letto in classe.

Si tratta di un libro d’avventura molto bello che affronta argomenti interessanti e avvincenti.

L’attività è riuscita in pieno, perché è stata coinvolgente sin dall’inizio e soprattutto perché il libro ci ha letteralmente catturato.

Ciò che ci è piaciuto di questa esperienza è stato anche  il modo in cui ci siamo preparati: in classe abbiamo letto il libro con molta attenzione e ci siamo soffermati soprattutto sui personaggi e sulla loro caratterizzazione,   sullo stile, sulle tante descrizioni, similitudini e metafore che ci hanno fatto entrare nella storia, immaginando le ambientazioni e i protagonisti che per noi sono diventati “reali”. Questo incontro è servito almeno un po’ a capire che lavoro c’è dietro la realizzazione di un libro, che coinvolge tante persone.

Incontrare l’autore ci ha fatto emozionare, in quanto Davide Morosinotto è una  persona giovane e affermata che ha immediatamente suscitato in noi curiosità e attenzione, perché è stato disponibile, divertente e simpatico, ha raccontato con un pizzico di ironia, di sé, della sua vita e delle sue tante esperienze vissute.

Morosinotto sa parlare ai giovani e nei suoi libri narra sempre la realtà,  la crescita e l’avventura che ogni giorno vivono gli adolescenti alla ricerca del proprio talento. Tutti noi molto incuriositi, lo abbiamo inondato di domande a cui ha risposto con grande attenzione e interesse.

Abbiamo capito che  gli scrittori non lavorano chiusi nel proprio studio, davanti a un PC per intere giornate, da soli. Ideare e scrivere un libro richiede molto tempo, tanta energia e tante risorse: bisogna leggere tanto, viaggiare, parlare con la gente e conoscere il mondo; inoltre, uno scrittore non è mai solo, ma ingaggia persone che leggono ciò che ha scritto e lo correggono dal punto di vista della storia, dell’ortografia e della sintassi.

Tutte le classi presenti all’incontro hanno preparato per lui cartelloni con disegni, testi, pensieri, dando libero sfogo alla creatività, noi abbiamo trasformato in immagini le similitudini e le metafore più significative contenute nel libro.

L’incontro con l’autore non ha solo arricchito le nostre conoscenze, ma ha anche rafforzato il piacere e l’interesse per la lettura.  Ciò che resta di questa esperienza è un bellissimo ricordo, la voglia di leggere altri libri e il suo autografo sui nostri cartelloni!

Martina De Giosa

Beatrice Lapomarda

Antonella Tetro