Tag: Rita Capurso

Viola Ardone a scuola: quando la letteratura incontra la vita

Incontro con l’autrice di “Oliva Denaro” e “Il treno dei bambini”

Quest’anno le classi terze della nostra scuola hanno vissuto un momento davvero speciale: l’incontro con Viola Ardone, docente e scrittrice di grande successo, autrice di romanzi intensi e commoventi come Oliva Denaro e Il treno dei bambini. Le sue storie raccontano con sensibilità e profondità le difficoltà, i sogni e le lotte di donne e bambini in cerca di libertà e giustizia.

Uno dei suoi romanzi più celebri, Oliva Denaro, ci ha colpito particolarmente. Ambientato negli anni ’60 in un piccolo paese siciliano, racconta la storia di una ragazza cresciuta con l’idea che le donne debbano essere “composte e sotto controllo”, secondo i dettami della madre.…

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La promozione che conta: a scuola di benessere

Nelle ultime settimane abbiamo partecipato a un progetto chiamato “La Promozione che conta: a scuola di Benessere”, che non si concentra tanto sulla prevenzione, quanto sulla promozione del benessere. Questo progetto è nato a Bari grazie all’idea di Donatella Loiacono, psicologa e psicoterapeuta, nonché fondatrice dell’associazione “ReStart”, composta da professionisti che si occupano della salute psicologica.

Nel primo incontro, le psicologhe si sono presentate e ci hanno fatto compilare un questionario con l’obiettivo di aiutarci a riflettere su noi stessi, sui nostri comportamenti e sulle nostre emozioni. Questo esercizio ci ha fatto comprendere quanto spesso agiamo d’istinto, senza pensare alle conseguenze, e quanto sia invece importante fermarsi a riflettere prima di reagire.…

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Quando sarai piccola

Sabato 15 febbraio 2025 si è tenuta la finale di Sanremo, il Festival della Canzone Italiana. Tra tutte le esibizioni, ce n’è stata una che ha lasciato il segno nel cuore di molti, Quando sarai piccola di Simone Cristicchi.

Lo stesso autore ha spiegato il significato della canzone con queste parole: “Con il passare del tempo, noi diventiamo i genitori dei nostri genitori e, in qualche modo, restituiamo con amore tutto quello che abbiamo ricevuto da loro”. Ed è proprio così. Quando i nostri genitori invecchiano, succede qualcosa di strano e commovente: tornano un po’ bambini. E noi, da figli, ci ritroviamo in un ruolo nuovo, inaspettato.…

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La lettura: un viaggio senza confini

La lettura è una dei piaceri più semplici e nello stesso tempo più intensi che possiamo concederci. Leggere, infatti, è un’attività che ci permette di scoprire nuovi mondi e di conoscere persone diverse, poiché ogni libro è una porta che si apre su scenari sconosciuti, su storie di chi ha vissuto prima di noi o su immaginari completamente nuovi. In un’epoca segnata dalla tecnologia, in cui passiamo tanto tempo davanti allo schermo di un computer o di un cellulare, il libro rimane una delle poche passioni in cui possiamo ancora rifugiarci per concentrarci, rilassarci, sognare, scoprire, immaginare, vivere…

Mi piace pensare che leggere sia come fare un viaggio che ci porta lontano dalla realtà quotidiana, o come entrare in un mondo parallelo a quello limitato in cui ci muoviamo, dove i confini svaniscono e i paesaggi si moltiplicano.…

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Sono abbastanza?

Quante volte ce lo siamo chiesto? 

Di fronte a un compito difficile, a un giudizio degli altri o persino  davanti allo specchio, c’è una domanda sembra che pesare più di qualsiasi altra cosa: “Sono abbastanza?”.  

Abbastanza brava, abbastanza intelligente, abbastanza bella,  abbastanza all’altezza della vita? Ma  abbastanza per chi? E soprattutto, chi decide cosa vuol dire “essere abbastanza”? Gli altri, ma chi?

Viviamo in un mondo in cui  i social network, la scuola, le aspettative degli altri e a volte anche quelle dei nostri  genitori ci mettono addosso una pressione enorme. E le loro aspettative diventano le nostre.

Guardiamo gli altri e vediamo solo il meglio di  loro: chi prende sempre ottimi voti, chi sembra sempre perfetto nelle foto.…

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Ci si può innamorare solo con uno sguardo?

Sì, come Dante e Beatrice!

Dante incontrò Beatrice solo due volte nella sua vita: la prima a 9 anni e la seconda quando erano adolescenti. Ma già dal loro primo incontro se ne innamorò, potremmo dire già al primo sguardo perché, si sa, gli occhi possono dire cose che non si possono esprimere a parole. Dante, infatti, capì che quelli erano gli occhi che lo avrebbero guidato nel suo cammino, nell’impresa di scrivere di una donna come nessuno aveva mai fatto e di portare l’umanità intera, per un istante eterno, alla visione di Dio. Come dimenticare il modo in cui il poeta parla di Beatrice nella Vita Nuova, le sue descrizioni di questo “angelo” dal cuore gentile mandato sulla terra per nobilitarlo, il suo stupore e la sua trepidazione quando ne parla come “guida” nel Paradiso?…

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Ti spunta un fiore in bocca e vedrai che la scintilla scocca!

Da esordienti giornalisti non potevamo iniziare la nostra carriera senza una bella intervista. E siamo stati davvero fortunati, perché abbiamo avuto la possibilità di intervistare un ingegnere che però, udite! udite!, è anche poetessa, scrittrice, artista, ideatrice di laboratori come Ti spunta un fiore in bocca, del quale in particolare ci ha parlato: Silvana Kühtz.

La prima domanda è d’obbligo: che cosa è Ti spunta un fiore in bocca? Sulla locandina si legge Laboratorio di espressività, lettura a voce alta, teatro e manualità… Ma in cosa consiste esattamente? Quali sono le attività che proponete e in che modo sono legate tra loro?

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L’INCOMPRESO…                                             

Chi non ha sentito parlare almeno una volta di Vincent Van Gogh, il famoso pittore olandese vissuto tra il 1853 e il 1890? Un vero “mostro sacro” nel mondo della storia dell’arte. Eppure, non ci crederete mai, durante la sua esistenza Vincent fu davvero “incompreso” e sottovalutato da tutti, chiuso e molto tormentato; la sua vita fu tragica, come lo stile della sua arte.

Raccontare la sua storia fa tristezza. Egli fu sempre perseguitato da un senso di forte malessere ed era considerato da tutti un pazzo, anche se non lo era. Soffriva di allucinazioni, era depresso e aveva continui attacchi di panico dovuti all’abuso di alcol.…

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GAE AULENTI

Avete mai sentito parlare di Gaetana (meglio conosciuta come Gae) Emiliana Aulenti? I vostri genitori e gli adulti in generale sicuramente sì, ma tra noi ragazzi forse questa signora non è tanto nota. Beh, dovete sapere che fu una delle prime architette e art designer non solo italiane ma internazionali e che con la sua attività voleva trasmettere un messaggio, ossia che anche le donne possono e devono farsi valere in campi tradizionalmente dominati dagli uomini.

Nata il 4 dicembre 1927 e morta il 31 ottobre 2012, visse parte della sua giovinezza durante il terribile periodo della seconda guerra mondiale. Un giorno la sua scuola e tutti i luoghi che lei amava furono distrutti da un bombardamento.…

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