LETTERA AD UN BAMBINO DI PONTICELLI

La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso. Questo è l’articolo 34 della Costituzione Italiana, e spiega che anche tu, puoi andare a scuola. Non importa se sei ricco o povero, disagiato o no, grande o piccolo, tutti possono andare a scuola. I tuoi genitori e il tuo quartiere non ti vogliono far andare a scuola perché ti vogliono controllare. Vogliono che tu non sappia cosa succede al di fuori del mondo, così ti possono dire cosa fare, non ti danno la possibilità di scegliere quello che vuoi fare nella vita, vogliono che tu diventi un mafioso come loro. Invece tu hai il diritto di andare a scuola per educarti, per sapere, per scegliere. Io frequento la terza media, uno degli 8 anni gratuiti e obbligatori dell’istruzione inferiore.

Secondo me la scuola ti apre la mente, ti fa vedere il mondo con occhi diversi, ti fa addirittura andare in un altro paese gratuitamente, se partecipi a programmi di scambi culturali! Ti trasforma ufficialmente da suddito a cittadino. Da piccolo mia madre mi diceva sempre che la chiave per capire il senso della vita è essere felici. All’asilo un giorno, la maestra ci chiese come volevamo essere da grandi, e io risposi:” Felice”, gli altri allora dissero che non avevo capito la domanda, e io dissi loro che non avevano capito la vita. Quindi, se tu sei felice facendo quello che fai normalmente, continua, invece se non ti senti felice, ma lo fai solo per rendere felici i tuoi genitori, esci da quel piccolo quartiere, e sentiti felice facendo quello che ti piace veramente.

Christian Gentile

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