UNA PACE VERDE PER IL NOSTRO PIANETA: GREENPEACE ALLA SCUOLA ZINGARELLI

L’istituto Nicola Zingarelli offre a noi alunni la possibilità di incontrare persone a volte davvero straordinarie che “ci raccontano” il mondo e ci danno la spinta per iniziare ad essere anche noi cittadini.

Questa settimana sono venuti a trovarci due membri di Greenpeace, l’associazione che si impegna da anni in azioni dirette alla tutela del pianeta.
Greenpeace è nata nel 1971, quando un gruppo di volontari cercò di bloccare un esperimento nucleare che consisteva nel far esplodere una bomba sull’isola di Amchitka, una zona naturale protetta che sarebbe stata devastata dalla tremenda esplosione.

Dopo quella prima impresa, che purtroppo non andò a buon fine, il gruppo ebbe il sostegno di molte persone e organizzò altre spedizioni del genere, sempre volte a tutelare il pianeta e la sua “pace verde” utilizzando la Rainbow Warrior I, ovvero la loro prima nave.
Questa , dopo che venne affondata, fu sostituita dalla Rainbow Warrior II, nave attrezzata in modo da ridurre al minimo il suo impatto ambientale, in seguito donata al Bangladesh per essere utilizzata come ospedale.

Nel 2011 è stata costruita la Rainbow Warriow III, dotata di 1256 m2 di vele per ridurre il consumo di carburante: è una nave sostenibile , unica nel suo genere, equipaggiata con le più moderne tecnologie di comunicazione e dotata di due scialuppe di salvataggio. I volontari di Green Peace permettono talvolta di visitare la nave a chi lo desidera , e organizzano concerti e spettacoli interattivi a bordo.

Incontrare i volontari e conoscere nuove associazioni (oltre a Greenpeace abbiamo incontrato anche Legambiente) mi è piaciuto molto: fino a pochi giorni prima non pensavo ci fossero delle persone che ogni giorno si impegnano per cercare di salvare il nostro pianeta e ammetto che saperlo ha cambiato il mio modo di pensare all’ambiente.

Personalmente, infatti, molte volte ho pensato a cosa posso fare io nel mio piccolo per combattere il cambiamento climatico e l’inquinamento, ma spesso mi sono sentita sola in questa impresa; ora, invece, so che non lo sono e che altri come me desiderano un pianeta sano. Siamo tanti, e le piccole azioni di ognuno possono diventare un unico grande aiuto per il nostro pianeta.

Riflettendoci potremmo dire “coloriamo il mondo e non lasciamo che la punta si spezzi”, ovvero siamo noi stessi , non spegniamo quella fiamma che arde in noi e soprattutto non siamo superficiali e non arrendiamoci , non “spezziamoci”, anche se le cose sono difficili.

Pensiamoci come coloro che hanno salvato il Pianeta!

Passo e chiudo!

Vittoria Vitale

disegno di Federica Stanzione De Stasio

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