IL GRAN PREMIO DI BARI

13 Luglio 1947, ore 11. Il cielo è limpido e i motori rombano: al segnale dello starter d’eccezione Vito Antonio Di Cagno, sindaco della città, parte la prima edizione del Gran Premio di Bari!

Questa gara di velocità internazionale per vetture da corsa, disputatasi in altre otto edizioni successive a quella memorabile del 1947, si svolgeva lungo un circuito di 5,51 chilometri intorno alla Fiera del Levante; la sua nascita fu legata alla volontà di alcuni di risollevarsi dalla paura e dalle distruzioni della Seconda Guerra Mondiale attraverso un evento che potesse coinvolgere tutta la cittadinanza e, nello stesso tempo, ridare respiro all’economia pugliese richiamando spettatori e curiosi da ogni parte del mondo.

L’ultima edizione del Gran Premio fu disputata nel 1956, ma per rinnovarne la memoria a partire dal 2010 ogni due anni si svolge la sua Rievocazione, organizzata dall’Old Cars Club.

Ed è così che arriviamo al 25 Aprile 2022: alle ore 9:00, sotto un cielo limpido come quello di tanti anni fa, la musica dell’Inno di Mameli ha dato ufficialmente inizio alla Settima Rievocazione Storica con la sfilata delle auto d’epoca.

Le auto sono state divise in 3 batterie, che hanno sfilato seguendo il tragitto dell’ultimo Gran Premio di Bari: 2.510 km a partire da Corso Vittorio Emanuele, dinanzi al Palazzo di Città.

La particolarità che gli spettatori hanno potuto riscontrare nel corso di questa edizione della rievocazione è stata la presenza di tantissime macchine con la guida a destra, caratteristica dei paesi del Nord Europa, questo perché molte auto dopo la Seconda Guerra Mondiale vennero portate in Inghilterra e Scozia, o anche negli Stati Uniti o nel Sud America e qui vennero “stravolte”: alcune conservarono la guida a destra, ma altre nacquero già con la guida al contrario.

L’edizione di quest’anno si è conclusa con la premiazione dell’auto più bella: al primo posto si è classificata l’Alfa Romeo RL del 1924 ‘Targa Florio’ (a mio parere posizione più che meritata); al secondo l’Ermini 1100 Sport del 1946; al terzo la Talbot AV Tourer del 1934.

Alfa Romeo RL 1924 ‘Targa Florio’; l’accensione è frontale e sul lato del conducente (lato destro) si trova il freno a mano.

Io sono un grande appassionato di auto d’epoca e vi posso assicurare che la Rievocazione del Gran Premio di Bari è fantastica! Allora, spero di incontrarvi tutti all’ottava edizione del 2024!

Michele Saulle

LA GALLERIA CON STEMMA QUADRIFOGLIO: INTERVISTA A LUIGI SAULLE

Luigi Saulle, per me babbo, è il proprietario della Quadrifoglio Galleria d’Arte in corso Benedetto Croce.

Con questa intervista spero di portarvi nel mondo dell’arte e nella vita di un appassionato, e spero di riuscire a soddisfare la maggior parte delle vostre domande.

Perché ha aperto una galleria d’arte?

  • Perché il mercato dell’arte ha subito, negli ultimi 20 anni, una riduzione del valore delle opere in circolazione e ha raggiunto quotazioni appetibili per un gran numero di collezionisti, spinti anche dalla diffusione della compravendita online. La Galleria oggi rappresenta la vetrina, il luogo dove poter osservare le opere e confrontarsi con altri appassionati, ma la maggior parte delle transazioni avvengono via Internet.

Perché la galleria si chiama Quadrifoglio?

  • Il nome deriva dalla storica attività familiare aperta da mio padre Michele, l’Autoscuola Quadrifoglio.

Che tipo di Arte tratta?

  • Arte Moderna e Contemporanea, partendo dalla fine dell’ottocento fino ad arrivare ai nuovi talenti emergenti.

La passione per l’arte da dove nasce?

  • É una passione di famiglia, infatti mio padre ha sempre collezionato e aiutato giovani artisti emergenti; anche l’apertura della galleria è un progetto che avrebbe voluto realizzare, ma che non ha potuto completare.

Esistono altre gallerie d’arte a Bari?

  • Certo, naturalmente. Negli anni Novanta le Gallerie erano più numerose, ma con il passare del tempo la maggior parte hanno chiuso.

Le piace il suo lavoro?

  • Moltissimo, infatti è un lavoro che solo dagli appassionati può essere svolto nel migliore dei modi.

Cos’è l’Arte?

  • L’Arte è un linguaggio. Chi produce Arte deve conoscere la tecnica, generare interesse e trasmettere uno stato d’animo. Ci sono milioni di pittori ma pochissimi artisti.

Michele Saulle

Dabook, l’app delle biblioteche scolastiche

Presentata mercoledì 24 novembre, presso la Libreria Laterza di Bari, DaBook l’app che rende semplice la prenotazione dei libri all’interno della biblioteca scolastica.
Si tratta di un servizio digitale ideato nel 2018, ma la cui implementazione e sperimentazione ha avuto effettivamente inizio soltanto nel 2020.
Il progetto ha uno scopo ambizioso: modernizzare concretamente e attivamente l’uso della biblioteca scolastica attraverso la sua progressiva digitalizzazione e migliorare, quindi, i servizi scolastici per renderli più facili e piacevoli da utilizzare. L’app, infatti, risolve molti problemi burocratici e di tempo relativi alla catalogazione dei libri, al prestito, alla restituzione, nonché di prevenzione di assembramenti e di file periodi “particolari” come quello che stiamo vivendo.

Il team di DaBook, costituito da un gruppo di programmatori dell’Istituto Tecnico Panetti e l’alunno Simone Scanni del Liceo Classico Socrate, ha dovuto affrontare varie fasi per la costruzione dell’app:

  1. La Progettazione;
    Ogni settimana, per un intero anno scolastico, il team si è riunito “pensare” l’app e realizzare un prototipo ideale;
  2. lo Sviluppo;
    Il prototipo è stato trasformato in prodotto digitale, ossia è stato “tradotto” in script o linee di codice
  3. la Formazione;
    E’ stata avviata una campagna di formazione rivolta ai responsabili delle biblioteche scolastiche coinvolte, finalizzata al corretto utilizzo del servizio;
  4. lo Stress-Test.
    E’ stata avviata una prima sperimentazione dell’app presso gli istituti Socrate e Panetti, per l’eventuale correzione degli errori della cosiddetta versione beta.

Per accedere alla piattaforma Dabook sarà necessario effettuare il login attraverso la mail fornita dalla scuola (.edu.it). Nella schermata Home non sarà presente soltanto il catalogo dei libri disponibili nella biblioteca scolastica, ma ci si troverà di fronte ad una sorta di bacheca che riporterà notizie su alcuni libri in evidenza, oppure consigli di letture simili a quelle effettuate nell’ultimo periodo, o ancora indicazioni su opere inerenti alcune tematiche. Sempre nella schermata home, alcuni popup segnaleranno articoli legati ad eventi speciali (per esempio il Dantedì, la giornata contro il bullismo, la giornata contro la violenza sulle donne…); questi articoli potranno essere postati dagli studenti, previa accettazione da parte dei responsabili della biblioteca che, ovviamente, potranno rifiutarli se contenenti linguaggio non consono, fake news, ecc.
Ogni libro presente in catalogo avrà una pagina ad esso dedicata con la data di pubblicazione, la tematica affrontata, un breve riassunto per orientare nella lettura e le recensioni rilasciate dai lettori precedenti.
I responsabili della biblioteca avranno accesso alla Dashboard Gestionale, dalla quale potranno controllare in tempo reale tutti gli “spostamenti” dei libri e la loro disponibilità.

Il team di DaBook ha collaborato e continuerà a farlo con #ioleggoperchè, l’iniziativa proposta dall’Associazione Italiana Editori per incentivare la lettura che non solo ha fornito libri alla biblioteca del Socrate e del Panetti (come fa con tutte le scuole che partecipano all’iniziativa), ma che ha indotto i ragazzi del team ad aggiungere migliorie e novità alla loro app: essi, infatti, hanno creato un sistema per implementare tutti i testi ricevuti grazie a Ioleggoperché sulla loro piattaforma in modo che abbiano la precedenza rispetto al resto del catalogo di Dabook.
Chissà quante altre novità dobbiamo aspettarci da questa app e da questi ragazzi simpaticissimi e geniali!

Michele Saulle