OMOGENITORIALITA’: GIUSTA O SBAGLIATA?

Un argomento molto discusso negli ultimi anni è quello delle famiglie omosessuali, dette anche “famiglie arcobaleno”.

Nei paesi in cui è consentito il matrimonio tra le coppie gay è inevitabilmente sorto il problema delle adozioni, che consentirebbero a queste coppie di realizzare una vera e propria famiglia.

L’opinione delle persone su questo argomento ha generato un acceso dibattito tra quanti sono favorevoli all’adozione da parte di coppie omosessuali e quanti invece, a partire dalla chiesa cattolica, pensano che una famiglia sia tale solo se composta da madre e padre.

Alcuni ritengono che per un bambino non sia necessario avere due genitori di sesso opposto, anche perchè, come è stato dimostrato dagli studi della Knight Et Al (che si occupa di psicologia e psichiatria), l’orientamento sessuale dei genitori non influisce né sull’essere o meno delle buone madri e dei buoni padri né sulla crescita dei figli.

Infatti i bambini di coppie omosessuali si sviluppano cognitivamente, socialmente e sessualmente come tutti gli altri bambini, oltre al fatto che sicuramente la società e quelli che saranno in futuro i loro amici cresceranno con una mentalità più aperta e accoglieranno più facilmente le diversità.

Se questa è l’opinione di alcuni, altri invece sono legati al concetto di famiglia tradizionale, ovvero che un bambino debba crescere in una famiglia composta da madre e padre.

Per loro un figlio deve essere cresciuto da persone mentalmente equilibrate: da una figura femminile di riferimento, sana, e da una figura maschile di riferimento, sana. Gli uomini e le donne, infatti,  trasmettono valori differenti, quindi ciò che può insegnare ad un bambino un uomo è diverso da ciò che può trasmettergli una donna.

Comunque, a prescindere dalle opinioni pro o contro l’adozione per le coppie arcobaleno, l’amore e l’affetto che un genitore dona al proprio figlio è incommensurabile ed è certamente più forte di qualunque forma di discriminazone.

Anonimi

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