UNO SPETTACOLO EMOZIONANTE

Il giorno 23 febbraio, io e la mia classe siamo andati nell’auditorium della nostra scuola per assistere allo spettacolo teatrale (realizzato dalla compagnia OltrePalco) intitolato “Qui non si vendono più bambole”, ispirato al romanzo per ragazzi “Per questo che mi chiamo Giovanni” di Luigi Garlando.

È stata una bellissima esperienza e devo dire che lo spettacolo mi è piaciuto più del libro perché, grazie alla bravura degli attori, mi sono emozionata e sentita parte di ciò che accadeva.

La scena che mi ha colpito di più è stata quella in cui tutti gli attori si sono slacciati i lacci delle scarpe e li hanno uniti insieme formando una specie di catena; poi, li hanno slacciati di nuovo e, dopo essersi tolti le scarpe, le hanno sistemate tutte insieme in un punto preciso del palco.

La scena mi è piaciuta tanto, e può essere interpretata in vari modi. Quello che sento più vicino è questo: i lacci rappresentano gruppi di persone, e i nodi sono “l’unione” e la lotta di tutti contro la mafia.

Vedere questo spettacolo mi ha fatto capire ancora di più la storia: leggendo solo il libro, pensavo che in alcuni momenti Giovanni, il protagonista, fosse solo ironico; invece, ora ho capito che parlava seriamente e che, in realtà, non è stato mai così spensierato come dovrebbe essere un bambino della sua età e come, purtroppo, capita a molti bambini che vivono situazioni come quella raccontata.

È stato uno spettacolo coinvolgente ed emozionante che rimarrà per sempre nel mio cuore.

Claudia Cortone

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