Aspettando il Tulipark

INTERVISTA A TINA CAMARDELLI DI ESECUZIONE VERDE GROUP

Da settimane ormai qui a Bari si parla della prossima apertura del Tulipark: quando ci sarà? Dove sarà ubicato e cosa si potrà fare all’interno del parco?

Abbiamo fatto due chiacchiere con Tina Camardelli, che cura eventi e progetti per Esecuzione Verde Group, un’azienda che da ben quattro generazioni è leader nella progettazione del paesaggio e dei giardini e grazie alla quale Bari, insieme a Roma, Bologna e Spoleto, ospiterà il TULIPARK.

Tina, che ruolo ricopre all’interno dell’azienda Esecuzione Verde group e come è nata l’idea del Tulipark di Bari?

Mi occupo di tutti i progetti dell’azienda Esecuzione Verde Group: li seguo da quando nascono e li accompagno fino alla loro completa realizzazione. E’ chiaro che non potrei fare tutto da sola, infatti ci sono delle persone che collaborano con me: siamo uno staff di circa quindici.

L’idea del Tulipark, a dire il vero, ci era venuta in mente già durante il periodo del Covid, quando io e Antonio Lavermicocca, titolare dell’azienda, cercavamo un suolo per realizzare qualche iniziativa bella all’aperto, per andare incontro alle famiglie, che in quel periodo, come sapete, vivevano in un regime di restrizione. Per una serie di circostanze, in quel momento, non riuscimmo a realizzare il nostro progetto. Quando, successivamente, sentii parlare del franchising TuliPark, pensai che potesse fare proprio al caso nostro: allora feci uno studio approfondito sul franchising e su come potesse essere realizzato qui da noi, e poi cercammo un suolo. Questa parte del progetto era molto importante perché il suolo doveva avere l’ubicazione giusta e non essere né troppo all’interno della città né troppo fuori, perché sarebbe stato scomodo da raggiungere.

Sapete, ragazzi, quando hai in mente un progetto, nel nostro caso erano quasi tre anni che pensavamo a qualcosa di simile a quello che poi abbiamo realizzato, ad un certo punto le cose cominciano ad andare ciascuna al proprio posto: è come quando fai un puzzle e arriva il momento in cui i pezzi finiscono proprio dove devono. Nel giro di una sola settimana, siamo riusciti a trovare il suolo delle dimensioni che volevamo e nel posto giusto. Poi ci siamo messi in contatto con il franchising, abbiamo conosciuto i proprietari, che sono tre giovani siciliani “argento vivo” con i quali c’è stata subito intesa, abbiamo concluso un accordo e …tra poco inauguriamo il Tulipark!

Prima di parlare del Tulipark di Bari, ci racconta come è nata in Lei la passione per le piante e i fiori?

La mia passione per le piante è iniziata abbastanza tardi. Lavoro per esecuzione verde da 23 anni, all’inizio mi occupavo di contabilità, poi ho fatto un salto di qualità: sono passata dai numeri alla natura. Ho iniziato con i progetti green, poi con gli allestimenti, ed eccomi qua.

Il “salto” da un settore all’altro è avvenuto perché ad un certo punto ho cominciato a considerare le piante come esseri viventi vegetali, in grado di vedere, di sentire, di annusare, di gioire, di avere paura… insomma, è bastato trasformare il modo di vedere le cose e tutto è cambiato.

Il mondo sensoriale delle piante è molto più raffinato e complesso di quello che immaginiamo, e vivere con le piante è una scoperta che continua giorno per giorno. Quello che mi affascina davvero del mondo vegetale è proprio che ti consente di scoprire sempre qualcosa di nuovo.

Si parla tanto di Agenda 2030, di sviluppo sostenibile, eppure non esistono scuole che veramente insegnino ad amare la natura. Secondo lei come si potrebbe trasmettere l’amore per la natura ai bambini?

Basterebbe iniziare dotando tutte le scuole di aree a verde, perché gli ambienti naturali sono veri e propri contesti di apprendimento che sfruttano la naturale curiosità dei bambini e dei ragazzi per il mondo naturale. Quindi basterebbe iniziare dando ai bambini più aree a verde, il resto verrebbe da sé.

C’è tanta attesa e anche curiosità intorno alla prossima apertura del “nostro” Tulipark: ci racconti in anteprima quali saranno le cose più belle che si potranno fare nel parco.

Al parco si potrà stare a contatto con la natura in maniera libera. Il parco si trova in aperta campagna e, oltre ai tulipani, vi si potranno ammirare tante altre essenze che stiamo coltivando e che coltiveremo in seguito: ad esempio rose paesaggistiche, diverse specie di papaveri, fiori che ormai sono diventati rari. Cercheremo di seminare quelle essenze che non si trovano più, che sono un po’ più rare, che oramai ci siamo disabituati a vedere. E poi troverete anche colombi, gazze, farfalle, api, formiche… Ma vi dirò di più, vi do una chicca: al Tulipark di Bari c’è anche una volpe! Noi l’abbiamo trovata lì, quando abbiamo cominciato la nostra avventura, e ormai fa parte dello staff: quasi quasi dirige i lavori.  

E’ una volpe bellissima, all’inizio era un po’ spaventata e quando ci vedeva scappava via, invece  adesso no, sta a suo agio con noi e anche se siamo lì lei sta tranquilla: sembra quasi il nostro cagnolino. Se non farete troppo rumore, la troverete ad aspettarvi.

Quando non sarà periodo di tulipani, il parco resterà comunque aperto al pubblico o verrà chiuso?

Terminata la fioritura dei tulipani proseguiremo con altre essenze come girasoli, zucche, zigne, dalie, tageti… Il parco si vestirà di colori diversi a seconda delle stagioni: contiamo di tenere il parco aperto almeno 7/8 mesi all’anno.

E noi intendiamo godercelo: chissà che non diventi un posto per noi ragazzi!

Grazie Tina, a presto per l’inaugurazione!!

Giulia Bux e Claudio Villani

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