BARI DICE NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE

In Italia, secondo i dati del Viminale, dal primo agosto 2021 al 31 luglio 2022 sono stati ben 8800 i casi dichiarati di molestia o violenza sulle donne.

Nella nostra provincia, in un anno, si stima che siano circa 200 le donne maltrattate dai compagni o mariti.

Per fare fronte a questa preoccupante situazione, la Regione Puglia ha avviato il progetto “Welfare, diritti e cittadinanza” che prevede, tra le altre iniziative rivolte alle famiglie e alle fasce sociali più fragili, una campagna di contrasto alla violenza sulle donne.

Questo progetto inizia con la legge regionale n.29 del 2014, che ha dato il via ad un piano di interventi sul territorio in accordo con le politiche di sviluppo economico grazie alle quali sono stati messi a disposizione circa 11 milioni di euro destinati alla costruzione di centri antiviolenza .

Nella nostra città, proprio grazie a questo finanziamento, sono ora presenti numerose comunità che accolgono e sostengono le vittime di abusi. Tra le più importanti ricordiamo  “Giraffa Onlus” in via Napoli e “La Luna Nel Pozzo” a San Giorgio, contattabili tramite i social network o ai numeri verdi 800 290 290 e 800 202 330.

Oltre alla presenza di presidi come quelli citati, sempre nel nostro territorio, si organizzano eventi per sensibilizzare la popolazione su questa emergenza e anche per sostenere le vittime. Il 17 novembre, in piazza Carabellese, si è tenuto un evento in connubio con l’assessorato al welfare, finalizzato alla tutela delle donne over 65, che sempre più spesso vivono in situazioni drammatiche, causate dalle vessazioni o violenze domestiche. In questo incontro sono stati distribuiti materiali informativi, e , soprattutto si è posto l’accento sull’importanza di denunciare al fine di ottenere un intervento tempestivo e risolutivo.  

Non sempre le vittime riescono a sottrarsi alla presenza dei loro aguzzini per denunciarli, e allora si sono diffusi  dei “segnali” con i quali possono fare capire a chi gli sta intorno che stanno subendo una violenza.

E allora prestiamo tutti attenzione: se qualcuno mostra il pollice all’interno del pugno chiuso vuole segnalare una situazione di pericolo, e se una donna ordina un “Angel Shot” , dal momento che questo drink non esiste, vuole chiedere aiuto perché è vittima di violenza.

Ivan Carlucci, Livio Patruno e Alfredo Bressani.

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