Caro diario, mi sono innamorato …

                                                    

Rimini, 14 febbraio 1284

Caro diario,

ho deciso di scriverti per raccontarti gli ultimi avvenimenti accaduti e quali siano i miei progetti per i prossimi giorni.

Ti ho già raccontato che sono perdutamente innamorato di Francesca. Non puoi immaginare come sia bella e dolce. Ha i capelli biondi e lunghi, gli occhi verdi e una bocca rosa e sempre sorridente. Quando la vedo è sempre gentile e di buon umore. La luce che emana il suo volto accompagna le mie tristi giornate senza lei. Il problema, come ben sai, è che io sono sposato e lei è la moglie di mio fratello Gianciotto. Questo tormenta il mio animo, perché sebbene la ami non potrò mai stare con lei e una relazione clandestina non è conveniente. Ma io sono troppo innamorato e cerco ogni pretesto per incontrarla.

Io e Francesca abbiamo molte cose in comune, per esempio amiamo leggere i libri. Quando passo a controllare i terreni di famiglia, intorno alla rocca di Gradara, nei giorni più freddi, mi fermo da lei, beviamo qualcosa di caldo e leggiamo alcuni libri. Oggi vorrei vederla e con la scusa di lasciarle un po’ di frutta, le porterò un libro da leggere insieme.

A Francesca piacciono molto i poemi che trattano dei cavalieri, potrei prendere un libro dalla biblioteca, che riguarda Lancillotto e Ginevra.

Questo libro parla di Lancillotto, prode cavaliere di Re Artù, che si innamora di Ginevra, la moglie del re. E’ un riferimento alla nostra storia d’amore, credi che possa funzionare? Capirà attraverso questo libro che mi piace e che sono innamorato di lei? Forse leggendo questo libro ci baceremo, chi lo sa, anche se mi sento in colpa nei confronti di mio fratello. Tu dici che Lancillotto quando ha baciato Ginevra e ha tradito la fiducia del suo re, si sia sentito come mi sento io ora?

Ora è tardi, devo lasciarti perché ho molte cose da fare. Dopo pranzo raccolgo un po’ di frutta, vado in biblioteca a prendere il libro di cui ti ho parlato e ritorno a casa. Prendo il cavallo più veloce che ho e parto per la rocca di Gradara. Secondo i miei calcoli dovrei arrivare nel pomeriggio e incontrare,  indisturbato,  Francesca, perché Gianciotto è fuori per lavoro.

Devo sbrigarmi quindi ti lascio, ti scriverò presto per farti sapere com’ è andata.

Tuo fedele Paolo Malatesta

Chiara Ferragni a Sanremo: opinioni a confronto

La lettera di Chiara Ferragni a sé stessa bambina mi è sembrata sincera e comunque è arrivata dritta al cuore di molte persone.

L’influencer da più di ventotto milioni di followers, ogni volta che parla, veicola messaggi che raggiungono tantissime persone e proprio per questo ha una grande responsabilità; con la lettera a se stessa bambina che ha letto durante la prima puntata del Festival di Sanremo mi è sembrata sincera ed è arrivata dritta al cuore di molte persone, inviando messaggi positivi, sia tramite gli abiti-manifesto sia tramite la parole.

La lettera, che ha fatto molto discutere, ha toccato tre punti fondamentali: le insicurezze, le imperfezioni e il difficile ruolo della donna nella società.

Mi sono ritrovato molto nei temi trattati nel primo punto, perché anche a me capita di non sentirmi abbastanza: abbastanza bravo, abbastanza simpatico, abbastanza figo. E’ normale avere incertezze e paure, paura di non piacere agli amici, ai genitori, ai professori, e so che tali insicurezze fanno parte del processo di crescita, però non sempre è facile farci i conti… Io penso che per superare queste incertezze bisogna accettarsi, essere ironici, saper ridere di sé stessi e non essere permalosi.

L’influencer ha poi parlato dei fallimenti e degli errori che anche gli adulti o i genitori possono fare. Certo, pensare che anche i genitori possano fallire e fare errori è difficile da credere, ma sono persone anche loro ed è giusto vederli una volta tanto nella loro debolezza di persone !

Tutti siamo imperfetti, la perfezione non esiste e l’imperfezione ci rende diversi gli uni dagli altri e quindi unici.

Infine la Ferragni ha raccontato della difficoltà di essere donna, mamma e lavoratrice. La nostra società ancora oggi è abituata a considerare la donna come una mamma e regina della casa: è sbagliato!

Le donne hanno gli stessi diritti degli uomini. Le donne possono lavorare e badare ai figli esattamente come possono farlo gli uomini! Essere mamme lavoratrici, in questa società, è difficile e faticoso, lo leggo tante volte nello sguardo stanco di mia madre.

E’arrivato il momento che le cose cambino e il cambiamento deve partire dallo Stato, dalla società e dalla mentalità, ancora chiusa, di ogni singolo uomo.

Alberico Nigri

IL TRIANGOLO ISTITUZIONALE

Tra i diversi tipi di triangoli ce n’è uno che influenza la vita quotidiana di tutti noi, cittadini europei, o meglio dell’Unione Europea: si tratta del TRIANGOLO ISTITUZIONALE. Non si studia in matematica, ma in geografia, se siete curiosi di sapere di cosa si tratta, leggete questo articolo!

Il “triangolo istituzionale” comprende i tre principali organi dell’Unione Europea:

  1. il Consiglio dell’Unione Europea, che rappresenta i singoli Stati membri ed è composto dai rappresentanti dei governi membri dell’Unione Europea (UE);
  2. il Parlamento Europeo (PE), che rappresenta i cittadini ed è eletto direttamente da loro; 
  3. la Commissione Europea, che ha il compito di difendere gli interessi generali dell’UE ed è composta da un commissario per ogni stato membro.

L’ UE prende le decisioni sotto la supervisione della Commissione Europea, considerando sia le richieste cittadini (PE) sia quelle degli Stati membri (Consiglio).

Semplificando le cose si può dire che la Commissione Europea fa le proposte legislative, mentre il Parlamento ed il Consiglio le approvano.

Tra i tre organi dell’UE, quello che trovo più importante è  il PE perché rappresenta gli interessi di tutti i cittadini europei e quindi anche i miei. Questo ha sede a Strasburgo e viene eletto ogni 5 anni dai cittadini degli Stati membri. Il numero degli eurodeputati è proporzionale alla popolazione di ciascuno stato. Il presidente viene eletto con  un mandato di due anni e mezzo. L’ attuale presidente è la maltese Roberta Tedesco Triccas Metsola che è entrata in carica dopo la morte dell’italiano David Sassoli, a gennaio 2022.

Ma quali sono i poteri del PE?

  1. Il PE ha potere legislativo: il Parlamento, insieme al Consiglio, è responsabile dell’adozione della legislazione dell’UE. 
  2. Il PE ha potere di bilancio: il Parlamento e il Consiglio devono accordarsi sul bilancio annuale dell’UE. 
  3. Il PE ha potere di controllo: i deputati vigilano sull’attività della Commissione europea, l’organo esecutivo dell’UE.

Chi volesse approfondire l’argomento, può consultare il sito istituzionale del Parlamento Europeo: https://www.europarl.europa.eu/portal/it.

Entrando vi è una sezione “Attualità” nella quale sono riportati l’ordine del giorno e l’agenda del presidente. Vi è anche una sezione nella quale è riportato l’elenco completo dei deputati e una che fornisce  informazioni sui compiti, poteri, organizzazioni, procedure del PE e tanto altro ancora.

Mi sono chiesto cosa ci fosse oggi in agenda, ebbene oggi nell’agenda del Presidente alle 10.30 vi è stata una riunione online con il rappresentante della Camera dei Comuni inglese Sir Lindsay Hoyle.

Dalle 11.30 alle 12.00 vi è stata una conferenza stampa: “Il lancio della relazione giuridica e accademica indipendente – La difesa dell’unità irlandese nell’UE”.

Il giovedì nel PE ci sono le Commissioni parlamentari: giovedì scorso se n’è tenuta una sul mercato interno e la protezione dei consumatori e il 12 gennaio è in programma una sui reati finanziari, l’evasione fiscale e l’elusione fiscale. Abbiamo parlato proprio oggi dei paradisi fiscali, a proposito di Andorra e sarei proprio curioso di sapere cosa diranno in commissione.

Alberico Nigri

A LEZIONE DI STORIA? CON ALESSANDRO BARBERO Si’, GRAZIE!

Se non avete ancora assistito ad una lezione di storia di Alessandro Barbero, non perdete altro tempo: cercatelo su You Tube e vi innamorerete dei suoi avvincenti racconti come è successo ai miei compagni e a me.
La sua lezione sui Guelfi e i Ghibellini è stata davvero una scoperta! Studiarli dai libri di storia è una vera tortura, diciamolo pure, e tanta fatica non porta neppure a capire bene chi mai fossero e cosa facessero questi signori … Ma con Barbero è stata tutta un’altra storia (è il caso di dirlo)!!! Lui ne parla con tanti riferimenti alle vicende contemporanee, spiega che non si trovavano solo a ,Firenze, che a volte convivevano (non pacificamente) nella stessa città e altre finivano per prevalere gli uni sugli altri (come accadde, per esempio, proprio a Firenze, che finì nelle mani dei Guelfi) e soprattutto sottolinea il fatto che, al di là del fatto che appoggiassero il Papa o l’imperatore, il loro scopo era sempre quello di arraffare potere e denaro (un po’ come capita ancora oggi tra le diverse parti politiche che si fronteggiano in politica e in affari…).
Oltre a lezioni e conferenze, Barbero ha di recente realizzato per Rai Storia il bellissimo programma, “1492”, che racconta in un modo davvero speciale l’anno che ha segnato non solo la scoperta dell’America ma anche il passaggio dal Medioevo all’età moderna.
Questo approfondimento ha catturato la mia attenzione e mi ha anche divertito molto: Barbero, infatti, immagina come all’epoca, se fossero esistiti i giornali, i giornalisti avrebbero commentato gli avvenimenti. Gli eventi storici del 1492 vengono raccontati attraverso interviste immaginarie a personaggi dell’epoca: Abraham Zacuto, astronomo e scrittore ebreo; Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona, “i re cattolici”; Torquemada, il grande inquisitore; il predicatore Savonarola; la compagna di Cristoforo Colombo; il marinaio Giacomo Rimo; Rodrigo Borgia, ossia Papa Alessandro VI; Amerigo Vespucci; un Indios. Tramite la loro
testimonianza, Alessandro Barbero racconta ciò che accade in quell’anno: la scoperta del “Nuovo Mondo” da parte di Cristoforo Colombo, la resa di Granada e il regno dei “re cattolici” di Spagna, la morte di Lorenzo il Magnifico, l’Italia ricca e corrotta, l’inquisizione di Torquemada e la cacciata degli Ebrei dalla Spagna.
E così scopriamo il carattere testardo di Cristoforo Colombo che, avendo bisogno dell’approvazione della regina Isabella di Castiglia per il fatto che il viaggio nell’Atlantico prevedeva il passaggio ttraverso i proti del suo regno, la supplicò di appoggiarlo e non si arrese davanti al suo iniziale rifiuto. Grazie alla sua ostinazione il navigatore genovese riuscì ad ottenere due navi, la Nina e la Pinta; poi un finanziatore gli diede una terza nave, ed egli poté partire alla volta delle Indie… o
meglio dell’America!!!
Oltre alla scoperta dell’America, giustamente ricordato come un fatto epocale nella storia moderna, nel suo programma Alessandro Barbero ci vuole far capire che ci furono altri due eventi importanti nel 1492: la “Reconquista” della penisola iberica da parte dei “re cattolici”, che cacciarono dalla Spagna meridionale il sultano arabo di Granada, e l’editto che imponeva agli Ebrei di lasciare la terra di Spagna come era già avvenuto prima in Egitto, in Inghilterra e in Francia.
Con il suo modo accattivante, chiaro e anche divertente di raccontare questi come altri eventi storici Alessandro Barbero fa in modo che la storia ci rimanga impressa nella mente. Consiglio a tutti di ascoltare le sue lezioni e di guardare i suoi video: sono pronto a scommettere che anche chi non ama la storia non potrà fare a meno di appassionarsi.

Alberico Nigri