San Valentino? No, San Faustino!

Dagli inizi del nostro secolo, il 15 febbraio, giorno di San Faustino, ricorre la divertente e gioiosa festa dei single, in evidente contrapposizione con la ben più nota festa degli innamorati che viene celebrata il giorno precedente.

La tradizione ritiene che san Faustino, patrono della città di Brescia, si adoperasse per far sì che le donne riuscissero ad incontrare un marito, e proprio per questo, ironicamente, quel giorno è stato scelto per celebrare chi invece fa una scelta “al contrario”.

Forse non tutti sanno che il Single’s day, che non ha nulla in comune con il nostro San Faustino, è stato istituito anche in Cina, nel 1993, con un intento ben preciso: contrapporsi ai festeggiamenti di San Valentino e celebrare orgogliosamente l’essere single come tributo alla propria unicità.

Il single day cinese, infatti, si festeggia l’11 novembre e la scelta della data non è casuale: è proprio quell’11/11 che simboleggia il valore dell’unicità di ciascuno, che, ancora oggi, troppo spesso si finisce per non riuscire a cogliere o valorizzare. Inutile negare, infatti, che molti sonoancora vittime del pregiudizio secondo il quale non avere un partner rappresenta una condizione di inferiorità, o comunque una fase di passaggio durante la quale adoprarsi per ‘cercare l’altra metà della mela’.

 Ma  questo  cosa  significherebbe? 

Che  senza  una  persona  accanto  non ci  si  debba  sentire  completi?? 

La festa dei single nasce  proprio  perché  molte  persone  pensano che per essere felici basti stare bene con se stessi e anche avere amici e persone che ci vogliono bene, pur non essendo i nostri innamorati. Proprio per questo motivo la tradizione prevede che le persone senza partner si facciano dei regali a vicenda. Purtroppo questo aspetto ha trasformato il Giorno dei Single nell’ennesima occasione per darsi allo shopping, riducendo una festa ricca di significato in un evento commerciale e con fini ben diversi da quelli per cui è nato.

Pazienza, a noi la festa dei single piace comunque, e, allora, Buon Faustino a tutti!!!

Alessandra Matarrese e Matilde Cutrone 

Avete mai sentito parlare di Webboh?

Beh, si tratta di un vero e proprio “giornalino on line della rete”, che racconta ogni giorno il mondo di influencer, youtuber, creator, instagrammer, tiktoker…  
Webboh è nata nell’aprile del 2019 grazie ad un’idea di tre giovanissimi giornalisti, Giulio Pasqui, Ivan Buratti e Diego Odello. Fin da subito è riuscita ad attirare l’attenzione della generazione Z e, raccontando quotidianamente quello che accade online alle persone più seguite sui social network, è riuscita a raggiungere numeri e traguardi importanti.
Come funziona Webboh? Per lo più chi lavora per la “redazione” scrolla continuamente i social alla ricerca di notizie interessanti oppure sfrutta gli Instagram Direct Messages, cioè i messaggi privati che arrivano sulla chat presente all’interno di Instagram: queste notizie e/o messaggi vengono verificati e “tradotti” in articoli, oppure entrano a far parte di una rubrica che si chiama “segnalati da voi”.
Ho chiesto ad alcuni miei coetanei che cosa pensano di Webboh; vi riporto le risposte più frequenti:


1) Penso che Webboh pubblichi degli articoli interessanti, anche se non si può dire che fornisca informazioni sempre utili; il suo scopo è soprattutto quello di “fare gossip” su alcune persone famose: alcune cose sono interessanti, magari mi interessa saperle, altre no perché non c’entrano o non servono a niente. Per esempio, sapere che una tizia famosa si è fatta un certo tipo di unghie non è proprio in cima ai miei interessi…. però sapere che due persone molto famose di sono lasciate o cose del genere mi incuriosisce.

2) Per me è fantastico, perché ci rende partecipi della vita delle persone che seguiamo.


3) È un sito/page per i giovani o per chi segue i social… niente di più.

4) Mi piace tanto, è molto attiva come page ed è molto attenta a tutto quello che succede.


5) Si fa gli affari degli altri, mi dà fastidio.

Che dirvi? Se ancora non lo conoscete e avete voglia di farvene un’opinione personale, non vi resta che navigarlo: https://www.webboh.it/

Alessandra Matarrese