Autore: Andrea Demarco

Lettera a Giulia Cecchettin

Cara Giulia, come stai?

Forse non potrai leggere questa lettera, ma sono sicuro che in qualche modo ti arriverà fin lassù l’intensità dei miei sentimenti.

Voglio esprimerti tutto il dispiacere che provo per te e per la tua famiglia a causa della tragedia di cui sei rimasta vittima. Se sei preoccupata per papà, per tua sorella Elena, ti posso assicurare che sono forti e che della tua tragedia hanno fatto motivo per andare nelle scuole per educare i giovani a dire “no alla violenza” e a nutrire sentimenti di rispetto reciproco, amicizia e amore.

Sono sicuro che non stai odiando Filippo che ti ha tolto la vita, il bene più prezioso, piuttosto sei delusa che al rispetto e all’attenzione che hai riservato a lui, anche quella sera, lui abbia risposto togliendoti la vita, come se tu fossi un oggetto di sua proprietà.…

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Lettera a Filippo Turetta

La prima cosa che mi viene da chiederti è: “Perché l’hai fatto?”

Non riesco a trovare un perché dell’orribile atto che hai compiuto. Giulia era una ragazza sincera, educata, studiosa, intelligente, che ti voleva bene. Sì, ti voleva bene perché altrimenti quella sera non sarebbe uscita con te. L’ha fatto per aiutarti ad uscire dalla depressione in cui stavi sprofondando, magari coinvolgendoti nella sua emozione per la prossima laurea. Chissà…

Tu invece sei stato insensibile alle sue gentili attenzioni e ti sei fatto travolgere dalla furia omicida assolutamente inaccettabile che non dovrebbe appartenere a nessuno e men che mai a un giovane.…

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