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Giovanni Falcone nell’Auditorium della Zingarelli grazie alla compagnia Oltrepalco

Oggi 13 febbraio a scuola, abbiamo assistito allo spettacolo teatrale “QUI NON SI VENDONO PIU’BAMBOLE” realizzato dalla Accademia Oltrepalco, con la regia di Rossella Amoruso e ispirato al romanzo “PER QUESTO MI CHIAMO GIOVANNI “ di Luigi Garlando.

I giovani attori hanno ricordato la storia di Giovanni Falcone, raccontando la sua vita incredibile.

Nacque a Palermo, frequentò prima l’ Accademia Militare a Livorno, poi si iscrisse alla facoltà di

Giurisprudenza, si laureò, diventò giudice e cominciò la sua battaglia contro la mafia.

Gli attori hanno ripercorso il primo incarico del giudice Falcone a Favignana, dove c’era un carcere di massima sicurezza e hanno raccontato di quella volta in cui un detenuto lo minacciò con un coltello alla gola, per ottenere il trasferimento in un altro carcere, meno duro, pensando di poterlo intimidire,.…

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Qui non si vendono più bambole

Il giorno 19 febbraio 2024 presso l’auditorium della nostra scuola è andato in scena lo spettacolo Qui non si vendono più bambole, ispirato al romanzo Per questo mi chiamo Giovanni dello scrittore e giornalista Luigi Garlando.

L’opera è stata messa in scena da 10 allievi dell’Accademia Oltrepalco di Bari, con la regia di Rossella Amoruso.

L’intento della regista e dei giovanissimi attori è stato quello di ripercorrere la vita di Giovanni Falcone e di accostare le sue battaglie contro il sistema mafioso alle problematiche quotidiane giovanili, quali la violenza e i soprusi che qualche volta i giovani subiscono da parte di chi è più grande, più forte o più sfacciato.…

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Un eroe vs il “mostro”: racconti di mafia sul palco della scuola

Rappresentare la vita di Giovanni Falcone riproducendo tutto fedelmente non è certo facile, ma a darne una nuova e significativa versione è stata la compagnia Oltre Palco con il suo spettacolo “Qui non si vendono più bambole”, andato in scena giovedì 23 febbraio nell’ auditorium della nostra scuola.

Per questo spettacolo, tratto dal libro “Per questo mi chiamo Giovanni” di Luigi Garlando, si punta di più ai messaggi che a tutto il resto.

Infatti gli attori erano vestiti con un gilet nero e sulla scenografia bianca rappresentavano in parallelo la vita di Giovanni, bambino di Palermo, che ripercorre insieme al papà quella del giudice Falcone, morto il giorno della nascita del ragazzo.…

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