Mi chiedi se ho paura

Mi chiedi se ho paura del buio

Il buio esalta l’immensità del nulla ove tutti i nostri pensieri scompaiono

e la nostra mente si spaura,

ma il buio, illuminato dalla luce del firmamento, rallegra i nostri cuori e la nostra vista

corteggia quello spettacolo.

Mi chiedi se ho paura del futuro

Il futuro celebra l’incertezza nel domani ove il nostro animo sprofonda

e nostro cuore si intimorisce,

ma il futuro, rischiarato dalla nostra operosità, diventa una tela bianca e la nostra mano

dipinge un capolavoro.

Mi chiedi se ho paura della vecchiaia

la vecchiaia segna la fase della debolezza ove le nostre forze svaniscono

e le stagioni morte ci rendono nostalgici,

ma la vecchiaia, costellata di ricordi, si trasforma in sapere e la nostra bocca

racconta il tempo all’epoca.

Mi chiedi se ho paura della morte

la morte rappresenta l’oscurità delle tenebre ove l’incertezza del dopo ci avvolge

e ci fa dubitare,

ma la morte, rischiarata dalla fede, ci dona la speranza di una vita migliore e il nostro animo

placa il suo turbamento.

Mi chiedi se ho paura della fragilità

La fragilità è la paura del buio con l’immensità del nulla, del futuro con l’incertezza del domani,

della vecchiaia con la debolezza delle forze e della morte con l’oscurità delle tenebre,

ma la fragilità, fortificata dall’audacia, diventa un punto di forza e la meraviglia del mondo

si mostra ai nostri occhi.

                                                                                                                                       Alberico Nigri

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