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Qui non si vendono più bambole

“Qui non si vendono più bambole” non è stata una semplice rappresentazione teatrale, ma un’esperienza intensa che ha messo in luce le somiglianze tra mafia e bullismo.

Attraverso la storia di Giovanni, un ragazzo che vive il peso dell’omertà nella sua scuola, gli attori ci hanno portato a riflettere su quanto il silenzio possa diventare complice dell’ ingiustizia e su come la paura sia uno strumento di potere per gli altri.

Uno degli aspetti più forti dello spettacolo è stato il confronto tra la prepotenza di un bullo e i metodi mafiosi. Tonio, il ragazzo che imponeva agli altri di dargli il denaro della paghetta, non era solo un semplice prevaricatore, ma rappresentava un sistema di intimidazione e violenza che, su scala più grande, è lo stesso che permette alla mafia di esistere.…

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Giovanni Falcone nell’Auditorium della Zingarelli grazie alla compagnia Oltrepalco

Oggi 13 febbraio a scuola, abbiamo assistito allo spettacolo teatrale “QUI NON SI VENDONO PIU’BAMBOLE” realizzato dalla Accademia Oltrepalco, con la regia di Rossella Amoruso e ispirato al romanzo “PER QUESTO MI CHIAMO GIOVANNI “ di Luigi Garlando.

I giovani attori hanno ricordato la storia di Giovanni Falcone, raccontando la sua vita incredibile.

Nacque a Palermo, frequentò prima l’ Accademia Militare a Livorno, poi si iscrisse alla facoltà di

Giurisprudenza, si laureò, diventò giudice e cominciò la sua battaglia contro la mafia.

Gli attori hanno ripercorso il primo incarico del giudice Falcone a Favignana, dove c’era un carcere di massima sicurezza e hanno raccontato di quella volta in cui un detenuto lo minacciò con un coltello alla gola, per ottenere il trasferimento in un altro carcere, meno duro, pensando di poterlo intimidire,.…

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Un eroe vs il “mostro”: racconti di mafia sul palco della scuola

Rappresentare la vita di Giovanni Falcone riproducendo tutto fedelmente non è certo facile, ma a darne una nuova e significativa versione è stata la compagnia Oltre Palco con il suo spettacolo “Qui non si vendono più bambole”, andato in scena giovedì 23 febbraio nell’ auditorium della nostra scuola.

Per questo spettacolo, tratto dal libro “Per questo mi chiamo Giovanni” di Luigi Garlando, si punta di più ai messaggi che a tutto il resto.

Infatti gli attori erano vestiti con un gilet nero e sulla scenografia bianca rappresentavano in parallelo la vita di Giovanni, bambino di Palermo, che ripercorre insieme al papà quella del giudice Falcone, morto il giorno della nascita del ragazzo.…

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