Le statistiche mondiali ci dicono che anche quest’anno circa 5 milioni di persone moriranno a causa di malattie provocate dal consumo di tabacco.

Per questo motivo la LILT – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, con particolare attenzione al fumo (tabagismo) – si impegna a contrastare il problema globale dell’epidemia da tabacco e delle sue gravi conseguenze: sociali, sanitarie, economiche e ambientali. Moltissimi Stati, inclusa l’Italia, hanno aderito a questa battaglia per difendere un diritto fondamentale: il diritto alla salute, sia delle generazioni presenti che di quelle future.

Durante il mese marzo le classi della nostra scuola hanno partecipato ad un laboratorio della LILT, volto appunto a sensibilizzare noi giovani sui danni causati dal fumo e sull’importanza della prevenzione.

Abbiamo accolto i volontari dell’associazione, che attraverso una presentazione ci hanno illustrato in modo chiaro e coinvolgente gli effetti negativi del fumo prolungato. Durante l’incontro ci sono state poste alcune domande importanti, come: “Cos’è il tabagismo?” o “Qualcuno nella vostra famiglia fuma?”.

Dopo aver risposto, abbiamo ascoltato spiegazioni approfondite sulle malattie legate al fumo, sul meccanismo della dipendenza, sulla struttura della sigaretta e sulle sostanze dannose che contiene. Informazioni essenziali che ogni giovane dovrebbe conoscere.

Alla fine della presentazione, ci è stato chiesto di scrivere degli slogan che potessero convincere qualcuno a smettere di fumare. Ogni alunno ha ricevuto un foglio sul quale doveva scrivere perché, secondo lui o lei, una persona dovrebbe smettere, possibilmente usando frasi incoraggianti. Eccone alcuni:

  • “Non mandare in fumo i tuoi sogni, pensa prima alle conseguenze.”
  • “Fumare non rende fighi, ma solo inconsapevoli delle tue azioni.”
  • “Iniziare a fumare a 13 anni non ti rende bella, ti provoca solo danni.”
  • “Il fumo è una gabbia invisibile: aprila e scoprirai la libertà.”

Alcuni ragazzi hanno anche espresso il loro parere sull’esperienza. Eccone alcuni:

“Credo sia stata un’esperienza costruttiva, ma allo stesso tempo divertente e interessante, perché si sa che quasi tutti, almeno una volta nella vita, hanno pensato di provare a fumare, anche solo per moda o per sentirsi accettati.”

“Questo incontro mi ha fatto riflettere, perché molto spesso capita che alcuni fumatori si isolino, non socializzino o lo facciano per non soffrire.”

Ringraziamo i volontari della LILT per il loro impegno e il loro tempo, sperando che le loro attività possano davvero aiutare chi conduce uno stile di vita scorretto.

Chi ha più di 16 anni può cogliere una straordinaria opportunità: diventare volontario LILT e vivere la gioia di aiutare chi ne ha bisogno. I modi per contribuire sono tanti: assistenza ai malati e alle loro famiglie, attività di prevenzione e diagnosi precoce, sensibilizzazione e raccolta fondi per promuovere la cultura della salute.

Nicole Leotta, Claudio Villasmunta, Alice Perez, Martina Lacitignola, Barbare Natsvlishvili, Nicole Carrassi, Annachiara Scaramuzzi

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