Le due facce della lettura

Leggere: interpretare un sistema di scrittura in modo da decifrare parole e frasi. Detta così, sembrerebbe molto semplice, ma c’è molto più da aggiungere a questa affermazione.
Leggere è uno dei primi e più importanti esercizi che si affrontano alla scuola primaria e che si sviluppa durante tutto il percorso di studi. E’ importante nella vita di tutti i giorni, senza saper leggere non potremmo né studiare né viaggiare, ma sopratutto non potremmo parlare.
Quando si comincia a diventare grandi, si ha già una buona fluidità nel leggere ma nonostante ciò non si deve mai smettere di esercitarsi, dato che la lettura serve per tenere la mente allenata, migliorare le competenze linguistiche e logiche, ampliare la propria conoscenza e mantenere attive le funzioni di attenzione e concentrazione e la capacità critica.

La lettura, per quanto utile, dovrebbe avere due facce: quella dell’attività imposta dalla scuola e quella dell’attività che si sceglie.
Non a tutti, infatti, piace leggere, e non tutti scelgono di dedicare il proprio tempo libero alla lettura.

A mio parere non si dovrebbe mai costringere un ragazzo a leggere al di fuori dell’ambito scolastico, perché non si otterrebbero risultati, anzi, questo si addormenterebbe sul libro, come dice Pennac.
La lettura forzata non ha proprio senso perché un ragazzo obbligato a farlo legge senza capire nulla, o, se riesce a imporsi di comprendere ciò che ha di fronte, finisce sicuramente per odiare l’imposizione e quindi la lettura.
Pensiamo, ad esempio, ai libri per le vacanze: ovviamente per una persona a cui piace leggere non sono sicuramente un problema, ma cosa pensa a riguardo chi non sopporta leggere?

Leggere a scuola, dunque, va sicuramente bene, ma la lettura a casa deve essere una scelta, mai un obbligo.

Greta Mesto

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