ITALO CALVINO, NON SOLO SCRITTORE MA ANCHE PAROLIERE

Italo Calvino quest’anno viene ricordato per il centenario della sua nascita, avvenuta nel 1923, a Cuba. Si tratta di uno dei più importanti narratori italiani del secondo novecento. All’interno della sua prolifera produzione letteraria si ricordano per lo più i romanzi (la trilogia de Il barone rampante, Il visconte dimezzato e Il cavaliere insistente, tanto per citarne alcuni) ma … lo sapevate che Calvino oltre ad opere in prosa scrisse anche il testo di alcune canzoni? 

Per esempio, nella canzone pacifista Dove vola l’avvoltoio, scritta in collaborazione con i Cantacronache, parla di un avvoltoio, raffigurante la guerra, che si sposta in diversi luoghi ma tutti lo mandano via. Questo testo ispirò successivamente Fabrizio De André che, ne La Guerra di Piero, ne riprese in modo evidente l’immagine del fiume nel quale non dovranno mai più scorrere i cadaveri dei soldati portati in braccio dalla corrente.

Molto coinvolgente è anche il testo della canzone Oltre il ponte, scritto da Calvino nel 1958, nel quale un uomo, ormai adulto, rivolgendosi ad una ragazza dalle guance di pesca, ragazza dalle guance d’aurora le racconta la sua militanza nella Resistenza alla stessa età della giovane ventenne e l’importanza di tramandare alle generazioni future i valori che ne stavano alla base. E anche qui, ritroviamo, come nel testo di De André, un giovane che vive in prima persona la drammatica realtà della guerra. 

All’ascolto Oltre il ponte ci permette in un istante di immedesimarsi in quel ragazzo, poco più grande di noi, che con i suoi compagni lotta e immagina oltre il ponte, appunto, la libertà. Ad ogni strofa riusciamo a ‘vedere’ i ragazzi nel bosco, a ‘sentire’ i loro passi silenziosi sugli aghi di pino e su spinosi ricci di campagna, a comprendere i loro cuori pieni di speranza che li accompagnava scalzi e laceri eppure felici. Il ponte diviene, quindi, in questo toccante e poetico testo, il simbolo che divide la guerra dalla pace, la vita dalla morte e, più in generale, il bene dal male.

Di questa canzone esistono diverse cover, la più celebre è quella dei Modena City Ramblers, più vivace dell’originale ma ugualmente emozionante.

Vi assicuro, vale la pena di ascoltarla.

Giosuè Bennardo

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