“Il mistero del London Eye”, dipende da come guardi le cose…

Cari lettori, oggi vi vorrei parlare di un libro che ho letto poco tempo fa, ma che penso sia degno di nota: “Il mistero del London Eye” di Siobhan Dowd, vincitore del premio Andersen 2012.

È un giallo ambientato a Londra, che ha come protagonista Ted, un appassionato di meteorologia che ha una sorella maggiore che lui chiama Kat eil suo cervello non funziona come quello umano, ma, come lui preferisce definirlo, è più simile al sistema operativo di un computer.Tutto cambia però quando da loro viene in visita il cugino Salim, con sua madre.  Salim ha un desiderio, vorrebbe tanto fare un giro sul London Eye, ma proprio quando verrà accontentato qualcosa cambierà. Infatti, salirà sulla cabina, ma quando sarà il momento di scendere Ted e Kat si renderanno conto che è scomparso…

Appena ho visto questo libro in biblioteca subito ne sono rimasta affascinata, il titolo lo rendeva molto intrigante e io non vedevo l’ora di comprarlo. Appena me lo sono ritrovata tra le mani ero molto felice e ho incominciato subito a leggerlo. Man mano che avanzavo con la lettura mi sono subito accorta della maestria della scrittrice nel raccontare i fatti accaduti, tenendo alta la suspense e la voglia di scoprire come sarebbe terminato il racconto. Mi ha colpito molto anche la piccola aurea di incomprensione che circonda il protagonista, insieme alla sua difficoltà nel svolgere azioni quotidiane a cui noi siamo abituati, come capire le metafore o le espressioni facciali della gente.

Penso che questo libro sia molto leggero, e adatto ai ragazzi intorno alla mia età, anche a quelli nelle cui più grandi passioni non rientra la lettura.

Greta Vincenti

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