Categoria: debate

Diciamo NO alla violenza sulle donne e riflettiamo sul Malessere

La parola MALESSERE tra noi ragazzi indica un tipo che tratta male le ragazze, poi si scusa, le riconquista con regali e promesse d’amore, per poi ricominciare. 

Molto spesso i cantanti trap favoriscono il comportamento del MALESSERE e incitano alla violenza nei testi delle loro canzoni. Non credo sia un caso che nel giro di pochi mesi siano stati arrestati almeno quattro TRAPPER famosi, per vari reati: detenzione illegale di arma da fuoco, violenza domestica e rapina sono alcuni dei reati fatti da questi cantanti. Solo dai titoli delle canzoni si evincono comportamenti che vanno oltre la legalità, basti pensare a  “Rapina”, “Tesla”, “Soldi Puliti”.…

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Analizziamo il MARANZA

Alcune ragazze si invaghiscono per dei tipi chiamati “maranza”, che le trattano male, le avvicinano e le allontanano a seconda di come decidono, perché le rendono dipendenti.

 Ora, le persone più avanti con l’età, si staranno chiedendo:”ma chi è questo maranza?”

Il maranza è tipicamente un vigliacco: cerca le risse ma solo in gruppi da 7 o 10 persone, si veste con felpe, pantaloni della tuta e scarpe da ginnastica firmate per eguagliarsi alla massa. Nel suo gruppo si sente come un re mentre con le altre persone ha un atteggiamento intimidatorio; è molto maleducato infatti dice parolacce al primo che passa, ma anche alla propria ragazza e alla propria madre!…

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Il Malessere/ Maranza chi è, ma soprattutto perché piace?

Molto spesso, soprattutto tra i giovanissimi, sentiamo parlare di “malessere” e “maranza”. Ma siete sicuri di sapere cosa significano questi termini?

Andiamo a scoprirlo insieme!

I “malesseri”, comunemente detti “maranza”, sono ragazzi che si credono fighi a comportarsi male.

Alcune caratteristiche di questi soggetti sono:

  • dicono parolacce a tutti, comprese le mamme e le fidanzate,
  • hanno un atteggiamento intimidatorio,
  • sono superbi, si sentono dei re
  • se la prendono con i più deboli
  • possiedono armi e oggetti costosi pieni di firme.
  • fumano, talvolta spacciano
  • ascoltano Shiva e Rondo (Shiva è stato arrestato… ho detto tutto!!).

MA PERCHÊ QUESTI “RAGAZZI” sono considerati attraenti da molte ragazzine?…

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Maranza: un’Anima ribelle tra eleganza e sfida

Forse gli adulti non lo sanno, ma spesso per le strade delle città si aggirano figure enigmatiche che si fa chiamare Maranza. Vestiti con abiti firmati e un’aria di sfida, questi giovani si muovono con una grinta che non passa inosservata e che nasconde un mondo non sempre limpido e amichevole.

I Maranza sono ragazzi che non vogliono passare inosservati. Dietro al loro “stile” e alla loro aria da passerella, celano una rabbia pronta a esplodere al minimo cenno di presunta provocazione.

Armato di coltellini nascosto nei vestiti di design, il Maranza e il suo gruppo sembrano vivere in una realtà parallela, dove la violenza è pronta a scatenarsi da un momento all’altro.…

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La Divisa a scuola: riflessioni di un ragazzo di prima media

Ehi ragazzi, sono Nicola, e oggi vorrei condividere con voi alcune riflessioni sulla questione della divisa scolastica.

Siamo tutti alle medie, un periodo in cui iniziamo a capire cosa ci piace, e quindi, la questione dell’abbigliamento a scuola è diventata un argomento di discussione interessante.

Iniziamo con i punti a favore che alcuni adulti sollevano. Dicono che la divisa ci fa sentire uniti, parte di una squadra. Ma siamo proprio sicuri che sia sufficiente una maglia per sentirsi parte di un gruppo? Io credo proprio di no, per sentirsi parte di qualcosa ci vogliono tempo trascorso insieme, condivisione di esperienze, litigi (perché no?),…

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Una sfida a chi propone la “divisa” scolastica

Secondo me è meglio non indossare la divisa scolastica perché, fosse anche la più bella, sarebbe per noi una vera tortura!

Sono sincera: quando pensavo di venire alle medie mi sentivo felice al pensiero di poter indossare un abbigliamento a mia scelta e non più un abbigliamento imposto. Ho trascorso ben 9 anni con la divisa scolastica (tra scuola materna e scuola elementare), e non è stato bello. Mi ricordo che all’entrata della scuola primaria ci chiedevamo cosa ci fossimo messi come vestiti sotto il grembiule e sbirciavamo per guardare i nostri abiti: non ci sono mai stati litigi e insulti per questo,  e, se non ci piaceva l’abbigliamento dell’altro,  non lo dicevamo per non offendere e … aspettavamo la scuola media per essere liberi !…

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DIVISA? NO, GRAZIE

Presso la mia scuola, l’Istituto Comprensivo Nicola Zingarelli di Bari, qualche giorno fa si è aperto un dibattito riguardante l’uso della divisa scolastica.

Alcuni genitori hanno deciso di proporre che a scuola indossiamo tutti la stesa felpa in inverno e t-shirt in estate, cosi la Dirigente scolastica ha chiesto agli alunni ed ai genitori di tutte le classi di esprimere il proprio parere.

Io sono contraria all’uso della divisa, perché attraverso l’abbigliamento ognuno di noi esprime se stesso; vestirsi in un modo o in un altro ci permette di trasmettere agli altri  come siamo o come ci sentiamo, anche grazie ai colori dei nostri abiti, e di essere fuori come ci sentiamo dentro.…

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La diversità arricchisce, sempre

Recentemente, nella scuola Zingarelli si pensa alla possibilità di introdurre la divisa.

A proporre quest’ iniziativa sono stati i genitori, con lo scopo di diminuire le discriminazioni  e evitare che gli alunni si vestano in maniera inappropriata, oppure sfoggino vestiti di marca e costosi, , mettendo a disagio i compagni che non possono permetterseli.

Spesso si viene giudicati da come ci si veste quindi i genitori sono d’accordo perchè con le divise si è tutti uguali.

La preside non ha esitato a chiedere la nostra opinione.

La nostra classe è assolutamente contraria e anche noi lo siamo, per vari motivi.

A nostro parere, la divisa non lascia scelta a noi studenti per quanto riguarda il vestiario, e questo non è un bene poichè la maggior parte di noi esprime la propria personalità e il proprio umore con l’abbigliamento che sceglie.…

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Costruiamo ponti, abbattiamo i muri

“L’uomo costruisce ponti ed erige muri”: questa frase mi fa pensare, in senso figurato, a due azioni opposte che l’uomo compie da sempre. Da una parte l’uomo si sforza di “costruire ponti“ per unire popolazioni e culture diverse e per permettere uno scambio di tradizioni, dall’altra parte l’uomo si ritrova a “erigere muri” per separare popoli e probabilmente per allontanare chi considera diverso. Io penso che il motivo principale per cui l’uomo, nella storia, ha costruito tanti muri è la paura di chi è diverso, di chi può essere più forte, di chi può diventare per noi una minaccia. Facendo riferimento a ciò che abbiamo studiato in geografia, ho potuto notare che in alcuni stati coesistono felicemente diverse minoranze e comunità provenienti da altre parti del mondo, mentre in altri Stati l’immigrazione è meno diffusa a causa dei governi che vietano l’ingresso di popolazioni lontane: questi divieti sono la rappresentazione di come l’uomo, attualmente, ”erige muri”.…

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La lotta dei giovani per la parità di genere

In questi giorni siamo stati raggiunti da terribili notizie riguardanti la morte di donne uccise dai loro compagni o mariti e allora in molti  sentiamo la necessità di parlare di parità di genere e dell’importanza della donna nella società.

Cos’è veramente la parità di genere?

La parità di genere è un diritto fondamentale e inviolabile, oltre che la base per un mondo pacifico, ma, nonostante ciò, ancora oggi sono troppe le donne che subiscono discriminazioni e violenze in tutto il mondo.

Purtroppo anche il nostro paese, che ha una costituzione che riconosce la parità tra uomo e donna, è interessato da questo problema.…

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