The Jail 

Spero che un giorno usciremo da qui.

Da questa prigione le cui sbarre vengono viste solo da chi non segue il gregge.

Questa prigione viene chiamata “Mondo”, quello che ci tarpa le ali,

Quello che uccide le menti anche dei più ostinati che hanno cercato di evadere.

 Il pensiero delle persone è un fossile con salde radici, difficile, quasi impossibile da estirpare.

Ma io so che tu sei diverso. Quelli dalla mente limpida e pura come la tua, hanno un pensiero semplice spontaneo  che allo stesso tempo riuscirebbe a frantumare queste sbarre.

Sai, molti fingono di non veder le sbarre.

Sai,  il cielo senza nuvole mi rasserena: lì c’è  più spaziosa dove non ci dobbiamo stancare, dove nessuno deve per forza seguire o giudicare gli altri.

                                                                                                     Giulia Ferrigni

The Wish list

Capitolo 2

Eccomi, finalmente sono in questa specie di centro dove migliaia di persone vengono per sapere se realizzeranno i loro desideri quest’anno.

Di fronte a me c’è ancora molta coda, sono in fila già da un’ oretta con i quindici anni compiuti solo ieri. La maggior parte dei presenti sono miei coetanei altri, invece, hanno trenta, quaranta e perfino ciquant’anni.

Ok, la persona che era davanti a me sta per finire, avrà più o meno trentacinque anni, capelli neri sulle spalle, sarà alto un metro e ottantacinque, sopracciglia quadrate e foltissime, bocca piccolina, più della mia. È un omone con spalle quadrate e larghe. Lo vedo, si sta alzando, sembra molto preoccupato, come se sapesse che qualcosa di terribile sta per accadere. Si è già alzato, ma lo vedo lì, preoccupato, non torna a casa, rimane così, in piedi. Io mi siedo sullo sgabellino e digito il mio nome. Perché ci mette una vita a caricare? Perché? Perché?! Ora mi trema tutto e il risultato è appena comparso sullo schermo. Rimango paralizzata. Penso:- Come? Com’ è possibile? Com’ è possibile che ho realizzato…Un solo desiderio?? Devono aver sbagliato, no? Se ne devono realizzare sette, giusto?! Neanche faccio in tempo a riflettere che da lontano vedo arrivare delle persone vestite come dei buttafuori. Il signore, che era rimasto lì tutto il tempo, mi prende per il braccio e mi trascina lontano fino a non so dove. Mi porta in una specie di appartamento vuoto con solo un lampadario e due divani enormi. Su questi ultimi vi erano due miei coetanei: una donna di vent’anni e un ragazzo di circa diciassette.  

segue

Giulia Ferrigni

Perché ti amo

L’ amore è una magica matematica: se vuoi 100 devi dare 50 e riceverai 50; ma se tu un giorno mi darai solo 10 io sarei disposta a darti anche 90.

Sei entrato nella mia vita, come un regalo che non sapevo di volere;

hai fatto il mio sorriso il tuo, hai illuminato i miei occhi blu notte di tante stelle brillanti.

Sei la mia Stella Polare perché mi hai sempre aiutato a non perdermi, e per questo sei speciale.

Tra il cielo stracolmo di stelle le altre vengono in secondo piano perché la più luminosa sei tu.

E sai perché ti amo? Tu riesci a capirmi a differenza degli altri, tu mi ascolti.

E sai perché ti amo? Tu sei spontaneo, niente inganni né bugie.

E sai perché ti amo? Non so il perché. E non so perché, ma mi hai rapito il cervello e mi hai rubato il cuore.

Non so perché ma tu sei il mio ossigeno.

Se cadi tu, cade il mio mondo; non lo so il perché, ma se tu stai male sto male anche io.

E non so perché ma per proteggerti avrei scommesso tutto.

E non so perché, ma il tuo sorriso era il più vero; non so perché un tuo sguardo è così prezioso.

E non so perché, ma se ti vedessi piangere, mi sentirei soffocare.

Però una cosa la so.

Nel mio cuore bianco e nero il colore sei tu.

So che mi piace ascoltare la dolce melodia che è la tua voce; mi piace che hai avuto il coraggio di fare ciò di cui io avevo paura.

So che nella tua imperfezione io ti amerò, che anche tra decenni io ti amerò,ti riconoscerò.

E ricorda: la tua imperfezione, che è la tua bellezza, non mi spaventerà mai.

Ti amerò per sempre, fino a quando avrò fiato in corpo.

Giulia Ferrigni e Vittoria Selvaggiuolo

Disegno di Carlotta Ciccarelli

THE WISH LIST 

 Capitolo 1

Esistono dei “centri” in tutte le città più importanti del mondo in cui ognuno, una volta compiuti quindici anni di età, può realizzare sette desideri; se non ci riesce entro il quindicesimo anno, può ritentare negli anni successivi, ma deve assolutamente raggiungere questo obiettivo! È un imperativo! 

Questa rivoluzionaria tecnologia è costituita da gazebi enormi con all’interno una scrivania ed un banale computer. Ognuno digita il proprio nome e compaiono sullo schermo le informazioni ad esso correlate. Per esprimere i desideri, bisogna collegarsi ad un dispositivo, accedere al sito e poi scrivere la lista dei 7 desideri. Questa possibilità di esprimere e realizzare dei desideri non è un’esclusiva della realtà virtuale, bensì qualcosa che ha sempre fatto parte della natura di tutti noi e che ora, grazie ai siti di internet, appare più accessibile. E se si è una persona a cui non piace star solo e che vuole sentire il proprio nome ogni 30 secondi, è possibile entrare a far parte di “gruppi” che sono delle vere e proprie comunità. Questi gruppi vengono gestiti dalla persona che è più esperta degli altri nell’utilizzare quella tecnologia. Molto spesso in uno stesso gruppo si aggregano persone che scelgono la stessa tipologia di desideri, come quello di diventare un fenomeno della musica oppure un artista eccellente. C’è chi esprime il desiderio di ottenere poteri rarissimi o un’ intelligenza al di sopra della norma. 

C’è un “gruppo” , quello gestito da Fritjof, che è ritenuto il più potente ed importante di tutti, perché al suo interno ci sono persone che hanno espresso desideri uno diverso dall’ altro. Nonostante i vari conflitti che tale eterogeneità determina, questo “gruppo” ha quasi la potenza di un impero. 

A me, impotente ma onnisciente narratrice, ha sempre fatto paura il gruppo di Fritjof, perché il suo gestore è una di quelle persone che brama infinito potere, insomma,  il solito cattivone di turno. 

Cari lettori, adesso che vi ho spiegato le caratteristiche base di questo mondo, posso passare la parola alla nostra protagonista.

                                                                                                       Giulia Ferrigni