IL COVID VISTO CON GLI OCCHI DI UN BAMBINO


Di pandemia avevo sentito parlare solo nei film di fantascienza, ed ecco che ora vivevo l’esperienza in prima persona.
Non potevo più vedere gli amici di scuola, gli zii, la nonna, non potevo più andare al calcetto, non potevo abbracciare e baciare le persone a cui volevo bene.

Appena rientrato a scuola, dopo il lockdown, parola che prima del Covid non conoscevo affatto, anche questa non era più la stessa.
Eravamo tutti in mascherina (e non per il carnevale ☹) costretti a rispettare tante regole nuove: stare seduti da soli e in banchi rigorosamente distanziati, nessun abbraccio con i compagni, vietato scambiarsi anche oggetti…
Era un incubo ed io andavo avanti solo per istinto, facendo finta che il Covid non fosse mai esistito.
I giorni passavano e man mano mi abituavo, così ho terminato gli studi del 5^ anno di scuola primaria ed ho iniziato con lo stesso identico modo anche il primo anno di scuola secondaria.
Anche quest’anno, alla scuola secondaria, continuiamo quella fastidiosa indossare la mascherina che a volte sembra toglierci il respiro (la teniamo perfino durante le ore di educazione educazione fisica…), ma resistiamo e siamo più forti e uniti di prima, consapevoli che presto tutto questo sarà solo un brutto ricordo!
Nel frattempo, per fortuna, ho imparato ad apprezzare i lati positivi della vita, e anche di questa brutta situazione: ho trascorso molto tempo con papà e mamma che mi hanno seguito di più nello studio, ho imparato a studiare meglio, a non avere più paura delle interrogazioni.
Questa esperienza è stata difficile ma mi ha fatto crescere tanto perché ho capito l’importanza della vita sociale, degli affetti e dello studio.

Paride Padolecchia

10: IL NUMERO DELLA VITA! BREVE BIOGRAFIA DI ALEX DEL PIERO

Alessandro Del Piero nasce il 9 novembre 1974 a Conegliano Veneto da una
famiglia della media borghesia.
La sua classe era evidente già quando, ancora bambino, iniziava a dare i primi
calci al pallone
Cominciò a giocare nei giovanissimi del San Vendemiano, per poi passare nella
categoria maggiore con il Conegliano.
La madre voleva che Alex giocasse in porta in modo che rischiasse meno di
farsi male, ma, grazie al fratello, Alex scelse di giocare in attacco.
Nel 1991, all’età di 16 anni passò al Padova dove, in soli 4 anni, bruciò le tappe
passando dalla primavera alla prima squadra.
Milan e Juve se lo contesero, ma lui scelse la maglia bianconera deciso a
diventare l’erede del grande Roberto Baggio: fu la scelta giusta perché Roberto
Baggio passò al Milan e lui diventò leader indiscusso della Juventus.
Nel 1998 durante la partita Juventus-Udinese, subì un grave infortunio
rompendosi i legamenti di un ginocchio e fu costretto a fermarsi per 9 mesi.
Nella sua carriera Alex ha segnato ben 290 reti con la bandiera bianco nera e
ha vinto tutto: dagli scudetti alla coppia Italia, dalla super coppa alla coppa
intercontinentale, dalla Champions League al mondiale del 2006!
Nel 2012 ha lasciato la Juventus e ha scritto “Giochiamo ancora”, un libro nel
quale racconta la sua vita e spiega uno per uno, i dieci valori che lo hanno
sempre guidato. Dieci: la cifra della sua vita! Talento, passione, amicizia,
resistenza, lealtà, bellezza, spirito di squadra, sacrificio, stile, sfida: questi
sono i punti di riferimento di questo grande campione.
Il titolo del suo libro si riferisce esattamente a quello che Del Piero fa: andare a
Sidney in Australia dove una nuova maglia lo aspetta … la numero 10,
naturalmente!
Attualmente Alessandro Del Piero è un apprezzato commentatore sportivo ma,
per noi tutti, è e sarà sempre “Pinturicchio”.

Paride Padolecchia