Dal sogno del Bari in serie A… all’incubo.

Il mio sogno è cominciato all’inizio della scorsa stagione, quando il Bari vinceva quasi sempre e aveva la media di 1,71 punti a partita. Con 19 vittorie, 14 pareggi, solo 7 sconfitte, 58 goal realizzati e 37 subiti, la nostra squadra arrivò terza nella classifica finale e noi tifosi vedemmo accendersi tutte le nostre speranze quando in semifinale vincemmo contro il Südtirol, guadagnando il passaggio in finale playoff. Ma poi arrivò la cocente delusione dell’ultima partita contro il Cagliari, vinta dalla squadra avversaria a pochi secondi dalla fine. In seguito la situazione non è migliorata per niente. Durante il mercato estivo abbiamo assistito alla cessione dei giocatori più validi da parte della società, che ne ha comprati di meno forti. E la differenza rispetto allo scorso anno, purtroppo, si è vista subito: più sconfitte, più pareggi e meno vittorie. Sono stati anche fatti tre cambi in panchina, cosa che secondo me non ha aiutato per niente i giocatori a livello psicologico e non ha dato alla squadra continuità di gioco. Infatti dopo 1 vittoria, 7 pareggi e 1 sconfitta, il 9 ottobre è arrivato il primo cambio con Pasquale Marino al posto di Michele Mignani. Dopo 4 vittorie, 5 pareggi e 5 sconfitte, è stato, poi, esonerato anche Pasquale Marino. Ad un certo punto è sembrato che la società avesse intenzione di migliorare le sorti della squadra e nell’ambiente sportivo come possibile allenatore è cominciato a circolare il nome di Fabio Cannavaro, reduce da una retrocessione con il Benevento. Ma tutti (o quasi) i tifosi del Bari, compreso me, hanno dimostrato di non gradire questa scelta e quindi subito dopo la panchina del Bari è stata occupata da Giuseppe Iachini, accolto favorevolmente dai tifosi. Il nuovo mister ha già giocato quattro partite. Purtroppo alle prime due vittorie, la prima contro il Lecco, vinta 3-1 dal Bari con i gol di Benali, Puscas e Sibilli, la seconda contro la Feralpisalò, vinta 1-0 dal Bari con un gol di Sibilli su rigore, sono seguite due brucianti sconfitte e i goal subiti dal Südtirol e poi dal Catanzaro hanno fatto perdere al Bari le posizioni che aveva recuperato con le precedenti prestazioni sul campo. Potremmo consolarci pensando che si tratta delle prime quattro partite del Bari con Iachini in panchina e quindi, pazientando un po’, forse gradualmente la squadra si abituerà al tipo di gioco del nuovo mister. D’altro canto, non posso non pensare che se mettiamo a confronto il 27 febbraio dell’anno scorso e oggi c’è tanta differenza: allora il Bari aveva 43 punti ed ora ne ha solo 33. Però mancano ancora 11 giornate e tutto può succedere fino a fine stagione. La cosa più importante, quindi, è non perdere mai la speranza e sostenere la nostra squadra sempre perchè sono convinto che potrà darci tante soddisfazioni. Vedrete, esulteremo ancora per tanti goal. Ne sono sicuro!

Francesco Maria Paciullo

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