Calvino day alla scuola Anna Frank

Il giorno 17 ottobre, in classe,  abbiamo ascoltato la leggenda siciliana di “Cola Pesce” con la  nostra insegnante di italiano. 

Il testo si basa su una delle più importanti e note leggende del meridione d’Italia ed esistono decine  di versioni. 

Agatina è la moglie di Mario, un pescatore.  

Dopo lunghi anni di attesa finalmente nasce loro un figlio “Cola”. Il suo arrivo al mondo è frutto di  una magia che lo condurrà ad amare intensamente il mare tanto da potervi rimanere sempre più a  lungo proprio come un pesce. Oramai per tutti il suo nome è Cola Pesce. 

Nei suoi fantastici viaggi sotto gli oceani visita regni meravigliosi, conosce i loro abitanti e ne porta il  racconto alla madre sulla terra. 

La morale della leggenda di Cola Pesce, si basa sul grande amore e sul particolare legame che cola  ha nei confronti della propria terra. 

Questa leggenda m’insegna che tutti noi dobbiamo amare e rispettare i nostri territori e che nessuno  deve perdere la speranza per un futuro migliore. 

Il mare per Cola Pesce era tutta la sua vita; la sua passione esplorare i fondali silenziosi e immensi,  lo rendeva libero e vivo. 

Dobbiamo credere sempre nei nostri sogni perché, possono diventare realtà, proprio come è  accaduto a questo fantastico giovane siciliano. 

Questa leggenda popolare siciliana è stata scritta nel 1956 da Italo Calvino.

Ma chi era Italo Calvino?

Italo Calvino nasce nel 1923 a Cuba precisamente nella città di Santiago della Svegas, ma morirà poi  a Siena nel 1985, la madre sarda e il padre ligure entrambi sono botanici. 

Nel 1925 la famiglia ritorna in Italia e si stabilì a Sanremo (che oltre per il Festival, è famosa per  essere la città dei fiori. Quindi perfetta per i 2 botanici); i genitori erano laici e anti clericali, per  questo non gli diedero una formazione religiosa, ma piuttosto un’impronta sulla tolleranza e sul  libero pensiero ed è una cosa al quanto rara se pensiamo che stiamo al tempo del fascismo. 

Calvino si appassionò fin da piccolo alla letteratura, ma il primo amore furono i fumetti.  Da adolescente si oppose al fascismo e dal 1943 aderì alla resistenza partigiana.  

Nel 1947 termina gli studi all’università e si laurea in lettere e dopo la guerra aderì al partito  comunista dal quale si allontanò successivamente. 

Si sposa con una traduttrice argentina e nel 1967 si trasferì a Parigi, continuando a collaborare con  Il corriere della Sera e La Repubblica. 

Tra le sue opere più importanti è da ricordare Il sentiero dei nidi di ragno” scritto nel 1947 che  affronta il tema dell’antifascismo e la lotta partigiana. 

Tra il 1952 e il 1963, Calvino pubblicherà una serie di racconti a tema fiabesco, ma con intento  morale. 

Tra le opere più importanti abbiamo: 

• Visconte Dimezzato nell’ anno 1952; 

• Il Barone Rampone nell’anno 1957; 

• Il Cavaliere Inesistente nell’anno 1959; 

• Marco Valdo nell’anno 1963; 

• Le Fiabe Italiane. 

Per quanto riguarda la corrente letteraria, appartiene al neorealismo. I temi ricorrenti sono: il  fascismo, la resistenza e i problemi sociali. 

Calvino utilizzava un linguaggio semplice perché, i suoi protagonisti sono persone comuni, ed è  rivolto al popolo. 

Lo stile è leggero: racconta la realtà in modo leggero e acuto. 

Rita Gattulli.

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