Giorno: Febbraio 17, 2024

È COME ANDARE SULLE MONTAGNE RUSSE: CHIUDI GLI OCCHI E VIA

(intervista ad Antonio Garofalo delle ZanZZare)

Le ZanZZare è un’associazione barese che da anni si batte in difesa dei diritti delle persone diversamente abili con una serie di campagne di sensibilizzazione “umoristiche”, cioè divertenti e quasi irriverenti, ma che fanno riflettere e scuotono l’opinione pubblica. Presidente dell’associazione è il simpaticissimo Antonio Garofalo, che noi di Zingarellinews abbiamo avuto il piacere di conoscere e di intervistare.

Quando si pensa ad una persona cieca, in genere si pensa ad una persona con un handicap e in qualche modo limitata. A vedere te, però, l’impressione è completamente diversa. Come vivi il tuo stato oggi e come lo hai vissuto in passato?

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MA CHI SONO REALMENTE?

Molto spesso in questo periodo mi capita di chiedermi chi io sia realmente.

Per tutti sono sempre e solo quella che sono sempre stata: Alessandra, una qualunque ragazzina di dodici anni; ma io sento che dentro di me qualcosa sta cambiando. Questo non mi preoccupa, perché mi rendo conto che sto semplicemente crescendo e fortunatamente ho al mio fianco tante persone che mi sostengono nel mio percorso di crescita. Non nego che quando ho capito che stava iniziando tutto, mi ha fatto male: mi sentivo come quando sei in ranked su Fortnite, siete rimasti in due, hai 4 killer e ti arriva un colpo di cecchino alle spalle e ti uccide; o come quando stai per fare un tiro da tre a basket e il vento sposta la palla e la fa cadere a terra.…

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PER QUESTO MI CHIAMO GIOVANNI.

Il giorno 19 febbraio alcune delle nostre classi assisteranno allo spettacolo teatrale Qui non si vendono più bambole, ispirato al romanzo Per questo mi chiamo Giovanni di Luigi Garlando.

Di cosa parla questo libro?

La vicenda inizia tre giorni prima del decimo compleanno del protagonista, Giovanni: il padre del ragazzino lo invita ad una gita con lui per le strade di Palermo per raccontargli la storia del suo peluche preferito, Bum. Questo pupazzo ha una particolarità: le zampe bruciacchiate.

Ma perché un pupazzo dovrebbe avere le zampe bruciacchiate?

Seguendo il racconto si scopre che anni prima il negozio del padre di Giovanni era stato incendiato e che da quell’incendio si era salvato solo Bum, l’adorato gorilla di peluche del protagonista.…

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Il posto del nostro cuore

Forse chi legge non frequenta una parrocchia, o forse ne frequenta una bellissima, o magari no… La nostra è speciale, e non perché organizza tante cose belle per noi ragazzi, feste, incontri di vario tipo nei quali si chiacchiera, ci si confronta, ma perché qualsiasi attività è accompagnata da allegria, dolcezza, cura nei confronti di tutti.

La nostra parrocchia è per molti ragazzi un bellissimo punto di riferimento, e la presenza di giovani poco più grandi di noi, che sono i nostri “animatori”, compagni di viaggio, ci fa sentire capiti e rende facile confidare i nostri stati d’animo e anche le difficoltà della vita di tutti i giorni.…

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Jeffrey Dahmer, un killer spietato

Jeffrey Dahmer è stato un killer talmente spietato da passare alla storia con il nome di “Mostro di Milwaukee”.

Jeffrey nacque il 21 maggio 1960 appunto a Milwaukee, nel Wisconsin, da Lionel Dahmer e Joyce Flint. Secondo alcune fonti visse un’infanzia tranquilla fino ai 6 anni, quando si trasferì nell’Ohio: da quel momento sviluppò un carattere chiuso e sospettoso, sia per le continue assenze del padre (che viaggiava molto a causa dei suoi impegni lavorativi), sia per la depressione di cui soffriva la madre.

Nel 1968 incominciò a collezionare resti di animali, per poi seppellirli dietro l’abitazione. Nello stesso periodo domandò più volte al padre quale sarebbe stata l’eventuale reazione delle ossa di pollo se fossero state immerse nella candeggina e il padre, pensando ad un normale curiosità infantile, gliela mostrò.…

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