Lo spagnolo: una lingua emergente 

I vantaggi dell’apprendimento della lingua neolatina che negli ultimi si sta diffondendo sempre di più, soprattutto tra i più giovani

Negli ultimi anni nelle scuole i piani finalizzati all’apprendimento delle lingue straniere stanno mutando. In particolare, in molti istituti si sta assistendo ad un fenomeno piuttosto rilevante: la sostituzione dello studio di alcuni idiomi in favore dello spagnolo.

Effettivamente, lo studio e la conoscenza di questa lingua risultano essere, ad oggi, molto più importanti rispetto al passato. Attualmente, lo spagnolo è la seconda lingua più parlata al mondo. Ci sono, infatti, più di 548 milioni di persone che lo parlano ogni giorno. 

Molti mi dicono che lo studio dello spagnolo non è proprio il massimo da un punto di vista lavorativo, e ciò è effettivamente vero. Non è la lingua maggiormente indicata, soprattutto se il ramo intrapreso riguarda il mondo delle produzioni, delle imprese, della tecnologia, dove invece risultano essere più utili lingue come il tedesco o il francese, soprattutto in Europa. 

Ma lo spagnolo ha una marcia in più, e ha tanti buoni motivi per essere studiato e parlato, e sono diversi i suoi punti di forza.

Innanzitutto, derivando dal latino, è una lingua più facile da apprendere per noi italiani, rispetto ad altre. In molti contesti, inoltre, può essere molto conveniente, perché conoscerlo permette di poter comunicare in tantissime aree dell’intero pianeta. Per esempio, come sappiamo, lo spagnolo è rilevante nell’America meridionale. In realtà, anche se siamo abituati ad associare l’altra parte di quel continente, il Nord America e gli Stati Uniti, all’inglese, è importante sapere che anche lí questa lingua neolatina è molto diffusa. Non a caso, proprio negli USA, si è anche sviluppato quello che è noto come Espanglish, una vera e propria fusione tra l’inglese e lo spagnolo. Dunque, soprattutto per chi non è un asso in lingua anglosassone, può fungere da ausilio nella comunicazione. 

Inoltre, per quanto riguarda la sfera dei viaggi, scolastici e non, i numeri afferenti alla selezione delle mete spagnole e della “Hispanoamérica” sono in crescita. 

Oltre ciò, mi capita molto frequentemente di imbattermi in ragazzi e ragazze molto affascinati da questa lingua. Essa è vista come un qualcosa di fascinoso, in quanto permette di cimentarsi in toni di voce, suoni, vocaboli e modismi, che risultano essere molto accattivanti e stimolanti. In più, per i giovani, l’apprendimento dello spagnolo diviene importante anche per l’aspetto artistico, soprattutto musicale. Molti brani che si ascoltano oggi in radio sono di origine latina, ed è quindi allettante poter comprendere i loro testi e il messaggio che vogliono lasciare agli ascoltatori. I testi delle canzoni spagnole, molto spesso, hanno anche dei bei significati, ed è molto allettante e coinvolgente pensare di poterli capire, e di poter trarre degli insegnamenti morali. Oltre tutto, ci sono tantissimi capolavori della letteratura mondiale scritti in spagnolo, tanti sono stati gli artisti spagnoli che hanno influenzato il loro paese di origine e tutto il mondo in maniera esponenziale. Pensiamo per esempio a Luis Sepùlveda, l’autore della famosissima storia “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”, oppure a Antoni Gaudì, il più grande esponente della corrente artistica del Modernismo.

Il mondo spagnolo è un mondo a sé, ricco di storia, di cultura, di tradizioni, di favole e di sogni, e penso che scoprirlo ed entrare a farne parte proprio partendo dalla lingua sia un qualcosa di grande arricchimento.

Angelo Pappalardo

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