Un’esperienza da ricordare

Lo sapete che i fenicotteri, prima di diventare rosa, fino ai 3 anni di età sono grigi?

Io l’ho scoperto in una calda giornata di ottobre, durante una gita con tante persone di nazionalità diverse, di colori diversi, che parlavano lingue diverse.

La nostra maestra, alla scuola primaria, ci ha insegnato che l’essere differenti può essere una grande ricchezza e un’esperienza insolita da condividere e da cui imparare nuove cose!

Questa gita l’ho vissuta nella giornata dedicata alla memoria delle vittime del Mediterraneo, con l’associazione Refugees Welcome (https://refugees-welcome.it/), che aiuta le persone rifugiate a trovare nuovi amici e una nuova famiglia italiana che li aiuti.

Siamo partiti il sabato mattina con un grande pullman e, dopo due ore di viaggio, siamo arrivati al bosco dei Cuturi a Manduria, dove ci hanno accolto una guida e l’assessore alle politiche sociali. 

Abbiamo percorso un sentiero nel bosco dove abbiamo visto lecci ultracentenari, che abbiamo anche abbracciato!

A fine passeggiata ci siamo recati in un orto botanico, per pranzare tutti insieme: ci siamo raccolti in una grande sala, dove ognuno ha sistemato sulla tavola cibi tipici del proprio Paese di origine. Ero molto curiosa di assaggiare tutto ciò che c’era sul tavolo, ma non ci sono riuscita perché alcune pietanze sono sparite subito, altre invece confesso che non mi sono piaciute molto.

Dopo un po’ di tempo libero e di gioco abbiamo riportato le nostre cose all’interno del pullman e una signora africana, con una adorabile figlia di 10 mesi di età, mi ha promesso che potrà farmi le treccine ai capelli! Poi siamo ripartiti per raggiungere le saline dei monaci. 

Lì ci hanno fatto salire su una torretta e ci hanno spiegato alcune curiosità sui fenicotteri, facendoceli osservare con il binocolo.

Dopodiché abbiamo intrapreso un percorso lungo il lago e siamo andati sulla spiaggia a passeggiare, dove abbiamo toccato l’acqua limpidissima e fresca.

Infine, verso le 18.30, siamo ripartiti per Bari.

Prima di tornare a casa ho salutato i bambini che avevo conosciuto: alcuni afgani, altri italiani …

Quando alla fine sono tornata a casa ero davvero entusiasta dell’esperienza vissuta e auguro a queste persone straniere di trovare nuovi amici che vogliano loro bene!!!

Chiara Pugliese

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